Espansione della RAM: ecco OPPO Ram Expansion Techonology

Espansione della RAM: che cos’è?

OPPO nella giornata di oggi ha introdotto anche nel nostro Paese la RAM Expansion (Espansione della RAM), ovvero la possibilità di aumentare temporaneamente la memoria volatile (RAM, Random Access Memory) per aumentare le performance dei device. In realtà era un’opzione già disponibile nei giorni scorsi a partire da ColorOS 11.1, che abbiamo avuto modo di provare per la recensione di OPPO Find X3 Neo.

I dispositivi supportati per usare la RAM Expansion

Aggiornando il firmware, si potrà avere la RAM Expansion anche sui seguenti modelli:

Ma di cosa si tratta?

Per aumentare la RAM, il sistema attinge alla memoria interna del device. Una volta effettuato l’aggiornamento all’ultima versione software, la funzionalità è attivabile dalla sezione “Informazioni sul telefono” all’interno delle “Impostazioni“; una volta selezionato il quantitativo di RAM da aggiungere, sarà sufficiente riavviare il telefono. Secondo quanto riferito da OPPO, la RAM Expansion migliora le prestazioni del dispositivo, ottimizza l’elaborazione dei dati e riduce il tasso di perdita dei frame. Non solo, garantirebbe anche il passaggio senza interruzioni tra le app attivate in background contemporaneamente.

Espansione della RAM: ecco OPPO RAM expansion Technology

L’opzione, è già utilizzabile da diverso tempo dagli utenti di vivo, realme e iQOO del mercato indiano, ma con diversi nomi. Prima di capire bene cos’è l’espansione della RAM, che nient’altro è che una RAM virtuale, spieghiamo cos’è la RAM normale. Chi mastica un po’ di tecnologia, sa che è un componente presente nei dispositivi quali tablet, PC e smartphone. Semplificando al massimo, serve a lanciare le applicazioni più velocemente, che vengono memorizzate sulla RAM fisica, in background. L’espansione della RAM come già detto, sfrutta invece la memoria interna (lo storage) del dispositivo, per creare una sorta di RAM virtuale e incrementare quella fisica.

Ad esempio, se avessimo un telefono di 6 GB di RAM e 256 GB di storage e andassimo ad aumentare la RAM di ulteriori 7 GB, avremmo così un dispositivo di 13 GB di RAM (di cui 7 virtuali e con quella fisica invariata) e 249 GB di storage (circa). Come riporta Tech Radar, era una funzionalità presente sui PC con a bordo Linux, presa in prestito dagli smartphone con root. Ora grazie all’implementazione di OPPO, non sarà necessario inoltrarsi in processi di rooting.

Come funziona l’espansione della RAM?

Quando nel telefono ci sono molte app aperte e viene impiegata molta RAM fisica, Android tende a chiudere le app che non sono avviate o che sono attive in background. Le app con priorità più bassa (o quelle più desuete) vengono terminate. L’espansione della RAM andrà a gestire quelle applicazioni che non hanno attività in background e andrà a selezionare quali applicazioni verranno spostate sulla RAM virtuale, ora utilizzabile grazie all’espansione di memoria. La memoria interna è però più lenta della RAM, per cui non sarà possibile spostare app più impegnative. Quindi non ci saranno prestazioni migliorate nel gaming, ad esempio, ma è anche vero che quella fisica potrà essere impiegata meglio per le app più pesanti, mentre quelle più leggere saranno ora sulla memoria virtuale.

La funzionalità è molto più utile su smartphone con hardware da fascia entry-level, e teoricamente può essere una opzione che anche altri produttori potranno rendere disponibili sui propri dispositivi con appositi aggiornamenti. Di certo non è una soluzione di facile implementazione, e il “test” di OPPO e l’utilizzo sul mercato indiano, servirà sia ad OPPO sia agli altri produttori per capire se questa funzionalità possa essere estesa in futuro anche su altri dispositivi.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.