IDC ha confermato quanto anticipato poche settimane fa da Canalys secondo le proprie stime. La crescita del mercato degli smartphone ha subito un arresto. Il terzo trimestre del 2021 vede infatti una diminuzione delle spedizioni del 6,7% anno su anno. I brand avrebbero spedito un totale di 331,2 milioni di unità. Un calo era stato messo in preventivo da analisti e lavoratori del settore, ma è stato più rilevante del previsto: secondo gli esperti si sarebbe dovuto assestare intorno ad un -2,9%, meno della metà. Il motivo? Ovviamente la crisi dei chip. Ma è anche vero che attualmente sono dati preliminari e potrebbero essere soggetti a cambiamenti. In positivo o in negativo, però, non è dato sapere.
Secondo Nabila Popal, direttore della ricerca di IDC, il segmento dei produttori di smartphone non è mai stato immune alle carenze dei semiconduttori, ma non erano comunque tanto gravi da pensare ad un calo delle spedizioni, tuttalpiù ci si aspettava un tasso di crescita limitato. La situazione però è degenerata, e la crisi dei chip ha colpito tutti i produttori e fornitori. Non solo la carenza dei componenti, ma l’industria è stata colpita anche da altre sfide di produzione e logistica. Le politiche dei test e della quarantena, ora con procedimenti ambo le parti più rigorosi, stanno ritardando il trasporto. Anche in Cina la produzione dei componenti chiave è limitata. Sempre secondo l’analista, la situazione non dovrebbe migliorare prima del prossimo anno.

La diminuzione delle spedizioni ha interessato quasi ogni regione, con gravità che varia però dall’area. In Europa Centrale e Orientale, Asia/Pacifico (ad eccezione di Giappone e Cina) i cali sono stati maggiori, rispettivamente del -23,2% e -11,6% anno su anno. Ma è anche vero che USA, Europa Occidentale e Cina, hanno subito cali rispettivamente del -0,2%, -4,6% e -4,4% anno su anno. Sono le regioni a cui viene data maggiore priorità dai fornitori.

Andando a consultare la classifica, non è molto diversa dalle stime di Canalys. Samsung è in prima posizione con 69 milioni di smartphone spediti e una quota di mercato del 20,8%, con un calo del 14,2% su base annua. Un calo dovuto a vincoli di offerta. Segue Apple che ha controsorpassato Xiaomi, con 50,4 milioni di unità spedite e una quota di mercato del 15,2%. Ha segnato anche una crescita del 20,8% anno su anno. Xiaomi registra invece un calo del 4,6%, a dispetto della forte crescita dei trimestri precedenti. Ma ha anche dovuto fare i conti con problemi di approvvigionamento, una novità rispetto al periodo precedente. Le spedizioni della casa cinese si assestano a 44,3 milioni di unità e una quota del 13,4%. OPPO e vivo sono invece appaiate al quarto posto, rispettivamente con spedizioni di 33,2 e 33,3 milioni di unità spedite. Le quote di mercato sono di 10% per OPPO e 10,1% per vivo. Quest’ultima ha registrato una crescita nelle spedizioni anno su anno del 5,8%, mentre OPPO ha una crescita dell’8,6% anno su anno.
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