Presentato ad un evento globale tenutosi a Milano ad inizio settembre, il nuovo Motorola Edge 30 Fusion è arrivato sul mercato italiano insieme ai fratelli Ultra e Neo. Dacché la linea Edge è stata introdotta due anni fa, porta in dote un design snello e piacevole, con display di alta qualità. Una tradizione che si conferma anche sul Fusion, dispositivo proposto due mesi fa al costo di poco meno di 680 euro, ma che è già acquistabile su Amazon a poco meno di 500 euro. Di seguito la nostra prova.
Confezione
Era da tempo che non si vedeva una confezione così ricca per un medio-alto gamma. Già il moto g22 prevedeva ad esempio, pur essendo un entry level, delle cuffie con cavo all’interno della confezione. Stessa cosa accade per Motorola Edge 30 Fusion, che propone una confezione priva di plastica, con una stampa con inchiostro di soia naturale. Il packaging è realizzato con il 60% di materiali riciclati post-consumo. Nel corso della presentazione Motorola aveva anche promesso che le confezioni sarebbero state arricchite da una fragranza firmata dalla casa alata e sviluppata in collaborazione con Firmenich, una tra le più grandi aziende private di profumi al mondo. Se così è stato, non siamo stati in grado di individuarla. Oltre agli auricolari cablati, troviamo inoltre un cavo USB-C/USB-C e un caricabatterie da 68W e una cover. Non una delle migliori cover, come era già successo per il capostipite Edge, perché tende a sfilarsi se il telefono non è impugnato correttamente. Ad ogni modo una confezione piacevolmente ricca e allo stesso tempo eco-friendly.
Il design di Motorola Edge 30 Fusion
Il design dello smartphone ripercorre le linee della famiglia Edge della casa alata. La forma è sinuosa e snella ed è costituito in alluminio e vetro opaco anti-impronta; non rimangono infatti ditate nella parte posteriore, il dispositivo è certificato inoltre IP52, per la resistenza a schizzi e polvere. In mano offre una sensazione premium e piacevole, si tiene bene anche grazie alla gradevole curvatura dello schermo e della costruzione sottile. Misura 158,4 x 71,9 x 7,4 mm (7,6 nella versione in pelle vegana) e pesa 175 grammi.
Lo stile è sobrio e forse un po’ troppo incravattato, ma si discosta sensibilmente dalla versione Neo, più colorata e giovanile. La veste del Fusion si adatta a qualsiasi occasione, ma si orienta per lo più ad un target che predilige uno stile elegante. La cover contenuta nella confezione è quasi d’obbligo, perché per via dei materiali rimane un prodotto abbastanza scivoloso. Custodia che sarà utile anche a bilanciare lo smartphone quando posizionato su una superficie piana, poiché il modulo della fotocamera sporge e rende instabile Motorola Edge 30 Fusion.
Nella parte inferiore troviamo lo slot per le due SIM, l’ingresso per la USB Type-C, lo speaker di sistema che collabora con la capsula auricolare per un poderoso audio Dolby Atmos di altissima qualità, per altro personalizzabile dalle rispettive impostazioni. Di default il telefono sceglie il settaggio migliore a seconda dell’utilizzo, ma si può scegliere se prestazioni orientate alla riproduzione di contenuti video e cinematografici, oppure orientati per la musica. I più esigenti possono personalizzare completamente l’esperienza tramite l’equalizzatore. Il profilo destro prevede il tasto di accensione zigrinato e subito sopra il bilanciere del volume. Entrambi i tasti sono facilmente raggiungibili con il pollice destro o l’indice sinistro. Liscio il profilo superiore e sinistro.
Display
Non c’è molto da dire sullo schermo del telefono. Come ogni device Edge è un OLED di alta qualità, da 6.5 pollici, risoluzione da 2.400 x 1.080 pixel e una frequenza d’aggiornamento fino a 144Hz. Si può impostare a 60Hz o a 144Hz, oppure mantenerla automatica in base all’utilizzo e regolata dall’IA. L’esperienza dello schermo è ampiamente personalizzabile, con colori naturali o intensi, così come la temperatura del colore. Si può anche nascondere il foro posto al centro della parte superiore del pannello, in base all’app. A proposito della fotocamera anteriore, può essere utilizzata per lo sblocco con il volto, che avviene in tempi molto rapidi, così come per il sensore di impronte digitali, posto sotto al display.
Le linee curve del pannello favoriscono inoltre una migliore impugnatura. la protezione è Corning Gorilla Glass 5, mentre la luminosità è elevata, fino a 1.100 nits, per una visualizzazione agevole anche sotto la luce diretta del sole. Troviamo inoltre il supporto HDR10+. Lo schermo del dispositivo è protetto inoltre da una pellicola pre-applicata, e la digitazione è davvero semplice e piacevole. Non c’è molto altro da dire sullo schermo, se non che la qualità è alta ed è personalizzabile a tutto tondo ed è più che ben supportato da un audio altrettanto personalizzabile.
Hardware & Software Motorola Edge 30 Fusion
Lo smartphone arriva con Android 12 ed è mosso dal chipset di Qualcomm, lo Snapdragon 888+. Non è certo la Serie 8 di ultima generazione, ma anche per favorire un costo finale più moderato rispetto ad un top di gamma di tutti gli altri competitor (fascia al quale appartiene questo smartphone a dispetto del prezzo) Motorola, sotto l’egida di Lenovo, ha optato per un SoC meno recente, ma non per questo anche meno performante.
Le performance sono elevate, il dispositivo veloce e scattante in qualsiasi utilizzo. Come però spesso accade sulla Serie 8 di Qualcomm, appena “il gioco si fa duro”, lo smartphone comincia a scaldare. Non per questo le performance però vengono intaccate. Motorola Edge 30 Fusion si avvale di 8 GB di RAM e 128 GB di storage. Una configurazione buona, ma un po’ contenuta per un device di questa fascia, senza contare inoltre che la memoria non è espandibile. Probabilmente una scelta per non andare a creare una competizione interna con l’Ultra, che invece arriva con una configurazione di memoria più importante.
La batteria del telefono è di 4.400 mAh, con carica rapida da 68W. Secondo il produttore è in grado di caricarsi del 50% in 10 minuti e come tempi ci siamo. L’autonomia con un utilizzo moderato tende ad arrivare fino a due giorni, grazie all’ottimizzazione software & hardware. Chiaro che, con un utilizzo più intenso, la batteria si consumerà un po’ più velocemente. Il bello del Fusion è che si adatta a qualsiasi utilizzo. Può essere un prodotto per lavorare, per giocare, per intrattenere, dimostrandosi scattante e affidabile in qualsiasi contesto, anche grazie al design.
Difficile trovare un difetto a questo prodotto. Inoltre le personalizzazioni di Motorola, a dispetto della versione Android solitamente pulita, favoriscono la produttività e il multitasking. Troviamo infatti la modalità Ready For, per connettere il telefono al PC o ad uno schermo wireless. Per utilizzarlo su PC sarà necessario scaricare dal sito di Motorola un apposito software, poi facilmente collegabile attraverso il WiFi attivo sul telefono (e la stessa Rete dovrà essere utilizzata su PC) e la possibilità di collegarlo attraverso una scansione di un QR Code o tramite collegamento USB. La connessione non sarà certo fluidissima, ma si potrà utilizzare il telefono come modem, come webcam, effettuare il mirroring del telefono o utilizzare lo stesso in modalità desktop, inoltre si potrà ricevere le notifiche del cellulare su PC. Tra le funzionalità del Fusion, non mancano inoltre ovviamente NFC, 5G, WiFi 6E, Bluetooth 5.2, mentre la GPU è l’Adreno 660.
Il reparto fotografico
Lo smartphone conta su una fotocamera principale da 50 Mpixel con OIS, una fotocamera grandangolare da 13 Mpixel e lente da 120°, infine una fotocamera per il calcolo della profondità da 2 Mpixel, mentre la fotocamera anteriore è da 32 Mpixel. Il reparto fotografico è buono ma non ottimo; le immagini e le funzionalità prodotte permettono di acquisire immagini e video di buona qualità, ma la necessità di non creare troppa concorrenza interna contro l’Ultra, primo smartphone per altro con 200 Mpixel di fotocamera, “tiene un po’ il freno a mano tirato”. Il telefono si spinge infatti fino a registrazione video a 8K, ma anche in 4K si limita a 30fps ed è un peccato, inoltre interviene la stabilizzazione elettronica.
Le immagini sono di qualità, ma non sempre i colori sono fedeli alla realtà, il consiglio è quello di disattivare la modalità HDR automatica. Bene i ritratti, anche se bisognerà mantenere in condizioni di luce precaria, il telefono (e il soggetto, se possibile) immobili, per non produrre scatti mossi. Molto bene anche le macro, mentre di sera gli scatti con la modalità notturna sono di qualità, ma non eccellono in definizione e nitidezza, ma migliorano comunque le immagini in modo sensibile. Molto bene anche i selfie, specie in considerazione del fatto che la fotocamera anteriore può essere utilizzata come webcam per il PC con Ready For.
Conclusioni
Il Fusion è un telefono versatile, scattante, bello e performante. Difficilmente si riscontrano difetti e più che difetti si possono riscontrare delle mancanze, utili più che altro a due scopi ben definiti. Il primo è quello di offrire quello che è a tutti gli effetti un top di gamma al prezzo di un fascia media e in secondo luogo quello di non calpestare i piedi al modello Ultra, venduto quest’ultimo al lancio a poco meno di 1.000 euro, ma ora a qualche centinaia di euro più economico.
L’esperienza del mezzano, ovvero il prodotto di questa prova, è rivolta a chi cerca un telefono con un design adatto a qualsiasi occasione, anche se un po’ “incravattato” ma che non rinuncia ad un’accoppiata perfetta volta alla multimedialità e alla produttività. Le performance audio e video sono di tangibile qualità, così come la modalità Ready For può essere davvero utile a chi lavora con lo smartphone. Benché sotto alcuni aspetti il Fusion possa sembrare un dispositivo sviluppato per chi non si accontenta del Neo, ma nemmeno vuole impegnarsi in una spesa più importante per l’Ultra, rimane un telefono completo e altamente performante, con un’offerta non facilmente riscontrabile su questa fascia di prezzo.
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