Recensione OPPO Find N2 Flip: il miglior Flip (finora)

OPPO ha debuttato nel segmento dei foldable quando a fine 2021, in occasione del consueto evento INNO DAYS, introdusse OPPO Find N, il primo pieghevole dell’azienda. Lo smartphone, con apertura a libro, presentava alcune differenze nel fattore di forma rispetto agli altri foldable, ed è stato l’apripista all’evento che un anno dopo avrebbe invece alzato il sipario su OPPO Find N2 e N2 Flip, quest’ultimo giunto anche nel nostro mercato, in sostituzione alla linea X6, prevista invece solo per la Cina. Una mossa un po’ azzardata per OPPO, che però trova con Find N2 Flip un telefono pieghevole, ma maturo, che migliora, con passi da gigante, tutte quelle critiche che si potrebbero muovere ad una tecnologia per certi versi ancora acerba. Ma come vedremo nel corso di questa prova, il pieghevole con apertura a conchiglia della società cinese, non è per niente acerbo. Anzi.

La confezione di OPPO Find N2 Flip

Tanto per cominciare, la confezione del dispositivo è completa. Troviamo la cover di protezione (si divide in due, ma è da intendersi unica), il cavo di ricarica, l’alimentatore da 44W. Il telefono costa sì più di 1.000 euro, ma almeno la confezione è completa e non si può dire lo stesso di altri brand.

Costruzione e design

Come ogni pieghevole che si rispetti, un’estrema cura e progettazione sono state dedicate al Flip di OPPO. Aperto le dimensioni sono di 166,2 x 75,2 x 7,4 mm, mentre chiuso è di 85,5 x 75,2 x 7,4 mm. In totale pesa 191 grammi. L’ingombro quando chiuso è minimo ed è molto maneggevole; anche quando si vuole utilizzare per scattare selfie o registrare video (o anche sbloccarlo con il volto) quando è chiuso si regge bene in mano. La costruzione è in PBT, ovvero Polibutilentereftalato. Si tratta di un materiale termoplastico ingegnerizzato di alta qualità, in genere si utilizza come alternativa al PET (Polietilentereftalato). Al tatto il dispositivo conferisce una bella sensazione; l’aspetto è elegante e in rilievo troviamo i brand OPPO e Hasselblad affiancati. L’aspetto opaco con motivo a onde micro-incise conferisce quel tocco di classe in più, oltre a non rimanere afflitto dalle ditate.

Tralasciando i display, aperto troviamo sopra al pannello una capsula auricolare sulla cornice, che permette un ottimo ascolto dell’interlocutore, grazie anche alle dimensioni ragionevoli. La parte inferiore presenta lo slot per due SIM, ma nel caso si utilizzasse una eSIM, il telefono resterà comunque Dual SIM, dunque si potrà utilizzarne solo un’altra. Al centro l’USB type C, mentre la cassa collabora con la capsula auricolare, per fornire audio stereo Dolby Atmos. Alto il volume e di buona qualità sì, ma con il vivavoce attivo in alcune occasioni potrebbe sentirsi a fatica l’interlocutore. Tutta la cornice è in alluminio lucido, ma in questo caso le ditate si notano. Il profilo destro prevede il tasto di accensione che integra un sensore di impronte digitali, abbastanza reattivo, ma difficile da raggiungere sia da aperto sia da chiuso. Tuttavia fa parte dei compromessi ingegneristici per farci stare tutto in maniera funzionale. Stesso discorso per il bilanciere del volume. Parte superiore e lato sinistro lisci. La parte posteriore prevede le due fotocamere e un ampio display di cui parleremo dopo. Su di una superficie piana, il device potrebbe traballare, ma non con la graditissima cover rigida.

La tecnologia che permette l’apertura e la chiusura del dispositivo si chiama Flexion Hinge. Come rivelato da OPPO, garantisce la totale assenza di spazio delle due parti del display quando chiuso. Serve a proteggere l’interno da sporcizia e impurità, anche se in realtà un modo per depositarsi la troveranno comunque, ma in quantità modesta. Il meccanismo è certificato da TÜV Rheineland affinché possa tollerare fino a 400.000 movimenti, calcolati da OPPO in circa quattro anni di utilizzo intensivo. Lo smartphone è certificato IPX4. Nel complesso il design è piacevole, elegante e sobrio, adatto in qualsiasi situazione; bella la colorazione Astral Black, più seria e professionale, rispetto alla comunque gradevole Moonlit Purple disponibile all’acquisto. Concludendo il discorso sul meccanismo, appare un telefono robusto, con un’apertura fluida, ma non molle, che necessita due mani per aprire il device in modo da utilizzare lo schermo interno. In genere il telefono impugnato ha un buon grip, ma è a più rischio cadute quando si vuole utilizzare lo schermo primario. La cornice lucida è liscia, e rischia di far scivolare lo smartphone, anche con due mani. Meglio utilizzare le cover trasparenti in confezione.

I display

Due i display di OPPO Find N2 Flip, entrambi di ottima qualità. Quello esterno è da 3,26 pollici. A dispetto delle dimensioni consente un controllo del telefono semi completo. Si può sbloccare inserendo un PIN, si può rispondere a messaggi con altri preimpostati, è possibile scattare foto e registrare video, consultare il meteo e l’ora, gli appuntamenti in programma, impostare i timer, attivare il registratore e gestire le cuffie wireless, oltre a leggere le notifiche. Infine, non soffre le ditate. Arriva fino a 900 nits (nessun problema sotto al sole), ha una risoluzione da 720 x 382 pixel e il pannello è AMOLED.

OPPO Find N2 Flip, secondo schermo

Il display interno è da 6,8 pollici, ed è un pannello E6 AMOLED con protezione Corning Gorilla Glass 5, risoluzione da 2.520 x 1.080 pixel, luminosità da 1.600 nits e refresh rate da 120Hz. Soffre molto le ditate purtroppo, ed è l’unico difetto di un buono schermo che si consulta bene anche sotto la luce diretta del sole. Di default mostra immagini un po’ sature, ma si possono personalizzare nelle impostazioni. Peccato la fotocamera anteriore, che può comunque essere nascosta per le varie applicazioni scelte.

OPPO Find N2 Flip, schermo interno.

Il lavoro effettuato da OPPO per rendere invisibile la piega è ragguardevole. Quando si mantiene il device in verticale, per un utilizzo normale, a parte per la sensazione al tatto, non sembra neanche di avere a che fare con un telefono a conchiglia. Diversamente, se mettiamo il telefono in orizzontale, vedremo la piega. Si tratta di una delle caratteristiche (oltre al prezzo) che diversi considerano un limite per questa tecnologia, ma in realtà il vantaggio di avere il telefono di dimensioni contenute, pareggia “il problema” della piega, che in realtà potrebbe essere più visto come qualcosa a cui ci si può abituare.

Hardware & Software

OPPO Find N2 Flip è mosso dal Mediatek Dimensity 9000+, ed è supportato da 8 GB di RAM (espandibile virtualmente di 4 GB). Lo storage è da 256 GB, mentre la batteria è da 4.300 mAh. I consumi della batteria, grazie alla gestione del chipset, permettono di concludere comodamente una giornata lavorativa. Questo con un utilizzo normale o moderato, ad ogni modo non dovrebbero esserci troppe difficoltà a concludere una giornata lavorativa. Il secondo display aiuta a risparmiare energia perché riduce la necessità di utilizzare al primario. Questo grazie alla possibilità di rispondere rapidamente ai messaggi che non necessitano della tastiera, o consultare informazioni come meteo, etc. Le performance del dispositivo sono da top di gamma, anche i giochi impegnativi scorrono fluidi e si produce un lieve surriscaldamento nelle sessioni più affamate di risorse.

La GPU è la Mali-G710 MC10, troviamo il Bluetooth 5.3, WiFi 6, NFC e come già detto il supporto alle eSIM. Nel complesso il telefono rispetta quanto ci si aspetterebbe da un top di gamma, dal prezzo consistente. SI comporta bene in ogni situazione, con prestazioni fluide e istantanee. Lo si percepisce anche dalla rapidità dello sblocco, sia che avvenga da sensore di impronte digitali, sia che avvenga dalle fotocamere. Bene anche l’autonomia, con carica da 44W: il giorno di lavoro è assicurato e non bisognerà prestare eccessiva attenzione ad un utilizzo “con il freno a mano”. A bordo infine troviamo Android 13 con la ColorOS 13.0.

Le fotocamere di OPPO Find N2 Flip

A supporto del comparto fotografico, così come OPPO Find X5 Pro e OPPO Reno8 Pro, anche OPPO Find N2 Flip presenta l’NPU MariSilicon X. Inoltre troviamo la firma Hasselblad, come diversi top di gamma di OPPO e OnePlus. Il telefono a conchiglia dell’azienda cinese prevede tre fotocamere. La prima da 50 Mpixel con apertura f/1.8, supportata da una grandangolare da 8 Mpixel con lente da 112°. La fotocamera frontale, la meno utilizzata e posizionata in cima allo schermo principale, è invece da 32 Mpixel. Si nota l’assenza (purtroppo) di uno stabilizzatore ottico, inoltre i video si fermano a 4K a 30 fps per le principali e a 1080p e 30fps in quella frontale. La fotocamera anteriore non è molto utilizzata, perché si preferiranno le due fotocamere posteriori, utilizzabili comodamente per i selfie anche grazie al supporto del display esterno.

Nel complesso tutte le fotocamere generano immagini di buona qualità e ben dettagliate, anche se alle volte la saturazione delle immagini è troppo elevata, come già riscontrato su altri dispositivi della casa cinese, come ad esempio Reno8 Pro. Tuttavia se non si cerca una qualità da camera phone, si potrà fare affidamento su un sistema fotografico più che soddisfacente, almeno negli scatti: nei video purtroppo non si regge il confronto con device forse non pieghevoli, ma sempre con firme autorevoli della fotografia e con prezzo simile.

Bene anche di sera, con la grandangolare che soffre più delle altre fotocamere, ma nella modalità Notte si ottengono immagini dignitose. L’assenza di uno stabilizzatore ottico si percepisce di più in mancanza di luce abbondante, perché sarà necessario avere una mano ben ferma. Quando si utilizza la grandangolare, bisogna infine fare attenzione a non fotografarsi i polpastrelli involontariamente; potrebbero coprire parzialmente la fotocamera se non si fa attenzione.

La fotocamera frontale posizionata sul display esterno può essere utile allo sblocco, perché il sensore di impronte digitali è difficile da raggiungere. Tuttavia sarà la fotocamera meno utilizzata, in quanto una volta chiuso, il telefono sarà molto più comodo e maneggevole da utilizzare nei selfie sfruttando il secondo schermo e la qualità della fotocamera principale.

Conclusioni

OPPO è arrivata sul mercato dei pieghevoli un po’ dopo di Samsung e Motorola, già attivi da diverse generazioni con i foldable a conchiglia. Tuttavia è riuscita a prendere nota delle criticità delle offerte delle due aziende rivali per apportare dei sensibili miglioramenti nei vari comparti, pur sapendo di non essere ancora pronti per la perfezione, a causa di una tecnologia ancora gli albori. Ciononostante, per essere la prima proposta nella categoria Flip di OPPO, i risultati sono ottimi. Il dispositivo infatti è robusto (a dispetto di materiali forse non pregiati), ma dal design elegante e sobrio; le performance sono più che buone e così anche l’autonomia. Anche il reparto fotografico è soddisfacente, nonostante alcune mancanze. OPPO Find N2 Flip è stato lanciato al costo di 1.199 euro, ed è un costo ovviamente importante che difficilmente aumenterà la popolarità di un segmento di prodotti al momento ancora esclusivo. La comunicazione ha portato ad una partnership con la Champions League per aumentarne la fama anche in Europa, che per la prima volta non vede la linea Find X. L’arrivo sul mercato è positivo perché aggiunge un player, dunque la concorrenza e l’offerta, minando l’egemonia di Samsung in questo segmento.

Con questo dispositivo OPPO dimostra che, sebbene siamo agli inizi della Storia della telefonia foldable, si possono proporre smartphone convincenti e di qualità, anche se il prezzo al momento lo colloca ideale per un target che può permettersi di spendere una cifra importante e attento all’avanguardia, oltre alla voglia di distinguersi con un telefono affidabile e proiettato nel futuro.

I prezzi aggiornati a marzo 2024:

In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.