Le emissioni globali di CO2 nel 2022 hanno raggiunto 36,1 GtCO2 (gigatonnellate di diossido di carbonio), con un aumento dell’1,5% rispetto al 2021 e del 7,9% rispetto al 2020. Questi dati pubblicati su Nature (e in linea con quelli recentemente condivisi anche da ENEA), illustrano un incremento che porta le emissioni vicino ai livelli pre-pandemia, perciò è possibile che il picco delle emissioni non sia ancora stato raggiunto. Il settore dell’aviazione internazionale ha visto un aumento del 44% delle emissioni rispetto al 2021, ma rimane ancora inferiore del 25% rispetto ai livelli del 2019.
La crescita delle emissioni è preoccupante, poiché riduce il tempo a disposizione per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C o 2 °C, come stabilito dall’Accordo di Parigi. Se le emissioni dovessero continure a crescere al ritmo attuale, il budget di carbonio per il limite di 1,5 °C potrebbe esaurirsi in soli 2-7 anni.
Per contrastare questa tendenza, è necessario un impegno più profondo nella decarbonizzazione dei settori energetico, dei trasporti e industriale, oltre a un aumento dell’uso di energie rinnovabili. I Paesi devono adottare azioni immediate per raggiungere i loro impegni di emissioni nette zero, anche se le scelte di alcuni Paesi, come Germania e Italia, hanno messo un freno all’elettrico. Monitorare costantemente le emissioni in tempo reale può aiutare a valutare l’efficacia delle misure di mitigazione adottate.
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