Nothing Phone

Carl Pei lancia la sfida a Apple con Nothing Phone (1)

La curiosità attorno al brand Nothing, brand fondato da Carl Pei, ex co-founder di OnePlus, è sempre elevata. Prima dell’annuncio il mistero riguardo all’azienda era elevato, tanto che qualcuno si chiedeva se fosse uno scherzo o se la strategia comunicativa di Nothing fosse qualcosa di diverso da quanto visto finora. Ciononostante Nothing ha presentato poi il suo primo prodotto: un indossabile audio. E ora si parla finalmente di telefonia, con Nothing Phone (1).

Nothing Phone
Lo schermo sarà privo di interruzioni?

Il nuovo player ha poca esperienza, ma sconfinate ambizioni. Infatti, secondo le parole di Carl Pei, mira ad essere l’unica valida alternativa ad Apple, grazie al proprio ecosistema (che al momento prevede solo gli auricolari) e la possibilità di connettersi a prodotti di altre aziende, da Tesla ad Apple agli stessi prodotti Nothing. Insomma l’azienda va piano e punta ad andar lontano, preannunciando quello che sarà il futuro della sua offerta. Nothing Phone (1) sarà mosso da Android, personalizzato dall’interfaccia Nothing OS, che sarà libera da bloatware. Saranno tre gli aggiornamenti di Android, mentre gli aggiornamenti di sicurezza del sistema operativo saranno garantiti per quattro anni. Da quanto si apprende inoltre, il launcher di Nothing sarà rilasciato ad aprile per essere utilizzato anche su altri smartphone Android.

Secondo quanto appreso dalla presentazione della durata di circa mezz’ora, i fornitori di Nothing saranno aziende del calibro di Qualcomm (ufficiale il SoC Snapdragon), mentre è probabile che il reparto fotografico sia firmato da sensori Sony. Per ulteriori informazioni bisognerà attendere la fine dell’estate, con calma, come da tradizione Nothing, che da un anno fa parlare di sé… attualmente con un solo prodotto in vendita.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.