Quest’anno la strategia di OPPO ha visto per la prima volta dopo circa cinque anni, l’uscita di scena (almeno nel mercato europeo) della serie Find X. Che sia stata una mossa per agevolare l’ingresso di OPPO Find N2 Flip (recensito poco tempo fa) non è dato sapere, tuttavia gli appassionati di fotografia in cerca di un top di gamma tradizionale e non pieghevole, hanno trovato un vuoto, benché X5 Pro ora sia più appetibile rispetto al passato. Vuoto parzialmente colmato dall’ingresso recente della serie OPPO Reno10, che vede in OPPO Reno10 Pro 5G di questa prova, un ottimo telefono per scattare ritratti. L’abbiamo dunque battezzato portrait phone. Ecco come si è comportato nella nostra recensione, di cui possiamo anticipare trattarsi del miglior dispositivo della famiglia Reno.
La confezione di OPPO Reno10 Pro 5G
La confezione dello smartphone prevede oltre al device, un caricabatterie da 80W e il cavo USB-A/USB-C. Purtroppo non troviamo una cover protettiva, che non è obbligatoria, ma avrebbe aggiunto un po’ di grip e una maggior protezione al corpo del dispositivo.
Costruzione e design
A primo impatto è impossibile non notare un sensibile miglioramento costruttivo del telefono. Le linee sono sinuose, è piacevole al tatto e si impugna bene. OPPO Reno10 Pro conferisce una sensazione premium ed è piuttosto maneggevole. Le dimensioni sono di 162,3 x 74,2 x 7,9 mm e pesa 185 grammi. Dimensioni e peso che facilitano una solida presa. Questo a dispetto dei materiali utilizzati, che vedono la plastica nella scocca e il vetro nella parte posteriore, che alle volte rende l’oggetto un po’ scivoloso. La parte posteriore prevede, nello smartphone in prova, un’elegante e sobria colorazione grigia, con una texture tale per cui non soffre le ditate e non teme sporcizia e altro. Stessa texture presente anche sulla variante viola, un colore più audace, ma anche più vivace rispetto ad un più serioso grigio. I profili invece soffrono le ditate. Il modulo delle fotocamere sporge dalla superficie del dispositivo, dunque quando posato su di un piano, il telefono traballerà.
Nella parte inferiore lo smartphone ospita uno slot per le due SIM, il microfono e una USB Type-C. Di fianco uno speaker di sistema mono. Un po’ un peccato questa soluzione, perché l’audio è buono, ma non supporta adeguatamente l’ottimo display di cui parleremo poi. Probabilmente avremmo visto un aumento di prezzo, ma non avrebbe guastato un audio stereo. Diversi telefoni su questa fascia di prezzo offrono una qualità audio superiore, anche con display meno performanti. Il profilo sinistro prevede un tasto di accensione e un bilanciere del volume in un unico tasto. Liscia le parti superiori (se escludiamo la porta a infrarossi) e il profilo sinistro.
Il display
OPPO Reno10 Pro si avvale di uno schermo curvo AMOLED da 6,7 pollici da 1 miliardo di colori, con una frequenza d’aggiornamento da 120Hz e luminosità fino a 950 nits. Non si è ai livelli di un top di gamma, ma la fruizione di contenuti è possibile anche sotto la luce diretta del sole. La protezione è Asahi Glass AGC DT-Star2, c’è anche il supporto HDR10+, mentre la risoluzione è da 2.412 x 1.080 pixel. Come anticipato lo schermo è di più che buona qualità, ed è altamente personalizzabile. Abbiamo trovato una pellicola pre-applicata per una maggiore protezione. Sarà un piacere per la parte multimediale e gaming.
Al di sotto del pannello troviamo il sensore di impronte digitali. La posizione è un po’ insolita, non sempre si riuscirà a sbloccare il dispositivo al primo colpo, non per colpa del dispositivo, ma proprio per la posizione in cui è situato. Altrimenti lo sblocco avviene in tempi rapidi. Al centro del display in alto troviamo la fotocamera anteriore utile allo sblocco con il volto, utile e rapido, mentre subito sopra ancora un’ottima e poco visibile capsula auricolare. La conformazione curva, rende più agevole l’impugnatura, senza effetti collaterali quali tocchi non voluti, etc.
Hardware & Software OPPO Reno10 Pro 5G
Sotto al cofano lo smartphone equipaggia lo Snapdragon 778G 5G. Non possiamo dire che sia l’elemento di punta dell’offerta di Qualcomm, ma il risultato finale è comunque fluido e performante. Questo anche grazie ai 12 GB di RAM LPDDR4x, espandibili fino ad ulteriori 12 GB grazie allo storage di 256 GB UFS 2.2. A bordo Android 13 con la ColorOS 13.1. Chiudono le caratteristiche tecniche una batteria da 4.600 mAh con carica da 80W, in grado di caricarsi in circa 30 minuti. Il consumo della batteria in stand-by è irrisorio, ma è molto difficile arrivare a due giorni, specie con un uno medio o intenso. Si arriva tranquillamente a sera, ma è chiedere di più al device sarebbe davvero pretenzioso. Durante un uso intenso, come nel gaming, si avvisa un moderato surriscaldamento.
A proposito della batteria, eredita dalle generazioni precedenti la Battery Health Engine, un sistema in grado di monitorare e riparare gli ioni di litio, per garantire l’80% delle prestazioni anche dopo 1.600 cicli di ricarica. Inoltre è stato progettato un sistema di sicurezza a cinque livelli certificati TUV, che permettono al chip SUPERVOOC S di assicurare un passaggio di energia che non sovraccarichi la batteria, per preservarne le performance. Infine troviamo il già citato sensore a infrarossi, l’NFC, Bluetooth 5.2, WiFi 6 e GPU Adreno 642L.
Il reparto fotografico
Passiamo infine al piatto forte dell’intera portata, ovvero l’aspetto fotografico. Il comparto di OPPO Reno10 Pro 5G prevede una fotocamera principale da 50 Mpixel, dotata di stabilizzatore ottico. La secondaria è preposta ai ritratti ed è da 32 Mpixel, con zoom ottico 2x. Infine troviamo la grandangolare da 8 Mpixel. La fotocamera anteriore è da 32 Mpixel. Snoccioliamo subito l’unica pecca: i video si fermano a 4K a 30fps e ci si aspettava qualcosa di più.
Le foto sono di ottima qualità in qualsiasi contesto. Menzione particolare alla fotocamera per i ritratti. Prevede una sfocatura artificiale, ma il più delle volte il bokeh è progressivo (come dovrebbe essere sulle reflex) ed è quindi piuttosto credibile. Capita che si possa notare qualche imprecisione o sbavatura, ma il più delle volte il soggetto è staccato molto bene dallo sfondo e ciò rende l’immagine gradevole e apparentemente molto più nitido il soggetto inquadrato. Non possiamo propriamente definire OPPO Reno10 Pro 5G un camera phone, ma più un portrait phone. Si rivolge in particolare a chi vuole ottenere scatti di elevata qualità, ma non è intenzionato ad impegnare una cifra considerevole per un camera phone. Molto bene anche di sera con qualsiasi fotocamera, ma non nella modalità ritratto. Bene la fotocamera anteriore con i selfie.
Conclusioni
Lo smartphone è stato lanciato sul mercato ad inizio luglio in Italia, insieme al fratello più piccolo. Il suo costo al lancio è di 649 euro, ma i primi giorni prevedeva un sostanzioso e imperdibile sconto, oltre ad un bundle. Ora viene venduto a prezzo pieno, ciononostante appare come un prezzo sufficientemente congruo, al netto di qualche aspetto migliorabile. Come detto pocanzi, si rivolge a chi vuole qualità e performance di un top di gamma, ma non è disposto ad impegnare una cifra considerevole. Ecco dunque che la versione Pro della linea Reno10 si propone come candidato ideale per assolvere questo ruolo di tutto fare, con una forte vena dedicata alla multimedialità e alla fotografia. Due gli aspetti che avrebbero potuto essere migliorati, in particolare i video (30 fps a 4K lasciano l’amaro in bocca) e l’audio che è solo mono. Per il resto è un telefono versatile che farà divertire gli appassionati di fotografia, in particolare dei ritratti, grazie ad un’ottima sfocatura, non sempre precisa, ma il più delle volte efficace e gradevole.
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