La cavalcata di Xiaomi non intende sembra volersi arrestare, e dopo i risultati diffusi dagli istituti di ricerca delle settimane scorse, ora è la stessa azienda cinese a prendere il microfono e annunciare i propri risultati. Risultati impressionanti, favoriti senza troppe sorprese dal declino di Huawei, ma sarebbe ingeneroso addurre esclusivamente alla debacle del produttore cinese bannato dagli Stati Uniti, come motivo del successo di Xiaomi. I risultati si riferiscono alla chiusura del primo trimestre e semestre chiuso al 30 giugno 2021.
Qualche numero
Nel secondo trimestre del 2021, il fatturato totale di Xiaomi è stato di 87,8 miliardi di RMB (circa 11,5 miliardi di euro) con un aumento del 64% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è stato pari a 6,3 miliardi di RMB (poco più di 827 milioni di euro) con un incremento dell’87,4% dell’anno precedente. Prendendo in considerazione i dati del primo semestre del 2021, invece il fatturato è a quota 164.671,2 milioni di RMB, con una crescita del 59,6% rispetto all’anno precedente. Questi sono i dati di Xiaomi, se prendiamo invece in considerazione le stime degli istituti di ricerca, troviamo l’azienda come secondo produttore mondiale per spedizioni con una quota del 17%, prima in Europa con 12,7 milioni di spedizioni al secondo trimestre del 2021, mentre a giugno Xiaomi è stata l’azienda con il maggior numero di vendite globali. Versante Italia, l’azienda cinese conduce con una quota del 35% e una crescita dell’88%.

L’acquisizione di Deepmotion Tech
Per festeggiare i risultati Xiaomi ha anche annunciato di aver acquisito DEEPMOTION TECH, una società tecnologica di guida automatica del valore di 77,37 milioni di dollari.

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