L’uso degli smartphone nei bambini è sempre più precoce

L’uso degli smartphone da parte dei bambini è sempre più frequente e sempre più precoce. A riguardo si sollevano importanti questioni sulla sicurezza online dei più piccoli, sulle competenze digitali e sull’impatto sulla salute mentale e fisica. A tal proposito, la XIV edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, pubblicata da Save the Children, getta luce su questi aspetti critici e mette in evidenza come l’età di utilizzo degli smartphone si stia abbassando sempre più in Italia. I dati raccolti offrono una panoramica dettagliata sulle abitudini digitali dei bambini e degli adolescenti italiani.

I dati di Save The Children

L’uso degli smartphone tra i bambini italiani sta diventando sempre più precoce. Secondo la XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, il 78,3% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni usa internet quotidianamente, prevalentemente attraverso smartphone. Questa tendenza si accentua tra i bambini più piccoli: il 43% dei bambini tra i 6 e i 10 anni nel sud Italia e nelle isole usa uno smartphone ogni giorno​​. Nonostante questo, emerge una preoccupante carenza nelle competenze digitali. In Italia, il 42% dei giovani tra i 16 e i 19 anni ha scarse o nessuna competenza digitale, ben al di sopra della media europea del 31%. Questo gap di competenze è ancora più pronunciato nel Sud Italia, dove oltre la metà dei giovani presenta scarse competenze​​. L’Atlante mette in luce come la vita dei bambini sia sempre più “datificata”, con le loro esperienze registrate e condivise online. Tuttavia, l’esposizione digitale comporta non solo opportunità ma anche rischi significativi, come la sovraesposizione ai media digitali e l’esclusione dalla sfera online per mancanza di accesso o competenze​​.

Tra gli adolescenti, il tempo trascorso online è in aumento: quasi la metà degli intervistati tra gli 11 e i 19 anni passa oltre 5 ore al giorno online, e il 37% controlla lo smartphone più di dieci volte al giorno​​. Questa crescente immersione nell’universo digitale modella la loro identità e le loro amicizie, ma espone anche a rischi come il cyberbullismo e l’uso improprio dei social media​​. Le scuole, spesso impreparate a gestire questi fenomeni, giocano un ruolo cruciale nell’alfabetizzazione digitale. È importante dotare tutte le scuole di connessione veloce e strumenti digitali adeguati, per ridurre il digital divide e combattere la povertà educativa digitale​​.

I rischi

L’uso precoce e intensivo degli smartphone tra i bambini può avere notevoli implicazioni per la loro salute fisica e mentale. Una preoccupazione crescente è la potenziale dipendenza tecnologica, dove i bambini diventano eccessivamente dipendenti dai loro dispositivi per intrattenimento e socializzazione. Questo utilizzo eccessivo può anche portare a problemi di vista dovuti all’affaticamento degli occhi e aumentare il rischio di obesità infantile a causa della sedentarietà.

Dal punto di vista mentale, il tempo trascorso sui social media può influenzare negativamente l’autostima e la percezione di sé, specialmente tra gli adolescenti, e il cyberbullismo è una problematica in crescita. L’uso di dispositivi digitali prima di andare a letto può anche disturbare i ritmi circadiani e ridurre la qualità del sonno, essenziale per la crescita e lo sviluppo. Inoltre, l’uso eccessivo di questi dispositivi può limitare le opportunità per i bambini di sviluppare abilità sociali e cognitive importanti, ottenute attraverso interazioni faccia a faccia e attività fisiche. La Direttrice generale di Save the Children, Daniela Fatarella, sottolinea l’importanza di un’analisi accurata dei bisogni e delle lacune esistenti, per contrastare la povertà educativa digitale e ridurre le disuguaglianze.

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