Negli ultimi anni i brand hanno espanso le modalità di utilizzo dei dispositivi mobili, come smartphone e tablet, attraverso la produzione dei wearable, ovvero dispositivi indossabili. Il segmento, in crescita, vede sempre più mart band, smart watch e infine auricolari Bluetooth. Nuovi mercati che i marchi stanno esplorando, per diversificare la propria offerta. Ma come scegliere gli auricolari Bluetooth?
Le cuffie TWS
Molte cuffie riportano la sigla TWS, acronimo che significa True Wireless Sound. Il termine descrive un tipo di cuffie senza fili che utilizzano la tecnologia Bluetooth per trasmettere il segnale audio. Segnale che arriva dallo smartphone, dal tablet o da qualsiasi device con connettività Bluetooth. Possono essere utilizzate per ascoltare musica, giocare, guardare video e ovviamente telefonare. Come per ogni prodotto ci sono diverse fasce di prezzo, dalla entry level al top di gamma. Se si cerca una qualità del suono nitida e bilanciata, è necessario orientarsi su un segmento di prezzo medio-alto, che posseggano una gamma di frequenze più ampia. Ma non è l’unico dettaglio che bisogna considerare.
In-ear o non In-ear?
La maggior parte degli auricolari, con o senza filo, ultimamente è in-ear. Non tutti sono comodi o a proprio agio con questa soluzione. Chi scrive ha impiegato mesi prima di riuscire a tollerare questa soluzione che sta quasi diventando uno standard. Tuttavia qualche prodotto di fascia entry level, ma tutto sommato di buona qualità (se non si hanno troppe pretese) è possibile individuarlo sul mercato che non sia in-ear. In genere sono i prodotti dal costo più accessibile.
L’importanza del design per scegliere gli auricolari Bluetooth
Il design degli auricolari Bluetooth è molto importante, oltre alla qualità dell’audio. Perché se utilizzati per fruire dei contenuti di intrattenimento o nel corso di allenamento, è possibile che vengano utilizzati per diverse ore. Dunque è meglio scegliere dispositivi che aderiscano bene al padiglione auricolare, ma che siano al contempo morbidi, ergonomici, adattabili e leggeri. Meglio non scegliere quelli con uno stelo più corto, perché più difficili da rimuovere dall’orecchio, ma nemmeno quelli troppo grandi, che possono provocare fastidio dopo qualche tempo di utilizzo. Meglio cercare auricolari realizzati con materiali resistenti all’acqua o al sudore. A proposito di resistenza, alcuni auricolari sono dotati di certificazioni IPX7 o IPX8, che indicano il livello di resistenza all’acqua. Meglio inoltre ricordarsi di pulirli regolarmente, per igiene e sicurezza personale.
Le custodie per caricare le batterie degli auricolari
La custodie che accompagnano gli auricolari sono dotate di una batteria interna che viene utilizzata per caricare le cuffie, quando queste vengono riposte all’interno della custodia. In questo caso i contatti presenti sulla custodia e sulla cuffia entrano in contatto e iniziano il processo di ricarica. Solitamente, la custodia è dotata di un LED o di un display che indica lo stato di carica della batteria. Le custodie di ultima generazione prevedono un ingresso USB Type C per la ricarica tramite cavo. Altre invece, possono essere ricaricate tramite una porta di ricarica magnetica o tramite la tecnologia di ricarica senza fili.
Scegliere gli auricolari Bluetooth in base alle funzionalità: ANC o ENC?
ENC ed ANC sono acronimi, il primo viene assegnato agli auricolari Bluetooth dotati di Cancellazione Elettronica del Rumore, diversamente gli auricolari con sigla ANC dispongono della Cancellazione Attiva del Rumore. Il primo utilizza i microfoni all’interno degli auricolari per rilevare il rumore di fondo e creare un sistema per cancellarlo, mentre l’ANC utilizza anche i microfoni esterni per eliminare il rumore di fondo. Dunque è considerato il sistema più efficace per la soppressione del rumore, ma sono anche quelli più costosi. Queste funzionalità sono ricercate da chi fa un uso intenso degli auricolari per le chiamate.
Oltre a ciò, è bene scegliere dispositivi con la connettività Bluetooth più aggiornata, per un pairing (un accoppiamento) con i dispositivi più rapida e veloce. Altri produttori permettono un utilizzo più fluido dei device purché facciano parte dello stesso ecosistema. Gli auricolari di ultima generazione inoltre possono essere utilizzati contemporaneamente da più dispositivi. Ad esempio è possibile guardare un film sul tablet e rispondere ad una chiamata sullo smartphone, senza dover connettersi da un dispositivo all’altro, perdendo tempo.
In genere questo tipo di indossabili permettono di controllare la riproduzione musicale o di attivare la modalità gaming attraverso lo sfioramento del prodotto, dal gambo o dalla parte esterna. Alcune app permettono la personalizzazione dei comandi (auricolare destro e sinistro, numero di tocchi e così via). Altri invece consentono di controllare tutto attraverso i comandi vocali, mentre altri ancora prevedono l’interazione con assistenti vocali come Alexa.
La modalità gaming
Alcuni produttori arricchiscono i propri auricolari della modalità gaming. Saranno dunque prodotti rivolti a chi ama giocare con il proprio dispositivo mobile, che sia uno smartphone o un tablet, ma anche PC. Queste modalità permettono una latenza minore, ovvero il tempo che intercorre tra l’invio di un segnale da un dispositivo e un altro. Questo fattore può influire sulla qualità dell’esperienza di gioco, perché una latenza elevata può causare ritardi nella sessione di gaming e dunque un giocatore non può reagire in modo tempestivo. Ecco dunque una discriminante utile a scegliere gli auricolari Bluetooth.
Gli auricolari Bluetooth hanno solitamente una latenza più elevata rispetto agli auricolari con cavo, poiché il segnale deve essere inviato attraverso l’aria invece che attraverso un cavo. Alcuni auricolari hanno una latenza più elevata quando si utilizza la cancellazione del rumore o altre funzionalità di elaborazione del suono, poiché queste funzionalità richiedono tempo per elaborare il segnale audio. La modalità gaming potrebbe ridurre l’autonomia delle cuffie wireless, ma allo stesso tempo diminuire la latenza.
L’autonomia degli auricolari Bluetooth
Le cuffie wireless di ultima generazione permettono di ascoltare musica o di parlare al telefono anche per molte ore. In abbinamento alla custodia, inoltre, le ore possono anche aumentare. Per chi utilizza o ha intenzione di utilizzare gli auricolari per molte ore è consigliato cercare dispositivi con un’autonomia prolungata.
Le app
Alcuni produttori arricchiscono l’esperienza di ascolto con app dedicate. Ad esempio realme con realme Link permette di gestire la propria smart home e i dispositivi indossabili, invece OPPO con Hey Melody, consente di personalizzare al massimo l’esperienza offerta dai propri auricolari. Potrebbe essere dunque un altro fattore che può aiutare a restringere il campo attorno agli auricolari che si intende acquistare.
I nostri preferiti
Nel corso dello scorso anno e di quello precedente abbiamo recensito numerose cuffie o auricolari Bluetooth. Quelli di seguito sono quasi tutti in-ear, ma con caratteristiche e prezzi profondamente diversi. Sotto ognuno, un breve commento per indirizzarvi a scegliere gli auricolari Bluetooth da acquistare. I link portano alle rispettive recensioni, dove disponibili.
- HUAWEI FreeBuds SE
Colorati e stilosi, si rivolgono principalmente ad un’utenza giovane e il costo è abbordabile. - LG Tone Free
Tra i migliori auricolari in circolazione, con innovazioni interessanti e difficili da trovare, come la modalità sussurro. - Nokia Go EarBuds+ TWS 201
Forse i migliori tra quelli provati con un rapporto qualità/prezzo invidiabile. - OPPO Enco Buds W12
I più economici, ma con la qualità migliore del loro costo, sebbene non perfetti. - OPPO Enco X2
I migliori per chi non ha problemi di budget. - realme Buds Air 3S
I migliori con il miglior audio e i miglior bassi, con un rapporto qualità/prezzo elevata.
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