Lo scorso maggio POCO ha introdotto due nuovi smartphone della Serie F, lanciata ormai sette anni fa, mese più, mese meno. Da qualche tempo la linea si è sdoppiata nella serie base e in quella Pro. Una scelta che ha arricchito sì il portafoglio della compagnia, ma che allo stesso tempo ha impoverito l’offerta base. Fin tanto che singola, la Serie F vantava sempre un rapporto qualità/prezzo invidiabile, ma lo sdoppiamento ha snaturato la sua filosofia. Per poi differire di davvero poco: ad agosto tra uno smartphone e l’altro, su strada, ballano poche decine di euro. A che PRO? Appunto. Vediamo in questo articolo la recensione di POCO F6, andando poi verso la fine, inevitabilmente, a confrontarlo con il fratello maggiore.
Confezione POCO F6
La confezione è piuttosto ricca, troviamo una cover di protezione scura, un caricabatterie da 90W e ovviamente il cavo. Tutto questo non più così scontato.

Il design di POCO F6
Rispetto al passato, finalmente la dinastia F trova una sua coerenza. POCO F6 è davvero un bell’oggetto, ben costruito. Abbiamo ricevuto in prova il device nella colorazione Titanio, che riteniamo la più gradevole tra quella verde e nera. La parte posteriore ha una texture opaca e non soffre moltissimo le ditate. Le fotocamere non sono collocate all’interno di un’isola, ma quando posato su di una superficie piana lo smartphone traballa. La cover livella quasi completamente il device pur non essendo risolutiva. Il dispositivo si maneggia abbastanza bene nonostante le dimensioni di 160,5 x 74,4 x 7,8 mm e 179 grammi. Non è eccessivamente pesante e nel complesso è un dispositivo con un aspetto gradevole e ben pensato. Il device è certificato IP64 che lo rende resistente a polvere e schizzi d’acqua. Infine ha una certificazione SGS a cinque stelle per la resistenza alle cadute. Nella parte inferiore lo smartphone prevede uno slot per le due SIM, il microfono, un ingresso per la USB Type C, uno speaker di sistema, così come nell’altra estremità troviamo il secondo e il sensore a infrarossi. Nel profilo destro abbiamo il tasto di accensione e il bilanciere del volume. Totalmente liscio infine il profilo sinistro.



Lo schermo e l’audio
POCO F6 dispone di uno schermo CrystalRes AMOLED Flow con refresh rate fino a 120Hz; la luminosità arriva fino a 2.400 nits, per cui è possibile visionare senza problemi i contenuti anche sotto la luce diretta del Sole. La sua risoluzione arriva fino a 2.712 x 1.220 pixel. Troviamo il supporto HDR10+, Dolby Vision, protezione Corning Gorilla Glass Victus e diverse certificazioni TÜV, tra cui emissioni ridotte di luce blu, Flicker Free e la Circadian Friendly Certification. Il display possiede ampie possibilità di personalizzazione, ma soffre di riflessi. Due le modalità di autenticazione, tramite la fotocamera anteriore e tramite il sensore di impronte digitali posto sotto al pannello. Entrambe le modalità sono rapide ed efficaci. La qualità dell’audio è davvero elevata, con un volume potente.

Hardware & Software e IA
Lo smartphone ha caratteristiche hardware da top di gamma. Al suo interno, nel dispositivo ottenuto in prova, troviamo uno Snapdragon 8s Gen3, 12 GB di RAM (espandibile di ulteriori 8 GB) e 512 GB di storage, con memorie LPDDR5X e UFS 4.0. Una componentistica che lo rende tra i dispositivi top di gamma ad un prezzo di fascia media. La batteria è da 5.000 mAh con carica rapida da 90W.Con un utilizzo moderato si può arrivare comodamente a due giorni di uso, dimostrandosi dunque un dispositivo affidabile. La Modalità Ibernazione permette, anche con solo l’1% di carica della batteria, di far funzionare lo smartpthone in standby per 2,5 ore ed effettuare una chiamata di 33 minuti. Su POCO F6 troviamo anche un chipset chiamato Surge P2. Nel complesso le prestazioni sono fluide e il device è performante e scattante, in qualsiasi situazione. Non teme gli usi più impegnativi. A bordo Android 14 e Xiaomi HyperOS.
Al suo interno la Tecnologia LiquidCool 4.0 con sistema IceLoop, dotata di una pompa di raffreddamento a circolazione in acciaio inossidabile con una superficie di 4.800 mm². Utilizza un design di separazione vapore-liquido per formare un anello di conduzione del calore uniforme a una via. I percorsi termici mirano ad un’efficiente dissipazione del calore e a migliorare il comfort di tenuta. Per controllare la temperatura entrano in gioco 8 sensori per ottenere un monitoraggio in tempo reale. Questo è possibile anche grazie ad una grafite ad alta efficienza e di processi di produzione aggiornati. La conduttività termica è aumentata del 13% rispetto a POCO F5. Lato Intelligenza Artificiale ci sono una serie di funzionalità, ma non è chiaro come attivarle. Bisogna iscriversi a POCO Community, con alcuni update che verranno forniti tramite OTA. Tra queste, troviamo i Sottotitoli AI, Ritratto AI, Ricerca Album AI, Espansione AI e AI Magic Erase Pro.
Reparto fotografico
Due le fotocamere posteriori, una grandangolare da 8 Mpixel e una da 50 Mpixel con sensore Sony IMX882 apertura f/1.5 dotata di stabilizzatore ottico. La fotocamera anteriore è da 20 Mpixel. Il consiglio quando si usa questa fotocamera per i selfie è disabilitare tutti i vari filtri automatici perché forniscono immagini distanti dalla realtà. Molto bene di sera in entrambi gli scenari giornalieri o notturni, anche se di sera la grandangolare, fatica sempre un po’. Bene i video che si possono registrare a 4K a 60 fps. Nel complesso l’esperienza fotografica è buona, ma non la migliore in assoluto, pur considerando la fascia di prezzo in cui POCO F6 si colloca.









Conclusioni
Come già detto nell’introduzione, non abbiamo ancora accolto con favore lo sdoppiamento della linea F. Le differenze tra il Pro e la versione base non sono poi così discriminanti. Quello che non ha uno ha l’altro e viceversa. E come già detto, separano solo qualche decina di euro un telefono dall’altro. Inoltre, entrambi ad un costo inferiore di 500 euro, hanno delle mancanze lato Intelligenza Artificiale, che non sono semplici da sbloccare e che diversamente il cui arrivo non è ben chiaro. Nel complesso è un bel telefono, ma non c’è più quello spirito di avere tanto a POCO. Peccato, perché i suoi punti di forza sono stati divisi su due prodotti che in molte caratteristiche sono complementari, ma non completi. Su strada POCO F6 si trova anche l prezzo inferiore ai 400 euro, che diventa di certo più allettante.
Le offerte
In breve

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