Il momento d’oro di realme è confermato dai dati che di mese in mese vengono riferite dalle società di analisi e dalla stessa azienda. Non solo in patria, ma anche nel nostro Paese da quando è approdata l’azienda cinese, i passi sono stati importanti. Basti pensare che in Italia l’azienda si porta al quinto posto della TOP 5, con una spaventosa crescita di +1.989% nelle spedizioni nel corso del 2021. A livello globale invece, la serie numerica di realme ha toccato quota 40 milioni di spedizioni, secondo quanto riportato a gennaio da Strategy Analytics. La stessa organizzazione aveva inoltre confermato circa 7 mesi fa, che il produttore cinese è stato il più veloce a raggiungere quota 100.000.000 di spedizioni, a tre anni dalla fondazione del brand. Non si può dire che non sia un risultato meritato, benché l’azienda sia piuttosto prolifica nella presentazione di smartphone. Inoltre, ha toccato anche quota +831% di smartphone 5G venduti globalmente. Statistiche a parte, nella recensione di oggi parliamo di realme 9 Pro Plus, un telefono presentato (o meglio, anticipato) il 26 gennaio scorso, con l’ufficialità per il mercato italiano la scorsa settimana.
Confezione
Il packaging richiama “i colori sociali” del brand ed è coerente con tutti precedenti modelli della serie numerica. Ovvero una confezione gialla e nera, all’interno del quale troviamo una cover trasparente, il cavo USB Type-C e l’alimentatore con carica da 60W. Niente di più e niente di meno da ciò che ci si aspetta da quanto realme ha abituato su questo segmento.
Costruzione e design di realme 9 Pro Plus
Rispetto ai modelli precedenti, si nota una cura ben più decisa del design. Dal realme 6 fino alla penultima generazione, i telefoni si sono sempre bene o male assomigliati, tanto da non essere sempre distinguibili, con un design anonimo e senza materiali di pregio. I due ultimi modelli segnano una svolta, nelle colorazioni e nella disposizione delle fotocamere posteriori. Questa volta infatti non più disposte a semaforo, ma contenuti in un’isola più sporgente. Cambiano anche i materiali. Il 9 Pro Plus è costituito in vetro ambo i lati. La colorazione del modello in prova è l’Aurora Green, un bel verde smeraldo con riflessi a seconda della luce. La superficie è piacevole e ha un design che si distingue dai competitor, è liscio, ma non scivoloso benché si tratti di vetro. Soffre però un po’ riflessi e ditate, niente che la cover trasparente non risolva. L’isola della fotocamera sporge, ma anche in questo caso, interviene la cover.
Il profilo inferiore dello smartphone prevede da sinistra verso destra l’ingresso per il jack audio, la USB Type-C e uno speaker, che collabora con la capsula auricolare per fornire audio stereo di buona qualità. Il profilo destro prevede un tasto di accensione, liscio il lato superiore, infine il lato sinistro presenta il bilanciere del volume composto in due tasti, infine lo slot per le due SIM, ma non è prevista l’espansione della memoria. Il device ha dimensioni non troppo grandi, ma nemmeno contenute: siamo sui 160,2 x 73,3 x 7,99 mm e pesa 182 grammi. L’utilizzo con una mano non è impossibile, ma nemmeno sempre agevole. Nel complesso appare come un telefono dal design curato, distintivo e piacevole; da segnalare che l’altra colorazione è in grado di cambiare colore con la luce del sole.
Display e riconoscimento biometrico
Bene lo schermo, che arriva protetto da una pellicola. La diagonale è da 6,43 pollici, il pannello è un Super AMOLED, sufficientemente luminoso (fino a 1.000 nits) per essere consultato senza alcun tipo di problema sotto la luce del sole. Il refresh rate è da 90Hz, ormai caratteristica minima, con la frequenza d’aggiornamento comunque impostabile a piacimento oppure scelta in automatico dal sistema a seconda delle proprie preferenze. Lo schermo è di evidente qualità, con colori naturali. Il pannello ha una risoluzione da 2.400 x 1.080 pixel. Infine la protezione è Corning Gorilla Glass 5, ed è interrotto in alto a sinistra da un foro in cui è annegata la fotocamera anteriore.
Il display equipaggia i sistemi per il riconoscimento biometrico, attraverso proprio la fotocamera anteriore e un sensore di impronte digitali posto sotto al display, in grado anche di riconoscere la frequenza cardiaca. Il riconoscimento del volto è pressoché istantaneo, così come il sensore di impronte digitali. Per poter monitorare la frequenza cardiaca, è invece possibile accedere a realme Labs, voce contenuta nella scheda Impostazioni.
Come misurare la frequenza cardiaca
Hardware & Software di realme 9 Pro Plus
Nelle settimane precedenti alla presentazione, realme ha anticipato spesso gustosi dettagli su quelle che sarebbero state poi le caratteristiche tecniche di realme 9 Pro Plus. Tanto per cominciare è il primo smartphone ad equipaggiare il MediaTek Dimensity 920 5G. Sono diverse le configurazioni di memoria disponibili, la 6/128 GB e la 8/128 GB, quest’ultima pari al modello in prova. Nell’uso di tutti i giorni è scattante, certo si posiziona a dispetto del prezzo su un segmento di smartphone di alte prestazioni, ma non è certo paragonabile alla linea GT, il cui prezzo non è poi così diverso e anzi tende a sovrapporsi. Ad ogni modo l’utilizzo è versatile, può essere usato per lavoro o per il gioco senza alcun tipo di rallentamento. Non abbiamo nemmeno riscontrato surriscaldamenti, anche grazie ad un sistema di raffreddamento a camera di vapore a 5 strati, con un’area del dissipatore di calore di 13029 mm² in grado di coprire il 100% delle fonti di calore interne. Tradotto, secondo l’azienda, può ridurre la temperatura interna fino a 10°C. Inoltre, ma non se ne sente il bisogno, si può espandere la RAM virtualmente di ulteriori 5 GB.
Lo smartphone arriva con a bordo Android 12 e l’interfaccia realme UI 3.0, entrambe con sostanziali miglioramenti rispetto alle versioni precedenti. Diverse le soluzioni introdotte, tra cui una maggior personalizzazione e più controlli sulla privacy. Inoltre l’esperienza d’uso conferisce un aspetto più ordinato e semplice.
Per quanto riguarda l’autonomia, il device sfrutta una batteria da 4.500 mAh, con carica rapida da 60W. La ricarica permette di caricare il telefono del 50% in soli 15 minuti, ed è una tempistica che possiamo confermare nel corso dell’uso. Per quanto riguarda l’autonomia, anche con un utilizzo intenso il telefono accompagna l’utente fino al termine della giornata. Non siamo arrivati ai due giorni, al massimo a metà della seconda giornata nei giorni di utilizzo più blando, ma non lascerà mai con l’ansia di non concludere la giornata.
Il reparto fotografico di realme 9 Pro Plus
Il comparto fotografico di realme 9 Pro Plus è interessante. Prevede un sensore principale da 50 Mpixel, con stabilizzatore ottico. La fotocamera secondaria è una grandangolare da 8 Mpixel, infine una fotocamera macro da 2 Mpixel. Il comparto fornisce immagini dai colori brillanti e particolarmente saturi, non sempre in linea con la realtà. La fotocamera macro non è delle migliori e si poteva soprassedere con un sensore in meno o con una fotocamera di altra natura. Molto bene la stabilizzazione ottica, si può zoomare fino a 20x, ma la perdita di qualità si fa sentire oltre i 5x. In genere le foto sono nitide e dettagliate, ma soffrono i colori non naturali, che eventualmente possono essere sistemati con app di editing. Il consiglio è quello di non attivare le funzionalità di intelligenza artificiale, che vanno ad esasperare maggiormente colori e nitidezza laddove già non ce n’è bisogno. Bene invece i selfie con la fotocamera anteriore da 16 Mpixel. I video in generale sono buoni, per un utilizzo prettamente amatoriale e senza pretese.
Il software della fotocamera alle volte sembra andare un po’ in crisi. Alle volte tonalità e saturazione cambiano tra uno scatto e l’altro, altre volte invece la nitidezza è troppo pronunciata. Diversamente la sera le foto migliorano notevolmente rispetto al giorno, ma non per quanto riguarda la fotocamera grandangolare, che in situazioni di scarsa luminosità non si distingue per qualità.
Conclusioni
Il realme Pro Plus nella configurazione 8/128 GB della nostra recensione, è venduto sul sito del produttore (attualmente su Amazon non sembra disponibile) al costo di 399 euro, con uno sconto di 30 euro attivo per i prossimi quattro giorni. Il costo è in linea con quanto offerto, anche se in realtà si avvicina alla linea GT che per comparto hardware, fotocamere e design, si colloca su un gradino superiore. Tempo fa la fortuna della serie numerica di realme era data dal fatto che i prezzi erano davvero vantaggiosi. Basti pensare che realme 7, benché 4G, all’epoca costava meno di 200 euro. Ora la serie si è evoluta, ha materiali pregiati e display più performanti, senza contare la connettività 5G. Chi vuole un device più abbordabile, realme ha pensato alla linea C, la serie numerica è ora dunque posizionata su una fascia media che gioca a fare il top di gamma, anche nel prezzo: ma così crea una forte concorrenza interna con la linea GT (con la GT2 in arrivo i prossimi giorni) che vanta una cura e performance migliori. Rimane nel complesso un buon telefono, bello, performante, ma con un un comparto fotografico migliorabile.
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