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E Waste, chi ne produce di più in Europa?

Ormai si può dire, siamo in prossimità del periodo natalizio e non sono poche le persone che hanno già iniziato ad acquistare regali, specialmente tecnologici, per i propri cari. Lo smaltimento dei dispositivi usati, come smartphone, TV e PC, contribuirà al problema crescente degli e waste, ovvero i rifiuti elettronici.

74 milioni di tonnellate entro il 2030

Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite il 2 luglio dello scorso anno, entro il 2030 saranno prodotte 74 milioni di tonnellate di e waste globalmente. Ovvero il peso equivalente di 496 navi da crociera, le dimensioni della Queen Mary 2. Ma chi produce più rifiuti elettronici dei 39 paesi europei? Per stilare la classifica, Clear It Waste Removal, che si occupa della raccolta dei rifiuti su Londra, ha utilizzato i dati sugli e waste di Global E-Waste Statistics Partnership e i dati sulla composizione delle famiglie.

e waste

La classifica

Secondo i dati, sono i norvegesi i colpevoli di una maggior produzione di rifiuti elettronici, con quota stimata di 57 kg di e waste di produzione media per famiglia annui. Una cifra pari al peso di sei forni a microonde. Al secondo posto segue il Regno Unito con una media di 55 kg. A concludere il gruppo con un peso superiore ai 50 kg sono l’Irlanda e la Svizzera, rispettivamente con una media di 52,4 kg e 51,5 kg. All’ultimo posto i moldavi, con una produzione media di e waste per famiglia stimata di 11,6 kg. Se si prendesse in considerazione la stima di 55 kg di rifiuti elettronici della seconda classificata, ovvero il Regno Unito, i risultati sarebbero impressionanti. Basti pensare che in UK esistono 27,8 milioni di famiglie. Facendo dunque un rapido calcolo e sommando tutti i rifiuti elettronici, in totale gli e waste potrebbero essere pari a 1.529.000.000 kg. Cioè il peso equivalente di 1.274,17 autobus londinesi a due piani.

Le famiglie irlandesi producono una media stimata di 52,4 kg di rifiuti elettronici ogni anno e si portano al terzo posto. I rifiuti elettronici domestici irlandesi sono paragonabili al peso di cinque biciclette per adulti. Al quarto posto c’è la Svizzera: gli svizzeri generano circa 51,5 kg di rifiuti elettronici per famiglia. Con 3,9 milioni di famiglie in Svizzera, i rifiuti elettronici domestici complessivi nel paese potrebbero equivalere a 200.850.000 kg, circa lo stesso peso di 6.974 razzi Apollo 11. L’Italia è in tredicesima posizione, con 42 Kg di rifiuti elettronici per famiglia.

smartphone vecchi
Perché non trovare un utilizzo alternativo, anziché buttare uno smartphone?

Ma cosa porta a produrre così tanti rifiuti elettronici?

Il motivo per cui si generano così tanti e waste è presto detto. Gli utenti aggiornano i propri dispositivi elettronici anticipandone la dismissione. Gli utenti, secondo Clear It Waste Removal, per moda, si aggiornano alla tecnologia più recente, nonostante il dispositivo precedentemente utilizzato funzioni ancora perfettamente. Ed è proprio la cultura del salto di tendenza che contribuisce alla quantità di rifiuti elettronici sul nostro pianeta.

Come produrre meno e waste

Esistono dei modi per produrre meno rifiuti elettronici, che contribuiscono all’inquinamento digitale. Ad esempio si può comprare un cellulare usato o ricondizionato, oppure vendere uno smartphone usato. Molto importante inoltre assicurarsi di smaltire il prodotto correttamente, oppure trovarne un uso alternativo. Si può ancora donare in beneficienza in un centro di accoglienza, venderlo sui social o i marketplace come Subito, oppure regalarlo ad un amico o familiare che ne ha bisogno. L’importante è comunque smaltire i RAEE (rifiuti elettronici) in modo corretto per non rischiare di procurare ancora più danni al terreno tramite un abbandono dei rifiuti che potrebbero rilasciare sostanze chimiche.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.