Le vendite mondiali di iPhone toccano livelli record nel bimestre, con performance a doppia cifra in Giappone, India e Medio Oriente. Apple beneficia del ritardo nell’impatto dell’AI agentica sul mercato consumer
Secondo i dati preliminari del report Market Pulse di Counterpoint Research, le vendite globali di iPhone sono cresciute del 15% su base annua nei mesi di aprile e maggio 2025, raggiungendo il miglior risultato post-pandemia per questo periodo. Il boom è stato guidato dai mercati chiave di Stati Uniti e Cina, ma anche da un’accelerazione significativa in Giappone, India e nei Paesi del Medio Oriente.
USA e Cina tornano a crescere dopo tre anni
Negli ultimi tre anni, aprile e maggio avevano rappresentato una fase di stagnazione per le vendite iPhone in USA e Cina. Quest’anno la situazione si è ribaltata. In Cina, Apple ha addirittura conquistato la prima posizione nel mese di maggio, ribaltando il trend negativo dovuto alla concorrenza di Huawei e altri marchi locali. Gli analisti attribuiscono parte del merito agli incentivi governativi e alle promozioni locali, che hanno reso gli iPhone più competitivi anche nei segmenti medi.
Negli Stati Uniti, l’aumento della domanda potrebbe essere legato anche a preoccupazioni per possibili tariffe sulle importazioni, che avrebbero spinto i consumatori ad acquistare prima di eventuali aumenti di prezzo. L’analista Ivan Lam segnala che il comportamento dei consumatori americani nel secondo trimestre sarà un punto chiave per comprendere la sostenibilità del trend.
L’AI non cambia ancora le scelte d’acquisto
Un altro elemento interessante emerso dalla ricerca è il mancato impatto dell’AI agentica (come i nuovi assistenti intelligenti conversazionali) sul comportamento dei consumatori. «Al momento, il bisogno di AI avanzata non è un fattore che influenza le scelte d’acquisto per chi decide di passare o aggiornare a un iPhone», osserva Jeff Fieldhack. Secondo l’analista, questo dà ad Apple margine di manovra per perfezionare Siri prima di affrontare direttamente la sfida con concorrenti che puntano su assistenti AI più sofisticati.

Giappone: boom del modello compatto iPhone 16e
In Giappone, le vendite sono cresciute in modo netto, soprattutto grazie al successo dell’iPhone 16e, un modello compatto che riprende la filosofia dell’iPhone SE. Il design minimalista e il prezzo d’ingresso contenuto hanno attratto una fetta ampia di consumatori, confermando l’interesse del mercato giapponese per dispositivi più piccoli ma performanti. Bene anche i modelli base di iPhone 16 e iPhone 14, spinti da promozioni degli operatori locali.
India: il lungo percorso di crescita continua
In India, Apple continua a consolidare la propria posizione sia come mercato finale sia come hub produttivo. Qui, l’iPhone è percepito come un prodotto aspirazionale per una generazione di utenti esperti che cercano un’esperienza premium. La crescita nel breve periodo è significativa, ma gli analisti sottolineano che il vero potenziale è nel lungo periodo, soprattutto in ottica di dispositivi accessori e servizi digitali.
Un trimestre promettente, ma tutto dipende da Cina e USA
Gli analisti avvertono che i risultati positivi dei primi due mesi del secondo trimestre potrebbero non bastare da soli a garantire una crescita stabile. I numeri di giugno saranno decisivi. Tuttavia, Apple ha ottenuto un vantaggio tattico, non solo in termini di vendite ma anche nel tempo guadagnato per affrontare la sfida futura dell’intelligenza artificiale nei dispositivi consumer.
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