Una nuova indagine condotta da Erion WEEE, in collaborazione con Altroconsumo, solleva interrogativi inquietanti sulla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia. Sebbene il Paese disponga di impianti accreditati per il riciclo di oltre il 90% in peso dei RAEE, un’ampia fetta di questi rifiuti sembra scomparire in una “zona grigia”, eludendo i controlli e finendo in destinazioni illecite, talvolta persino all’estero.
Dettagli dell’Indagine
L’indagine ha monitorato il percorso di 370 RAEE provenienti da tutte le regioni italiane. Grazie all’uso di dispositivi GPS, i ricercatori hanno scoperto che solo il 66,3% di un campione valido di 264 RAEE è arrivato in impianti accreditati, dove possono essere trattati correttamente. In contrasto, il restante 33,7% ha preso strade meno virtuose, sfuggendo a ogni forma di controllo e regolamentazione. L’indagine ha rilevato varie anomalie:
- In 12 casi (4,5% del campione), la permanenza dei RAEE nell’impianto accreditato è stata troppo breve per garantire un trattamento efficace.
- Altri 15 rifiuti (5,7%) sono finiti in impianti registrati ma non accreditati, quindi non soggetti agli standard di trattamento ufficiali.
- I restanti 62 RAEE (23,5%) hanno seguito un percorso completamente irregolare. Tre notebook sono stati addirittura individuati in Africa.
Le Conseguenze
Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha dichiarato che per evitare che gli sforzi dei cittadini e delle istituzioni siano vani, è imperativo intensificare i controlli e imporre sanzioni più severe a chi alimenta questi flussi illeciti.
Secondo l’ultimo rapporto annuale del Centro di Coordinamento RAEE, il dato di raccolta pro-capite di RAEE domestici in Italia è di 6,12 kg per abitante, molto al di sotto dell’obiettivo europeo di 11 kg. Questa discrepanza rappresenta una mancanza di circa 400.000 tonnellate di RAEE domestici, ovvero quasi 3 milioni di grandi elettrodomestici e oltre 400 milioni di piccoli elettrodomestici.
Chiamata all’Azione
Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, ha sottolineato l’importanza della vigilanza e delle regole più stringenti per proteggere l’impegno ecologico dei cittadini e delle istituzioni. La conclusione è chiara: per garantire un futuro più sostenibile, è fondamentale affrontare la gestione dei RAEE con serietà e determinazione, coinvolgendo tutte le parti interessate in un impegno collettivo per migliorare il sistema di raccolta e riciclaggio in Italia.
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