L’Italia verso il Decennio Digitale 2030: come procede?

La Commissione Europea ha lanciato un’ambiziosa iniziativa nota come “Decennio Digitale 2030” o “Bussola Digitale“, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale degli Stati membri entro il 2030. Ma come sta procedendo realmente questo progetto, e quali sono le sfide e le opportunità che si presentano, soprattutto in Italia? Scopriamolo grazie ai dati di Ookla.

La Promessa e la Realtà della Banda Larga

Mentre la Commissione Europea punta a servizi a 100 Mbps entro il 2025 e copertura Gigabit per tutte le famiglie dell’UE entro il 2030, la realtà è che molti utenti non sperimentano queste velocità. In Italia, ad esempio, nonostante gli investimenti in infrastrutture, la velocità media di download rimane al di sotto delle aspettative, soprattutto nelle aree rurali. I fornitori di rete alternativi, noti come AltNets, stanno giocando un ruolo cruciale nell’accelerare l’adozione della fibra in Europa. In Italia, aziende come Open Fiber stanno cercando di colmare il divario lasciato dagli ISP tradizionali, soprattutto nelle aree meno densamente popolate.

Un sondaggio condotto in Francia ha mostrato che il 42% degli intervistati nelle zone rurali ritiene che la loro connessione attuale sia sufficiente. Questo atteggiamento potrebbe rappresentare una delle maggiori sfide per l’adozione della fibra in Italia, dove la percezione della “sufficienza” potrebbe ostacolare gli sforzi di aggiornamento. Paesi come la Danimarca e la Spagna stanno facendo progressi significativi nella banda larga ad alta velocità grazie agli investimenti in infrastrutture FTTH (fibra ottica). L’Italia, sebbene in ritardo, ha iniziato a recuperare terreno, soprattutto con l’introduzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira a estendere la copertura in fibra nelle aree grigie e bianche del paese.

Velocità media di download e upload in un campione di paesi europei

Oltre le Velocità Mediane

Non basta guardare le velocità mediane per avere un quadro completo. In Italia, ad esempio, la dipendenza da tecnologie più datate come DSL ha creato un divario significativo tra le velocità di download e upload, un problema che potrebbe essere mitigato con un’adozione più ampia della fibra. Mentre l’Europa si sforza di raggiungere gli obiettivi ambiziosi del Decennio Digitale 2030, l’Italia si trova a un bivio. Gli investimenti in infrastrutture e l’adozione di nuove tecnologie saranno cruciali per mantenere il passo con i vicini europei. Tuttavia, la sfida più grande potrebbe essere culturale: convincere gli italiani che un aggiornamento è non solo necessario, ma anche vantaggioso.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.