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Swappie, 1 milione di iPhone rigenerati venduti in Europa

Swappie ha condiviso i dati del primo Report di impatto ambientale, il quale ha svelato una serie di obiettivi interessanti. Inoltre è emerso che sono stati ben 1 milione il numero di iPhone ricondizionati venduti in Europa dall’azienda finlandese e che uno smartphone ricondizionato ha un impatto ambientale inferiore del 78% rispetto al nuovo.

Acquistando da Swappie si risparmia il 78% di emissioni

Come emerge dal report, ogni anno l’industria elettronica rilascia milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera e il solo settore è responsabile del 3% di emissioni globali. Non è solo un tema legato alle emissioni, ma anche al rifiuto di prodotti elettrici, in realtà, tuttavia Swappie ha riferito che acquistando un proprio smartphone anziché uno nuovo, si produce il 78% di emissioni di carbonio in meno. Infatti per produrre un telefono da zero è necessario estrarre minerali ed elementi rari e di valore, i quali hanno un impatto sociale e ambientale.

Il modello di business dell’azienda dedita alla rigenerazione e alla vendita di iPhone (benché in patria venda anche altri brand) elimina le attività ad alta intensità di emissioni legate all’approvvigionamento dei materiali, alla produzione e supply chain. In questo modo attraverso un modello di circolarità, produce invece un impatto positivo. Nel 2021 viene inoltre riferito che l’impronta carbonica di un ricondizionato, cioè la misura del suo impatto climatico, ha raggiunto il livello di 61,5 kg di emissioni di CO2e. Questo è l’equivalente delle emissioni catturate da una piccola pianta in 10 anni. Acquistando dunque un dispositivo ricondizionato, si prolunga la vita di quello che sarebbe diventato un e-waste e si riduce l’impronta carbonica.

Dal 2016 ad oggi

L’azienda è stata fondata nel 2016, quando soltanto il 5% degli smartphone venivano acquistati di seconda mano. Da allora la community è stata ampliata dall’azienda, che si è estesa a un milione di persone in tutta Europa. Il report ha fatto emergere che gli utenti che hanno scelto Swappie hanno evitato l’emissione di 23.500 tonnellate di CO2e nel 2021, quantificabili nella quantità di emissioni di carbonio catturate dalla crescita di 389.401 alberi in 10 anni. Due i centri di ricondizionamento sorti in seguito alla crescita del brand, ovvero in Finlandia e in Estonia, con 15 mercati coperti e più di 1.000 risorse nel team. La crescita dell’azienda ha ovviamente portato a sua volta ad un aumento delle proprie emissioni di gas serra; ecco perché nel 2022 ha ottenuto le certificazioni ISO 9001 e ISO 14001 e sviluppato una piattaforma digitale per monitorare il proprio impatto ambientale. Sono 10.455 kg le emissioni prodotte da Swappie nel 2021, risultato del riscaldamento, dell’elettricità, dell’aria condizionata e del pendolarismo dei dipendenti e dei viaggi di lavoro.

Il piano d’azione della compagnia è quella di ridurre le emissioni derivanti dal consumo energetico con una completa transizione alle fonti di elettricità rinnovabili in tutte le sedi entro il 2024. Non solo. L’obiettivo dell’azienda è quella di integrare sistemi innovativi di gestione e recupero di rifiuti elettronici in tutti i processi. Oltre a riutilizzare il 100% delle parti funzionali degli smartphone, raccogliere e riciclare il 100% delle parti non funzionali ed altri apparati elettrici entro il 2024. Inoltre vi è anche l’impegno di proseguire la campagna Right to Repair a sostegno di un diritto universale alla riparazione.

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L’impegno dei produttori

Swappie e i rispettivi competitor non sono i soli nella ricerca di un mercato più sostenibile e volto al diritto alla riparazione e al riciclo e rigenerazione dei prodotti (anche se ci si chiede se ne valga la pena, ambiente a parte). Anche i produttori in tal senso stanno via via proponendo una serie di soluzioni. Apple già da tempo vende ricondizionati sul proprio sito Web (e le spedizioni vanno a gonfie vele), mentre di recente, OPPO ha avviato il programma di vendita di ricondizionati e del servizio Trade-In. Nokia ha invece annunciato per alcuni Paesi la disponibilità del programma Circular, che di fatto sposta l’acquisto di uno smartphone in un vero e proprio noleggio a lungo termine, che ricorda l’abbonamento Fairphone Easy lanciato poco tempo fa dalla compagnia olandese Fairphone che aveva da poco lanciato la disponibilità di device ricondizionati.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.