Adobe e Google uniscono le forze: Firefly incontra Bard

Adobe ha annunciato l’integrazione del suo strumento di intelligenza artificiale (AI) Firefly con Google Bard, e l’espansione della Content Authenticity Initiative (CAI), segnando un importante passo avanti nel settore della creatività digitale. Proprio ieri Google, dopo l’annuncio di Pixel Fold e Pixel 7a, ha annunciato che Bard sarà disponibile globalmente e presto anche in italiano.

Google incontra Adobe, Bard lavorerà con Firefly

Adobe Firefly, lanciato appena un mese fa in versione beta, ha già catturato l’immaginazione dei creatori digitali e finora ha generato oltre 70 milioni di immagini grazie alle sue funzionalità come text-to-image, ricolorazione vettoriale e effetti di testo. L’obiettivo di Firefly è di sostenere i creatori, pur garantendo al contempo la sicurezza per l’uso commerciale dei modelli sviluppati. L’integrazione con Google Bard, il servizio basato sull’AI conversazionale di Google, rappresenta una svolta significativa. Gli utenti avranno la possibilità di descrivere le loro idee creative a Bard, che genererà immagini tramite Firefly. Queste immagini potranno poi essere modificate e utilizzate per creare progetti attraverso Adobe Express.

La collaborazione tra Adobe e Google pone l’accento sulla centralità del creatore. Per garantire la trasparenza delle immagini generate attraverso questa integrazione, Adobe utilizzerà la tecnologia open-source della CAI, Content Credentials. Ely Greenfield, CTO, Digital Media di Adobe, ha evidenziato il successo della beta di Adobe Firefly, sottolineando come l’intelligenza artificiale generativa stia ispirando un numero sempre maggiore di utenti a creare. Sissie Hsiao, vicepresidente e direttore generale di Assistant e Bard di Google, ha elogiato il potenziale di questa partnership, che offre agli utenti la possibilità di dare vita alle loro idee creative in modo rapido ed efficiente.

La CAI supera i 1.000 membri

Adobe Firefly è un servizio di intelligenza artificiale generativa che produce contenuti di qualità professionale per uso commerciale. Progettato per essere integrato nei flussi di lavoro dei creatori, Firefly si basa su immagini Adobe Stock, contenuti open license e di dominio pubblico con copyright scaduto. L’integrazione di Firefly nelle applicazioni di Adobe Experience Cloud consentirà alle aziende di utilizzare Firefly per accelerare la produzione di contenuti. La CAI, fondata da Adobe, ha recentemente raggiunto un traguardo importante, e ha appena superato quota 1.000 membri. Tra questi, Universal Music Group (UMG), Stability AI e Spawning.ai, a cui si uniscono a un ampio mix di aziende del settore tecnologico e dei media, produttori di fotocamere, professionisti creativi, ricercatori, ONG, come AFP, Associated Press, BBC, Getty Images, Leica, Microsoft, Nikon, Reuters, The Wall Street Journal e molti altri.

Questo traguardo dimostra l’importanza di ristabilire la fiducia online“, ha dichiarato Dana Rao, General Counsel e Chief Trust Officer di Adobe. Le Credenziali di Contenuto CAI, attivate di default su Firefly, garantiscono la trasparenza delle immagini generate, fornendo informazioni come il nome dell’autore, la data, gli strumenti utilizzati per creare un’immagine e le eventuali modifiche apportate all’immagine stessa. Queste informazioni rimangono associate ai contenuti ovunque vengano utilizzati, pubblicati o archiviati, e garantiscono una corretta attribuzione e aiutando le persone a prendere decisioni consapevoli sui contenuti digitali. Adobe ha creato la CAI per combattere la disinformazione e garantire la corretta attribuzione dei contenuti ai creator. Tra i membri attuali della CAI si annoverano grandi nomi come . La CAI riconosce le opportunità e le sfide derivanti dai contenuti generati dall’AI e comprende il ruolo fondamentale che la coalizione svolge nell’aiutare le persone a prendere decisioni informate e consapevoli sui contenuti.

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Il mio colore preferito è il 9. La mia canzone preferita "Il Fu Mattia Pascal". E il mio film preferito è davvero "Catch me, if you can".