Prima di acquistare un nuovo smartphone si possono prospettare diversi scenari. Si può acquistare un prodotto molto valido pur affrontando una minima spesa, specie se si considera l’acquisto di un device dei neo arrivati brand cinesi quali realme, vivo o Xiaomi (in qualsiasi sua declinazione). La spesa può essere maggiore se ci si orienta verso un device di fascia medio-alta o considerevolmente più alta se si punta al top di gamma. Il prezzo degli smartphone negli ultimi anni è vertiginosamente aumentato, almeno per quanto riguarda i device di fascia alta, per cui le scelte sono tre: comprare uno smartphone nuovo, comprarne uno ricondizionato, oppure comprare uno smartphone usato.
Di seguito scoprirai cosa fare per assicurarsi di non prendere fregature. Se credi di poter arricchire l’articolo con ulteriori suggerimenti che possono essermi sfuggiti, puoi commentare il post in fondo alla pagina. Magari potrebbe interessarti anche le seguenti guide: come scegliere il prossimo smartphone (nuovo) o vendere uno smartphone già utilizzato.
Argomenti:
- Smartphone usato: le piattaforme
- I requisiti minimi da considerare
- La statistica IDC
- Quando comprare uno smartphone usato
- Perché acquistare uno smartphone usato
- Quale smartphone scegliere
- A cosa prestare attenzione
- Evitare smartphone rubati
- Attenzione al blocco operatore
- La trattativa
- Smartphone danneggiati
- Check batteria
- Smartphone in garanzia
- Cedere uno smartphone: cosa fare
- Tutte le piattaforme di compra/vendita
Smartphone usato: le piattaforme in cui avviare la ricerca
Qualora si decidesse di comprare uno smartphone usato, si potrà fare affidamento ad una serie di marketplace, come quello di Facebook, eBay, o piattaforme di annunci in cui vengono pubblicati prodotti in vendita principalmente da privati. Vi sono anche mercatini dell’usato virtuali, magari presenti su gruppi Telegram o Facebook, popolati da appassionati di tecnologia che cambiano spesso dispositivo e che in genere fanno un uso del device impeccabile.
Ultimo ma non ultimo, si potrebbe valutare anche l’acquisto in negozi di tecnologia (affidabili); alle volte consentono una prova del device con mano e si potrà valutare l’acquisto direttamente in loco. Sono pochi i negozi fisici autorevoli e affidabili per quanto riguarda i dispositivi usati, ma ce ne sono. In genere sono quelli che instaurano un rapporto di amicizia, fiducia e presenza nei confronti del cliente, e che mai come ora potrebbero essere preferiti rispetto ai colossi della tecnologia, in un momento di difficoltà come quello che abbiamo affrontato e stiamo affrontando.
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I requisiti minimi da considerare
Di seguito una lista dei requisiti minimi da considerare, prima di effettuare un acquisto. Se vuoi, puoi anche consultare la nostra guida gratuita “Come scegliere il tuo prossimo smartphone”. Potrai apprendere tutte le caratteristiche di cui tenere conto prima di affrontare la prossima spesa.

STORAGE
La quantità di memoria disponibile dipende sempre dal modello, ma ora come ora riteniamo che 64 GB sia il minimo per poter disporre sufficiente spazio per foto, applicazioni e per il sistema operativo.
RAM
Se si cerca un dispositivo Android, 4 GB di Ram sono il minimo per aspettarsi un utilizzo fluido e senza patemi, a patto che il S.O. sia nella versione Stock. Altrimenti potrebbe essere opportuno valutare una maggiore quantità.
CPU
Anche in questo caso può variare molto da modello a modello, ma in linea di massima non si dovrebbe prendere in considerazione uno smartphone usato che non sia almeno octa-core con almeno 2,0 GHz.
BATTERIA
Già dai primi tempi batterie con 3.000 mAh o poco più non erano sufficienti per portare a termine una giornata lavorativa. Se possibile, meglio cercare device con batterie da almeno 4.000 mAh, anche se già dai device entry-level, si possono trovare batterie ben più performanti.
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Nel 2019 sono stati venduti 206 milioni di dispositivi usati
Secondo una ricerca di IDC, nel 2019 c’è stato un incremento del 17,6% della vendita di smartphone usati, rispetto all’anno precedente, per un totale di 206,7 milioni di dispositivi. Va però detto che per “usati” IDC ha inglobato sia gli smartphone effettivamente usati, sia quelli ricondizionati/rigenerati. Un incremento che al momento non prevederebbe una battuta d’arresto, per due sostanziali motivi; il primo è l’ovvio costo minore rispetto ad uno smartphone altrimenti nuovo, il secondo riguarderebbe la transizione degli utenti da smartphone 4G a modelli con connettività 5G. In questo modo gli acquirenti che vogliono approcciarsi a dispositivi in grado di connettersi alle reti di nuova generazione, saranno maggiormente predisposti a vendere i modelli 4G di cui sono in possesso.
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Quando comprare uno smartphone usato
Quando è il periodo migliore per acquistare uno smartphone usato? In genere è meglio aspettare il termine dell’anno, quando tutti i modelli sono già stati presentati. Inoltre ha più senso acquistare uno smartphone di fascia alta, perché in genere potrebbe portare ad un maggior risparmio. Di norma comunque è meglio aspettare quattro/cinque mesi dalla data d’introduzione sul mercato, in attesa che raggiunga una definitiva stabilità di prezzo. Se poi non si sta cercando il modello all’ultimo grido, si può attendere che venga presentato il modello successivo del device che si sta cercando, per aspettarsi un ulteriore calo del prezzo.
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Perché comprare uno smartphone usato
Uno dei motivi è palese: il risparmio. Alle volte si può risparmiare fino al 40% rispetto al nuovo. Un altro motivo, decisamente meno considerato, ma non per questo meno importante, è la scelta green. Acquistare un device usato o ricondizionato, è un modo per sostenere l’economia circolare e salvaguardare l’ambiente. I prodotti tecnologici sono molto difficili da smaltire, per cui acquistarne uno usato o ricondizionato, evita che anche questo pezzo debba essere smaltito. Oltre a ciò si potrà risparmiare le materie prime utilizzate per produrne uno nuovo, senza contare l’energia elettrica utilizzata nel processo produttivo e l’anidride carbonica immessa nell’atmosfera.

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Quale smartphone usato scegliere
Che si scelga uno smartphone Android oppure iPhone, le considerazioni da ponderare sono più o meno le stesse. Se si sceglie uno smartphone relativamente recente, bisogna preoccuparsi solo del venditore (e immancabilmente delle condizioni del device, ovvio), ma se lo smartphone è longevo, sarà necessario tenere in considerazione qualche aspetto in più. Ad esempio la dotazione hardware; se lo smartphone è dell’anno precedente e appartiene alla fascia medio-alta o alta, si può stare sicuri che il comparto hardware potrà far fronte ad applicazioni energivore o impegnative ancora per un po’ di tempo, senza troppe preoccupazioni. Diversamente ci si potrebbe trovare con un device dal comparto hardware che potrebbe arrancare nel caso in cui utilizzassimo software particolarmente famelico.
Anche gli aggiornamenti sono piuttosto importanti da tenere in considerazione, se non fondamentali. In genere uno smartphone Android riceve aggiornamenti per circa due/tre anni. Un po’ diverso il discorso per gli iPhone, che potrebbero ricevere aggiornamenti per periodi più lunghi. Bene quindi verificare la data di uscita sul mercato del device su cui si sono posati gli occhi, magari facendo una ricerca online per capire se sono previsti ulteriori aggiornamenti per il device in oggetto, oppure no.

Per quanto riguarda Android consigliamo comunque delle specifiche tecniche di minimo 4/64 GB di memoria RAM e storage, che sono il minimo indispensabile per un utilizzo senza troppi patemi. Invece i dispositivi dell’azienda della mela morsicata, consigliamo quelli con aggiornamenti almeno fino ad iOS 13, ma meglio 14.
Per entrambe le tipologie di dispositivi è bene sincerarsi comunque che siano in grado di connettersi almeno alle reti 4G/LTE. Il nostro consiglio è quello di non sbilanciarsi nell’acquistare uno smartphone usato più vecchio di due anni, per non vedersi costretti ad affrontare un nuovo acquisto nel giro di poco tempo in virtù di quanto detto prima, tra capacità hardware e disponibilità degli aggiornamenti. Comprare uno smartphone top di gamma, ma più vecchio di due anni, potrebbe comportare una spesa che si avvicinerebbe al costo di device degli attuali di fascia media; questi ultimi come punto a favore avrebbero però la recente introduzione sul mercato e la possibilità di essere acquistati nuovi.
Quali smartphone scartare? Ad esempio i brand cinesi privi della lingua italiana, o quei dispositivi, sempre cinesi, che sono “cloni” di smartphone di brand più conosciuti. Oppure i vecchi telefoni Lumia con a bordo Windows Phone o device con Windows Mobile. Attenzione ai telefoni giudicati pericolosi per la sicurezza come i Samsung Galaxy Note 7 o ancora dispositivi Apple con batteria da sostituire (il già citato Stato Batteria accorrerà in aiuto) o casi simili. Se si tratta invece di smartphone Huawei, assicuratevi se a bordo dispongono dei Google Mobile Services o dei Huawei Mobile Services. Nel secondo caso non sarà possibile utilizzare i servizi di Google.
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A cosa prestare attenzione
L’affidabilità del venditore è fondamentale. Se non si ha modo di verificare questa importante caratteristica dalla piattaforma in cui stiamo valutando il nostro acquisto, bisognerà stare molto attenti per non incappare in guai seri. Ci si potrà ad esempio imbattere in venditori di smartphone rubati, oppure malfunzionanti. Ecco alcune verifiche preliminari che sarebbe bene mettere in atto, prima di avviare la trattativa con il venditore. In genere si potranno mettere in pratica questi consigli sulle piattaforme in cui non sono previste le recensioni di altri prodotti o feedback sul venditore stesso.
Una buona pratica è quella di provare a prelevare una delle immagini che presentano il prodotto e caricarla su Google Immagini; se il motore di ricerca non troverà immagini uguali è possibile che l’annuncio sia autentico. Non è nemmeno impossibile che vengano effettivamente trovati annunci identici su altre piattaforme, semplicemente il venditore potrebbe aver inserito lo stesso annuncio su più mercatini. Bisognerà prestare però attenzione che alla stessa immagine corrispondano le medesime informazioni, come prezzo, dati e dettagli, nonché, se possibile, il nome del venditore.

Un altro consiglio è quello di non assecondare il sedicente venditore che desidera spostare la conversazione su canali esterni o su indirizzi e-mail “strani”. Inoltre è sconsigliabile effettuare il pagamento tramite carte ricaricabili, vaglia postali o trasferimento di denaro come Moneygram o Western Union. In caso di truffa potrebbe essere complicato risalire al truffatore. Come consiglia inoltre Subito.it è sempre bene effettuare pagamenti tramite Paypal nella modalità “Pagamento beni/servizi” o tramite bonifico bancario.
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Come evitare smartphone rubati
Una delle primissime cose da chiedere al venditore con cui si sta per avviare la trattativa, è la verifica che non si tratti di uno smartphone rubato. Sono due le problematiche anche piuttosto gravi in cui si potrebbe incorrere nel caso di un acquisto di questo tipo. Il primo, meno grave ma sicuramente fastidioso, è l’impossibilità di utilizzare qualsiasi SIM nel telefono, ovvero nessuna possibilità di effettuare telefonate o navigare su Internet. Questa evenienza capita quando appunto lo smartphone è stato sottratto, oppure venduto dal precedente possessore senza che questi abbia terminato il pagamento rateale dell’oggetto.
La seconda ipotesi e quella più grave, è quella di rischiare di essere denunciati per il reato di ricettazione, che avviene quando si acquista merce rubata. Ovviamente i meno esperti non sempre possono essere consapevoli di aver commesso questo reato, per questo è bene assicurarsi che lo smartphone non sia stato sottratto al legittimo proprietario. Siccome porre la domanda diretta al venditore potrebbe non essere sufficiente per ricevere una risposta seria o veritiera, esistono dei servizi gratuiti che possono tornare utili, ad esempio siti quali www.imei.info che si occupano del check IMEI del telefono.

L’IMEI è un codice univoco (anche se i dispositivi dual SIM possono averne due) che contraddistingue uno smartphone; se questo IMEI è presente nella blacklist, siti come quello segnalato precedentemente, lo riveleranno. Per effettuare la verifica basterà chiedere al venditore di fornire l’IME Iin due modi: la prima è con la foto della scatola (se è ancora in possesso) oppure facendo pervenire il numero nella chat.
Nel caso non fosse in grado di recuperarlo, basterà comunicargli di aprire il dialer (nel caso si trattasse di un telefono Android) proprio come se si stesse effettuando una chiamata e premere la combinazione *#06#, oppure cercando la voce “IMEI” nella scheda “Informazioni sul telefono” contenuta in “Impostazioni”. Dopodiché se possibile si potrà copiare il codice o inviare lo screenshot.

Su iPhone si dovrà invece accedere alle Impostazioni, fare tap su Generali e infine su Info. Dopodiché si dovrà cercare la voce “IMEI”. Una volta ricevuto l’IMEI ed effettuato il controllo, se verrà mostrato un messaggio in cui viene rivelato che il dispositivo è stato rubato, è bene non concludere la trattativa e cercare un altro venditore, magari segnalando in forma anonima l’annuncio alla piattaforma.
Bisogna tenere inoltre presente che prima di poter trovare un IMEI nella black list, possono passare anche cinque giorni dalla denuncia. Ovviamente il discorso vale anche per gli smartphone che sono stati trovati per caso; bisogna sempre restituirli al proprietario quando possibile o alle forze dell’ordine.
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Attenzione al blocco operatore
C’è anche la possibilità di imbattersi in smartphone con Blocco Operatore (o Operator Lock) attivo. Il Blocco Operatore non consente di aver accesso ad alcun tipo di servizio telefonico, proprio come succede con gli smartphone rubati. Ci si può imbattere in questo tipo di blocco quando il telefono è stato venduto prima che il precedente possessore finisse di pagare le rate. Un modo per verificare di non essere sotto questo tipo di blocco, si può chiedendo un ulteriore video/screenshot al venditore per mostrare l’effettiva connessione e aggancio delle reti.
Nel caso in cui la trattativa invece fosse già terminata, prima di concludere l’acquisto ed effettuare la transazione, è bene chiedere al venditore di poter provare lo smartphone inserendo la propria scheda SIM nel telefono. Se la Rete funziona senza problemi, il telefono non sarà sotto il Blocco Operatore. Nel caso in cui la transazione fosse già conclusa e si possedesse già il telefono e si scoprisse l’impossibilità di agganciare le reti, bisognerà contattare la propria compagnia telefonica.
Nel caso in cui l’operatore confermasse che sul device in possesso esiste un blocco, sarà necessario farlo presente al venditore e richiedere un rimborso, oppure chiedere assistenza all’operatore telefonico per sbloccare il telefono, sempre che non si tratti di un device rubato. In caso contrario, sarà ovviamente difficile reperire il venditore o trovarlo disponibile a farsi rimborsare la somma. Bisognerà quindi recarsi dalle forze dell’ordine per denunciare il tutto, anche per non incappare nel reato di ricettazione di cui abbiamo parlato precedentemente.
Individuare gli smartphone danneggiati
In genere, se il venditore è una persona onesta e seria, oltre ad immagini veritiere che evidenziano lo stato di usura dello smartphone usato, nella descrizione dovrebbe segnalare eventuali danni, graffi o malfunzionamenti. Prima di avviare la trattativa, potrebbe essere utile chiedere ulteriori foto o video del prodotto. Se il venditore è disponibile, anche per ogni lato. Se da una parte è abbastanza facile individuare danni esterni, sarà un po’ meno semplice verificare malfunzionamenti. In questo caso arrivano in aiuto applicazioni che effettuano una diagnostica del device.

Se il venditore è disponibile e non ha niente da nascondere, sarà disponibile a registrare un video del buon esito dei test diagnostici delle applicazioni. Meglio un video perché è decisamente più difficile da falsificare rispetto ad uno screenshot. Nel caso in cui il venditore non fosse collaborativo e mostrasse delle resistenze, si potrà passare ad un altro venditore, o attendere e testare con mano il device, nel caso ci fosse la possibilità di incontrarsi prima della transazione.
Sia per smartphone Android, sia per iPhone si potrà chiedere al venditore di installare sul terminale l’applicazione Phone Doctor Plus. Scaricabile gratuitamente dal Play Store o da App Store, una volta avviata, l’applicazione procederà in minuziosi e scrupolosi test volti a stabilire le buone condizioni hardware di ogni parte dello smartphone. Si tratta di un processo particolarmente lento e a cui bisognerà fare ogni tanto attenzione per concedere all’applicazione i vari permessi.
Grazie all’app si potrà anche stabilire se il telefono abbia subito Root e quindi invalidato la garanzia (qualora il device ne fosse ancora coperto). Va detto che se non vengono eseguiti tutti i passaggi, prestando attenzione a portarli a termine correttamente, il test potrebbe riportare come non funzionanti alcuni elementi che magari funzionano correttamente. Insomma, è un test importante, ma che non tutti potrebbero avere la pazienza di portare a termine o portare a termine correttamente.
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Da non sottovalutare: Check Batteria
Se applicazioni come Phone Doctor Plus sono troppo complicate o richiedono troppo tempo (non sempre chi vende può avere dimestichezza con la tecnologia) si può almeno chiedere un check della batteria, sia per iPhone, sia per Android. Nel caso del melafonino bisognerà chiedere al venditore di recarsi nella scheda della batteria contenuta in Impostazioni e chiedere di comunicare (sempre tramite video o screenshot) lo stato della medesima. In quel modo sarà possibile rendersi conto dello stato di usura dell’iPhone. Per quanto riguarda Android il discorso è leggermente più complicato. Sarà necessario chiedere l’aiuto di di AccuBattery che, dopo un po’ di tempo di analisi, comunicherà nella schermata “Salute” lo stato di usura della batteria. Anche in questo caso si potrà chiedere al venditore di fornire uno screenshot (o meglio, un video) delle informazioni rilasciate dalle applicazioni o da iOS.
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Smartphone in garanzia: il necessario
Se il dispositivo che si sta per acquistare è ancora coperto da garanzia, è necessario ricordare al venditore di accludere anche lo scontrino o la fattura di acquisto del venditore originario. Alle volte nel caso si dovesse portarlo in assistenza per malfunzionamenti non imputabili all’utente, può far fede il numero Imei, ma è bene avere tutti i documenti in regola.
Come detto nel caso precedente, è bene assicurarsi che il telefono non abbia subito Root da parte del proprietario precedente, perché esiste altrimenti il pericolo che la garanzia non sia più valida. In genere attraverso il sito del produttore dello smartphone è possibile effettuare un check della garanzia (o Warranty Check) inserendo nel rispettivo campo l’Imei o il Serial Number del prodotto. Alle volte è possibile scoprire informazioni anche utili, tra cui la data di acquisto. In questo caso si potrà verificare se lo smartphone che viene venduto per nuovo è stato invece usato prima, se si considera che la garanzia vale per due anni dalla data di acquisto.
LINK UTILI PER CHECK GARANZIA
Facendo una rapida ricerca, abbiamo trovato questi indirizzi utili a constatare la garanzia del dispositivo. Sarà necessario recuperare il codice IMEI o il Serial Number.
Samsung: https://support-ca.samsung.com/secaew/consumer/ca/findwarranty/warrantyinfo
Apple: https://checkcoverage.apple.com/it/it/
Huawei: https://consumer.huawei.com/it/support/warranty-query/
Xiaomi: https://www.mi.com/global/verify/#/en/tab/imei
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La trattativa
“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” è una regola ferrea da osservare sempre, specie quando si tratta di una trattativa privata, senza la tutela di una piattaforma. Innanzitutto la prima regola è non fornire al venditore mai e poi mai alcun tipo di dato personale. Un altro consiglio utile è, nel caso dello scambio a mano, incontrarsi di giorno in luoghi sufficientemente affollati, per scongiurare la possibilità di imbattersi in spiacevoli incontri.
Un’altra buona norma è preferire il pagamento con PayPal nella modalità “pagamento beni/servizi” anziché in contanti. Su PayPal si potrà eventualmente aprire un contenzioso qualora l’oggetto non dovesse essere conforme alla descrizione rilasciata dal venditore oppure non dovesse proprio essere recapitato. Un altro consiglio molto utile è quello di non fidarsi di prodotti con prezzi troppo bassi. Inutile dire infine, che prima di accettare il prezzo proposto dal venditore, sarà meglio verificare i costi di nuovo e usato sulle varie piattaforme e fare le opportune valutazioni. Se il costo del venditore fosse troppo vicino al nuovo, dove sarebbe il risparmio?
Se la trattativa è terminata e si è pronti all’incontro per concludere anche la transazione (sempre qualora non sia già stata eseguita attraverso PayPal o altri metodi di pagamento prima della spedizione o consegna a mano) si può fissare con il venditore un appuntamento per le ultime verifiche. Prima ancora di incontrarsi, si potrà chiedere al venditore se è disposto, prima di concludere l’affare, a lasciar provare il telefono prima dell’acquisto per un’ultima prova.
Meglio incontrarsi in un posto con altra gente presente (magari seduti con calma al tavolo di un bar), per poter fare un check completo in tutta calma. Se l’oggetto è conforme alla descrizione e alle immagini e video forniti, si potrà effettuare un test delle funzionalità. Innanzitutto si potrà inserire la propria SIM per verificare che non vi sia il Blocco Operatore di cui prima, dopodiché testare la solidità dei tasti fisici (che in un device usato sono i primi a cedere) e la reattività del device durante l’utilizzo. Bene anche non dimenticare di testare le fotocamere e i video, per assicurarsi che il modulo fotografico non sia afflitto da danni o altro. Se anche l’ultimo test è stato soddisfacente, è possibile concludere la transazione.
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Tutte le piattaforme di vendita per acquistare uno smartphone usato
Dopo aver un quadro generale su cosa cercare, come cercarlo e quando, ci si può addentrare nelle varie piattaforme per la compravendita di smartphone usati. Le piattaforme sono innumerevoli, ci limiteremo a segnalare quelle più conosciute e in genere quelle più utilizzate per concludere buoni affari. Come detto in precedenza, alcune piattaforme sono meglio organizzate di altre e spesso quelle più affidabili mostrano le recensioni e i feedback di eventuali altri acquirenti, ma è anche vero che non sempre chi vuole vendere ha già altre esperienze di vendita. Ovviamente se l’acquisto non è effettuato su canali ufficiali, ma in seguito ad una trattativa tra privati, bisognerà fidarsi del venditore.
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AMAZON RENEWED
Se su Amazon è possibile acquistare prodotti elettronici usati su Amazon Warehouse (oppure cercando la voce “Usato” nella scheda del prodotto stesso), per quanto riguarda gli smartphone vi è la sezione dedicata, ovvero Amazon Renewed. Questa sezione della piattaforma di Jeff Bezos è riservata anche alla vendita di smartphone ricondizionati, con garanzia Amazon di un anno (eccezion fatta per gli orologi da polso). Oltre agli smartphone è possibile acquistare anche tablet, Pc, accessori audio e orologi. Sfogliando le informazioni del programma, nei vari disclaimer è specificato che i prodotti in vendita sono testati “come nuovi” e che possono non presentare imperfezioni visibili a meno di 30 cm di distanza; che può voler dire tutto o niente.
Sicuramente questa è una delle pecche più evidenti dell’acquisto di uno smartphone ricondizionato, ovvero non poterlo testare prima dell’acquisto. Tuttavia anche qui vige la politica di reso di Amazon; inoltre con la garanzia Amazon Renewed è possibile restituire il prodotto entro un anno dall’acquisto nel caso in cui non dovesse funzionare come previsto. Anche in questo caso orologi da polso e dispositivi Amazon non sono contemplati.

L’offerta di Amazon Renewed è piuttosto nutrita, si può contare sull’affidabilità di Amazon e le descrizioni sono spesso esaustive. Inoltre le recensioni potranno lasciare una panoramica generale sul tipo di prodotto in vendita. Tuttavia il numero di oggetti venduti per un singolo prodotto è piuttosto elevato specialmente per i device Apple, per cui non è possibile verificare il grado di bontà di ogni singolo oggetto e questo lo si può evincere dalle recensioni variegate. Un altro lato negativo, è la possibilità di non poter godere delle spedizioni Prime.
In genere i prodotti più interessanti sono quelli più recenti e che dispongono anche della consegna con il programma Amazon Prime. Oltre all’acquisto Amazon ha pensato anche ad una sezione dedicata alle attività che desiderano vendere smartphone ricondizionati sulla piattaforma di Jeff Bezos. Per farlo bisognerà seguire un iter che comporterà la registrazione come venditore sul portale.
Dopodiché bisognerà richiedere l’adesione al programma, sottoponendo ad Amazon i dati della propria attività, che dovrà rispettare una minima quantità di smartphone ricondizionati in possesso. Inoltre bisognerà rispettare una serie di punti cruciali per poter vendere prodotti ricondizionati. Una volta sottoposta la domanda al colosso statunitense, si potrà contare della portata e della fama del portale per poter vendere gli smartphone ricondizionati, a disposizione della propria attività. Se non si dispone di un’attività, si può comunque vendere il proprio telefono su Amazon grazie al programma Recommerce.
Da qui si potranno inserire i dati del dispositivo e farne una valutazione. Una volta superata l’idoneità lo si potrà spedire ad Amazon che verserà la somma pari al valore del device sul conto corrente bancario indicato.
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EBAY
Ebay è un mercato sterminato, dove si possono trovare smartphone nuovi, usati e ricondizionati. A differenza di Amazon qui districarsi tra i prodotti e le rispettive garanzie è un po’ più dispersivo. Ogni venditore ha la sua politica di reso e garanzia, sebbene vi sia sempre la protezione di eBay che garantisce per l’affidabilità del produttore (dove possibile) o la restituzione del denaro in caso in cui l’oggetto non venga recapitato.
Su questa piattaforma è un po’ più semplice verificare il grado del prodotto ricondizionato, che può essere trovato dalla ricerca o nella pagina dedicata ai prodotti ricondizionati di eBay. Anche qui prima dell’acquisto avremo delle descrizioni spesso esaustive, ma anche in questo caso dipende da venditore a venditore, su cui comunque è possibile verificarne i feedback e le recensioni. La ricerca dei dispositivi su eBay è molto più precisa e positivamente complessa. Sulla parte sinistra della schermata è possibile filtrare la ricerca mettendo la spunta su vari campi, come ad esempio la disponibilità di poter inserire una scheda di memoria, scegliere un modello, il tipo di consegna o addirittura il Paese di produzione.

Su eBay è possibile acquistare anche smartphone usati da privati; anche in questo caso ci si potrà affidare alle recensioni (laddove è possibile) degli acquirenti che hanno effettuato acquisti precedentemente dallo stesso venditore. Ovviamente bisognerà fidarsi delle descrizioni dei singoli utenti e aspettarsi che non sempre la garanzia possa essere disponibile. A differenza degli smartphone ricondizionati, quelli usati mostrano un bottone in cui è possibile far pervenire al venditore una proposta riguardo al prezzo di acquisto. Oltre a ciò vi è la possibilità di trovare sotto alcuni dispositivi, l’acquisto di un’assicurazione su danno accidentale e furto. Usati o ricondizionati i telefoni (o qualsiasi prodotto in vendita su eBay) può essere aggiunto agli “Oggetti osservati”.
Questo sistema permette di monitorare un oggetto a cui si è interessati, ma non ancora convinti da acquistarlo. Si possono aggiungere fino a 200 oggetti ed è una specie di Wish List. Si possono ricevere anche notifiche degli oggetti osservati che servono ad un riepilogo periodico riguardo all’oggetto in questione. Su eBay si trovano diverse modalità di spedizioni; possono essere un po’ più rapide nel caso in cui il venditore sia a capo di un’attività, ma altri, magari i privati, usufruiranno servizi disparati e con diversi tempi di consegna. Chiunque può inoltre vendere un dispositivo su eBay, una volta creato un profilo utente. Sarà necessario fornire dati di pagamento perché per l’oggetto (o gli oggetti) potrà essere richiesta una tariffa per l’inserzione.
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FACEBOOK MARKETPLACE
Arrivato in Italia in piena estate del 2017, Marketplace di Facebook è un mercatino dell’usato in cui chiunque può vendere qualcosa di qualsiasi tipo. Ovviamente c’è una sezione riservata all’elettronica e quindi agli smartphone. Partiamo dal presupposto che è un mercatino piuttosto disordinato, in cui è possibile trovare non solo annunci di vendita, ma anche di acquisto. Tuttavia non ha solo lati negativi; approssimativamente la piattaforma mostra oggetti in vendita più o meno vicini alla propria posizione. Sulla sinistra è possibile restringere la ricerca immettendo nell’apposito campo il nome dell’oggetto a cui siamo interessati.
Si potrà indicare se si sta cercando un prodotto nuovo o uno smartphone usato e stabilire un range di prezzo. La distanza massima dalla propria posizione potrà essere filtrata, e si potrà anche selezionare il brand che si sta cercando. Il lato positivo dei mercatini dell’usato simili a Facebook è che si possono vedere direttamente in foto le condizioni del device, oltre alla descrizione dell’oggetto che raramente è però esaustiva. Nelle informazioni si potrà vedere anche una mappa in cui è situato il prodotto e vedere il nome e cognome del venditore. Il consiglio è quello di notare la data di iscrizione dello stesso su Facebook, che è riportata subito sotto al nome.

Un ottimo metodo per constatare che non si tratti di un account creato al momento e meno facilmente si potrà trattare di una truffa. Altre note positive è la facilità di contatto con il venditore, la possibilità di nascondere l’oggetto se non è di proprio interesse o segnalare a Facebook il contenuto nel caso fosse necessario. Purtroppo i lati positivi finiscono qui. Non si ha modo di poter verificare l’affidabilità del venditore, sebbene sia possibile conoscere il nome e cognome (qualora il venditore non utilizzi un alias) e la data di iscrizione. Una volta contattato l’utente si potrà avviare la trattativa. La parte poco gradevole è che come quasi ogni mercatino, a parte alcune eccezioni, non si avrà la tutela della piattaforma o del sistema di pagamento come ad esempio può succedere con PayPal.
In questo caso bisognerà fidarsi del venditore e mettere in atto i consigli che abbiamo elencato in precedenza. Su Marketplace è però semplice e intuitivo inserire un prodotto nel caso si volesse mettere in vendita un oggetto. Sempre sulla sinistra della schermata è presente un tasto con scritto “Crea un nuovo annuncio”; si aprirà una schermata in cui sarà possibile selezionare il tipo di annuncio (se un articolo, un veicolo o una casa in affitto o vendita). Una volta selezionato il tipo si aprirà un’anteprima con i vari elementi da aggiungere (foto, descrizione, mappa) per poi pubblicare il tutto. Un sistema senza dubbio rapido ed economico perché non sono previste tariffe o bisogno di effettuare una nuova registrazione.
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SUBITO.IT
Chi non ha mai navigato tra le pagine di Subito.it almeno una volta nella vita per cercare uno smartphone usato o venderlo? Subito.it è una realtà italiana piuttosto solida nel mondo del Web dal lontano 2007. Da allora la piattaforma è mutata notevolmente (quest’anno ha annunciato la funzionalità TuttoSubito), migliorando di anno in anno. Sul sito è possibile acquistare di tutto, persino trovare case in affitto. Ovviamente non manca una nutrita sezione dedicata agli smartphone. Il vero problema della piattaforma è l’ampia scelta stessa. Cercando “iPhone” abbiamo trovato oltre 40.000 risultati; inutile dire che avranno maggior risalto gli annunci più recenti o quelli in cui il venditore ha pagato una tariffa per avere più visibilità. Come ogni mercatino sarà difficile trovare smartphone ricondizionati, ci si aspetterà quindi solo dispositivi usati. Qui si potranno trovare delle informazioni interessanti sul Second Hand su Subito.it.
Tuttavia è possibile trovare venditori disponibili ad incontrarsi con il potenziale acquirente che potrà verificare la qualità del prodotto. I venditori più affidabili sono quelli iscritti da più tempo sulla piattaforma. Non saranno presenti feedback o recensioni, ma sarà presente l’anno di iscrizione accanto al nickname del venditore, che potrà essere contattato per messaggio o telefonicamente, qualora questi lasciasse visibile il numero di telefono. Del venditore si potranno vedere il numero di annunci pubblicati dall’iscrizione e quanti di essi siano ancora attivi.

Come molti mercatini la possibilità di concludere un buon affare per ambo le parti è che gli stessi siano onesti e disponibili. Il consiglio è quello di contattare venditori che evidenzino in descrizione la disponibilità a far visionare il prodotto dal vivo. In genere questo è possibile in seguito alla trattativa, per non perdere tempo con potenziali acquirenti non interessati al 100% all’oggetto. Ogni annuncio presenta un tasto per la condivisione su Facebook, Messenger e WhatsApp (o il tasto copiare il link) oppure salvare l’annuncio cliccando sull’icona del cuore, per trovarlo più facilmente nei “Preferiti”.
Sarà possibile inoltre ordinare la ricerca per costo o per data di inserzione dell’annuncio. La piattaforma è molto semplice da usare anche nel caso si volesse inserire un oggetto da vendere. Basterà registrarsi e poi cliccare sul tasto giallo (o rosso) in alto a destra con scritto “Inserisci annuncio”. Da qui si potrà inserire una descrizione (più è esaustiva, maggiore sarà interessante e ritenuta affidabile dai potenziali acquirenti) inserire le immagini e i dati di contatto. Inserire annunci su Subito.it è gratuito, ma è possibile scalare le posizioni pagando delle tariffe, solitamente di basso costo, per apparire maggiormente visibili e avere più contatti. La piattaforma è sicuramente più piacevole da usare rispetto ad esempio al Marketplace di Facebook, è più ordinata, ed è più facile contattare il venditore qualora rendesse visibile il numero di telefono.
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Cosa fare prima di cedere uno smartphone usato
Che si utilizzi un Android o un iPhone, le cose da fare sono sempre le stesse. Innanzitutto bisogna accertarsi di aver rimosso SIM ed eventuali espansioni di memoria, magari subito dopo aver effettuato un backup delle chat di WhatsApp, delle foto e di qualsiasi altro elemento si vuole conservare. Dopodiché bisognerà inizializzare e/o resettare il device. Su iPhone bisognerà cercare la voce “Inizializza contenuto e impostazioni” mentre su Android “Ripristina dati di fabbrica”. In seguito sarà necessario sganciare il proprio device da servizi come “Trova il mio iPhone” o dalla lista dei dispositivi registrati sul proprio account Apple o Google.
Un consiglio per capitalizzare al massimo il proprio dispositivo: il miglior periodo per vendere un device usato, è muoversi ben prima che venga presentato il modello successivo (se si tratta di un modello recente) per evitare che lo stesso subisca un drastico calo di prezzo. Inutile dire che se il telefono è sotto contratto per una vendita rateale, non si potrà vendere lo smartphone usato a terzi.
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