Un milione di telefoni per il pianeta

Un milione di telefoni per il pianeta, Vodafone e WWF insieme

Vodafone e WWF hanno stipulato una partnership triennale in vista di contribuire all’obiettivo della compagnia telefonica di ridurre le emissioni di carbonio, tanto da arrivare entro il 2040 al net zero ossia zero emissioni di carbonio in tutta la sua catena del valore entro il 2040. L’intenzione è anche quella di aiutare i clienti a ridurre le proprie emissioni di carbonio di 350 milioni di tonnellate entro il 2030. Ma non solo, lo scopo è anche quello di eliminare i rifiuti elettronici e incoraggiare un’economia più circolare per i telefoni cellulari. La partnership viene lanciata con il titolo: “Un milione di telefoni per il pianeta”. L’iniziativa vedrà coinvolta una strategia di economia circolare di Vodafone accelerata e perfezionata, con un aumento del numero dei dispositivi oggetto di trade-in, ricondizionati e riciclati.

Dopo Swappie, anche Vodafone in data odierna condivide qualche dato (a pochi giorni di distanza da quelli condivisi da GSMA), riguardo all’acquisto di uno smartphone che ha subito un processo di ricondizionamento. Secondo l’operatore infatti, l’acquisto di uno smartphone ricondizionato permette di risparmiare 50 kg di anidride carbonica equivalente (CO2e), con un minor impatto climatico dell’87% rispetto ad uno smartphone di nuova produzione. Inoltre si elimina la necessità di estrarre 76,9 kg di materie prime (fonte).

Un milione di telefoni per il pianeta

Da un penny per i tuoi pensieri, ad un pound per un tuo telefono

Il programma ispirerà i clienti di Vodafone tra Europa e Africa a consegnare i vecchi dispositivi come parte di un’attività di Trade-In, per una donazione a cause sociali o perché siano riciclati responsabilmente (come abbiamo suggerito in un nostro post tempo fa, NdR). Da oggi, il Gruppo Vodafone donerà 1 pound ai progetti di conversazione del WWF per ogni telefono raccolto.

Nel programma Un milione di telefoni per il pianeta sono previste iniziative di varia natura, come ad esempio applicazioni rivolte ai clienti Vodafone per fare scelte più sostenibili, inoltre vi saranno progetti in Sud Africa, Germania e Regno Unito che utilizzano la tecnologia mobile per aiutare ad affrontare le sfide di conservazione e sostenibilità. In Italia l’iniziativa funzionerà insieme alle campagne esistenti sui dispositivi, come il servizio di Trade-In. Con questo programma il cliente che acquista smartphone presso i negozi Vodafone, potranno consegnare il vecchio dispositivo, che sarà destinato ad una seconda vita in seguito ad un processo di rigenerazione o attraverso il recupero dei materiali.

Quattro principi per il programma di Vodafone

Lo scorso febbraio Vodafone aveva annunciato i propri obiettivi per la circolarità dei dispositivi. L’approccio della compagnia si basa su quattro aspetti. Il primo, Ricondizionare e rivendere, Vodafone prevede di aumentare il numero complessivo di smartphone ricondizionati di alta qualità a prezzi competitivi offerti ai clienti, attraverso le varie partnership e il servizio di trade-in. A proposito di Trade-in, sarà disposta una nuova piattaforma digitale che ha lo scopo di rendere semplice ai clienti concordare opzioni di permuta per i loro telefoni. Per aumentare la vita dei dispositivi esistenti si basa sul secondo aspetto relativo alla Riparazione: Vodafone sta implementando una suite completa e conveniente di servizi per i clienti in Europa, tra cui assicurazione, supporto e riparazioni. Riciclo: infine tutti i dispositivi in eccesso ricevuti da Vodafone continueranno a essere riciclati in modo responsabile o riutilizzati per cause sociali o di beneficenza, ove possibile.

L’impegno di Vodafone

Secondo quanto comunicato dalla compagnia, oltre agli sforzi per l’obiettivo net zero e diminuire le emissioni e ridurre i rifiuti di dispositivi, lo scopo è anche quello di riutilizzare, rivendere o riciclare il 100% dei rifiuti della propria rete. Inoltre è stata recentemente partner della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27 tenutasi a Sharm-el-Sheikh dal 7 al 18 novembre. Da segnalare inoltre l’ultimo programma di Dreamlab per predire gli uragani sempre più forti per via del cambiamento climatico.

Aiutaci a crescere: lasciaci un like :)

Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.