YouGov ha recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio globale per comprendere ed esaminare il comportamento di acquisto dei consumatori di prodotti elettronici. In particolare prende in considerazione i fattori che influenzano gli acquisti, come la sostenibilità e privacy si collocano nella gerarchia delle decisioni di acquisto ed esplora l’atteggiamento degli utenti nei confronti delle tecnologie green. La ricerca si basa su 18 mercati internazionali, tra cui l’Italia.
I prodotti elettronici più venduti
Lo scorso anno a livello globale gli acquisti più popolari sono stati gli smartphone. Nonostante un continuo calo delle spedizioni, il 32% degli intervistati ha riferito di aver acquistato uno smartphone nel 2022, seguono laptop (17%) e TV (15%) mentre i tablet sono stati acquistati dal 12% degli intervistati. Lato smart, gli smartwatch superano gli speaker (14% vs 10%) mentre gli indossabili per il fitness sono andati di pari passo con i prodotti gaming (7% ciascuno). In Italia il 30% ha acquistato uno smartphone, il 21% una TV, il 15% un PC, il 13% uno smartwatch e a seguire tablet, smart speaker, console per il gaming e indossabili per il fitness, rispettivamente con percentuali di 12%, 10%, 6%, 5% e 5%.

Per quale motivo si acquista uno smartphone?
Agli intervistati è stato chiesto di riferire i motivi per cui sono stati acquistati i vari prodotti elettronici. Nel caso degli smartphone, il motivo principale che hanno spinto all’acquisto è per via del prezzo, seguito dalle funzionalità e dalla facilità d’uso. I motivi meno importanti riguardano la compatibilità con gli altri dispositivi, per il colore e per la sostenibilità. Ecco i motivi in ordine per importanza secondo gli utenti:
- Per via del prezzo (71%)
- Per le features (50%)
- Per la facilità d’uso (46%)
- Per il brand (42%)
- Per il design (26%)
- Per le funzionalità di privacy e sicurezza (25%)
- Per avere l’ultimo modello (19%)
- Per la compatibilità con altri dispositivi (16%)
- Per il colore (14%)
- Perché sostenibile per l’ambiente (10%)

Discorso e-SIM
Se il 50% degli acquisti di un telefono nel 2022 sono stati fatti a seguito delle funzionalità, è anche vero che non tutte sono conosciute adeguatamente. Prendiamo l’esempio delle eSIM. Apple sta raddoppiando questa funzione e si prospetta via via una eliminazione graduale delle SIM fisiche. Ad esempio negli USA gli iPhone 14 funzionano solo con questo tipo di schede, non è infatti presente uno slot per quelle fisiche. Tuttavia non è il primo produttore (a questo link tutti gli smartphone compatibili) ad avere questa funzionalità e altri produttori seguiranno probabilmente il suo esempio, perché più ecologiche rispetto alle stesse SIM ecologiche e a quelle in plastica o carta. Tuttavia YouGov ha rilevato che meno di 1 su 10 globalmente hanno utilizzato o utilizzano una eSIM (9%), mentre 1/4 ne ha solo sentito parlare senza mai utilizzarle. Il 65% degli utenti globali non ha mai sentito parlare di questa caratteristica, mentre il 20% vorrebbe scoprirne di più. Gli utenti under 55 sono più consapevoli dell’esistenza di questa funzionalità, con i meno giovani meno propensi al loro utilizzo. La scarsa consapevolezza circa questa caratteristica fa pensare ad una modesta capacità di comunicazione e creazione di campagne promozionali verso questa tecnologia, ma è anche vero che non sono molti gli operatori che disponevano di questa tecnologia, fino a non molto tempo fa, almeno. Anche se l’adozione e la promozione di questa funzionalità, potrebbe apportare un messaggio positivo in favore della sostenibilità verso i vari brand. In Italia solo il 5% dei partecipanti al sondaggio adotta una eSIM.

L’importanza della sicurezza
In Italia il 63% è interessato alla sicurezza dei propri dispositivi, il 26% a riguardo è neutro, mentre il 9% non se ne interessa, con il restante 2% che non sa cosa rispondere a riguardo. Ma per quanto riguarda gli smartphone, sono presto divenuti il centro di archiviazione principale dei nostri dati personali, rendendo necessario tenerli al sicuro. I brand (così come gli sviluppatori) stanno implementando nuove funzioni per la privacy e la sicurezza (la MIUI 14 ad esempio ha ricevuto un riconoscimento in tal senso). Le misure di sicurezza più importanti, vedono al primo posto Password e autenticazione a due fattori (44% per entrambi). PIN e impronta digitale in scia, ritenuti importanti da 4 utenti su 10. Il riconoscimento del volto è una misura importante per il 27% degli intervistati, mentre l’8% preferisce il riconoscimento vocale, ma solo dietro al riconoscimento dell’iride (11%). Il riconoscimento delle impronte digitali è fondamentale per il 48% degli italiani (vs il 42% a livello globale)

I device sostenibili sono anche costosi
La percezione è che gli smartphone attenti all’ambiente siano più costosi. Questo è ciò che pensa il 57% degli interpellati. In particolare, i gruppi di età più avanzata tendono ad essere maggiormente d’accordo con questa affermazione. Un ostacolo per i brand che sono proiettati verso la sostenibilità, ma non si discosta troppo dal vero. Tuttavia i prossimi acquisti sembrano essere più orientati verso prodotti sostenibili, caratteristica che sta diventando sempre più importante nell’albero decisionale di acquisto globale. Il 52% di chi ha partecipato al sondaggio di YouGov pensa che sia probabile che verranno acquistati prodotti di brand di elettronica che si concentrino sulla riduzione dell’impatto ambientale.

A livello globale, Messico, Italia e Francia preferiscono il brand attento alla sostenibilità, con 20 punti percentuali a favore delle tematiche green, rispetto ad un acquisto dettato puramente dal modello e dalle caratteristiche. In totale sono 12 Paesi su 18 ad avere a cuore la sostenibilità. Danimarca, Svezia, Stati Uniti e i mercati asiatici preferiscono invece le caratteristiche del prodotto e il modello.
Sostenibilità ed economia circolare
A proposito di sostenibilità ed economia circolare, più i produttori diventano attenti alla sostenibilità, più i clienti considerano questa caratteristica. In particolar modo, lato marketing, la creazione di piani dettagliati e la comunicazione periodica dei risultati con il pubblico, permettono al brand di associare positività al marchio. Inoltre possono portare la sostenibilità a più persone possibili, attraverso un programma che prevede il riciclo dei dispositivi o la vendita di ricondizionati.

Il modello circolare che vede la condivisione, il leasing, il riutilizzo, la riparazione e la rigenerazione, nonché il riciclo dei materiali e dei prodotti per farli durare più a lungo nel tempo, sta venendo sempre più preso in considerazione dai produttori (essendo in effetti anche linee guida del GSMA). I dispositivi stanno diventando più facili da riparare grazie ad una riprogettazione, oltre ad essere più facilmente riciclabili. Secondo il sondaggio di YouGov, più di un terzo degli utenti ha riferito di cercare di prolungare la vita dei telefoni aderendo a programmi di riciclo o rigenerazione, ma allo stesso modo, la stessa quantità di utenti non fa nulla a riguardo, tenendoli in un cassetto a prendere polvere. Quasi 3 su 10 intervistati provano a rivendere i prodotti usati, un quinto degli interpellati li ricicla, mentre 1 su 10 li ripara o ricondiziona. L’11% li butta via, ad esempio in discarica. Il 64% dei consumatori italiani preferisce acquistare dispositivi elettronici da brand che si impegnano a ridurre l’impatto ambientale (vs il 52% a livello globale)
Riciclo dei dispositivi e vendita dell’usato
I dati di YouGov hanno riferito che il 42% dei danesi utilizzano programmi per il riciclo e smaltimento dei vecchi dispositivi elettronici, seguono canadesi (37%) e australiani (34%). La Danimarca oltre ad essere uno dei Paesi più avanzati digitalmente in Europa, è anche quello con un’impronta di sostenibilità più consolidata al mondo. I mercati asiatici sono più propensi alla permuta, in particolare India, Cina e Indonesia. Messico, Emirati Arabi Uniti e India tendono inoltre a ricondizionare e riparare i dispositivi. Nel caso dell’Italia, il 6% si avvale di un servizio di rigenerazione o riparazione, il 18% aderisce ad un programma di permuta, mentre il 16% si avvale di un servizio di riciclo.

Per quanto riguarda invece l’acquisto, globalmente il 69% è interessato a questo tipo di dispositivi, con il 28% degli interpellati che ne ha già acquistato uno e il 41% prenderebbe in considerazione l’idea di comprarne uno. Un utente su tre invece non è interessato agli articoli usati e non lo prenderebbe in considerazione come acquisto. Se prendessimo invece in considerazione la vendita dei dispositivi usati, globalmente il 27% ha risposto di aver già venduto un dispositivo utilizzato, il 26% non lo ha ancora fatto ma prenderebbe in considerazione l’idea di farlo, il 41% non lo farebbe, mentre il 5% è incerto.
Ricondizionato è bello (?)
La maggior parte degli acquirenti di prodotti rigenerati risiedono in Gran Bretagna e America. In questi Paesi circa 4 persone su 10 hanno acquistato un prodotto rigenerato. Sempre nel Regno Unito è presente la maggior percentuale di utenti interessati alla rigenerazione, con il 41% che ha già affrontato un acquisto in tal senso e il 39% che lo prenderebbe in considerazione. Un terzo di americani e canadesi prenderebbe in considerazione l’acquisto di prodotti rigenerati. Meno di un terzo della maggior parte dell’Europa ha acquistato questo tipo di prodotti. In Polonia meno di uno su cinque ha acquistato un prodotto ricondizionato, mentre uno su due potrebbe prendere in considerazione l’acquisto. Nei 18 mercati considerati dal sondaggio, 6 su 10 hanno già acquistato un device rimesso a nuovo. Per quanto riguarda l’Italia, il 25% ha già acquistato un dispositivo ricondizionato, il 47% starebbe considerando l’idea, mentre il 28% è contrario a questa ipotesi.

Per quale motivo si compra un device rigenerato?
Sono diversi i motivi per cui si potrebbe acquistare un dispositivo rigenerato. Gli acquirenti tendono essere attratti dal prezzo, dalle caratteristiche e dalla sostenibilità. Chi non vuole acquistare un ricondizionato è perché è più probabile che tenga in considerazione l’estetica e la “novità” del modello, rispetto agli altri clienti. Curiosamente, il 58% rifiuta di acquistare un ricondizionato per il prezzo, motivo per cui invece il 67% ha già affrontato questo tipo di acquisto.

La garanzia è un fattore importante che guida l’acquisto nei dispositivi rigenerati. Per quanto riguarda gli smartphone, gli acquirenti è probabile che ne prendano in considerazione l’acquisto se esiste la garanzia di un anno. Nonostante 4 su 10 prenderebbero in considerazione l’acquisto di un device riciclato, solo il 28% ha già affrontato una spesa simile. Gli appassionati di gaming sono invece più propensi alle console pre-loved con uno sconto consistente rispetto ad altri acquirenti di device elettronici.
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