Il mercato degli smartphone ricondizionati continua a crescere, anche oltre le aspettative. Dopo un aumento del mercato globale del 2020 del 4% rispetto al 2019, nel 2021 è cresciuto del 15% su base annua, secondo i dati di Counterpoint. L’attenzione verso questa nicchia sta aumentando di anno in anno, grazie ad una nuova enfasi sull’economia circolare e sulla sostenibilità. Inoltre si è riscontrato un aumento degli operatorio di riparazione, ad una maggiore attenzione ai canali online (recentemente anche OPPO e Vodafone si sono affacciati ai telefoni generati) e alle iniziative di marketing.
Comprare uno smartphone ricondizionato (qui la nostra guida) diventa più alettante per gli utenti quando vi è l’intenzione di comprare un device di fascia alta, che tende ad avere un costo più elevato. In particolare l’interesse è maggiore verso i telefoni Apple e Samsung.
Secondo Glen Cardoza, Senior Analyst da Counterpoint, gli smartphone ricondizionati fanno parte dei dispositivi usati, con le permute che sono la fonte di acquisto in più rapida crescita. Il volume è cresciuto di più del 10% a livello globale nel 2021. Anno su anno è stato registrato un aumento dei volumi dei player di device ricondizionati in mercati quali Cina, India, America Latina, Sud-est asiatico e Africa. Si attende un’ulteriore crescita in queste aree, poiché hanno molte attività non organizzate e una vasta fascia demografica da catturare. I prezzi medi di vendita dei ricondizionati sono aumentati marginalmente, perché i device 4G hanno mantenuto il loro valore.
America Latina e India hanno registrato una crescita rispettivamente del 29% e del 25%, nel 2021. Un aumento che potrebbe crescere in futuro. Nonostante le carenze del mercato secondario nel 2020 a causa del Covid-19, i blocchi e le interruzioni delle catene di approvvigionamento, il 2021 ha avuto una crescita in tal senso ragguardevole. I device top di gamma sono i più accattivanti, ma i prezzi sono elevati, specialmente in America Latina e India. Il mercato dei ricondizionati permette ai consumatori di queste aree, la possibilità di accedere a tali dispositivi, con prezzi medi di vendita inferiori del 60% rispetto ai modelli nuovi.
Il mercato secondario di Stati Uniti e UE ha avuto una ripresa sempre nel 2021. Se negli USA le vendite dei flagship di Samsung e Apple sono aumentate, si è registrato anche un aumento di volume dei dispositivi raccolti presso vettori e altri canali di raccolta. Per quanto riguarda i consumi, nel corso del 2021 a fronte dell’aumento delle tariffe di allacciamento assicurativo, è anche aumentato l’utilizzo dei device CPO, ovvero usato certificato come sostituiti assicurativi. Anche il consumo B2B di dispositivi usati è aumentato. In Europa le iniziative del governo stanno aiutando le vendite dei dispositivi rigenerati, anche per ridurre i rifiuti elettronici.
C’è inoltre una rinnovata attenzione alle attività della catena del valore come la riparazione. Una pratica più diffusa negli USA, Europa e Giappone. Uno slancio da attribuire al movimento Right to Repair, con nuovi attori che sono entrati in questi mercati, vedendo un potenziale nuovo, dacché i governi e gli organismi dei consumatori sostengono questo movimento.
A proposito di sostenibilità, come non citare eco-rating, un ulteriore passo verso pratiche più sostenibili, con un sistema che aiuta gli utenti ad effettuare un acquisto consapevole. L’iniziativa è stata avviata in Europa, con consensi presso consumatori, operatori e produttori. Allo stesso tempo, è un’iniziativa che richiede ancora del tempo per prendere piede anche nei mercati maturi, anche perché le stesse aziende danno priorità alla generazione dei profitti, con un naturale rallentamento del ritmo delle iniziative eco-centriche. I produttori hanno comunque iniziato a fare pubblicità e garantire alle parti interessate le pratiche sostenibili, dall’approvvigionamento alla produzione fino alla fine del ciclo di vita del device. I produttori dovranno dunque bilanciare costo della sostenibilità e profitto.
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