Sono passati sei mesi dalla nostra recensione di vivo v21 5G, un telefono di fascia media che strizzava l’occhio ai content creator (o a chi acquisisce molte foto con la fotocamera anteriore) e che abbiamo valutato positivamente, sia in termini di display sia fotograficamente. Poche settimane dopo la nostra review la generazione successiva è stata presentata in India, per poi approdare anche in Italia due mesi fa. Come si è evoluto lo smartphone di vivo? Scopriamolo nella nostra recensione di vivo v23 5G.
La confezione di vivo v23 5G
La confezione è di un elegante blu, caratterizzato da un’estetica che riprende quella utilizzata dal vetro posteriore dello smartphone in microcristalli. Il contenuto della confezione è molto ricco, troviamo una cover, l’estrattore, il caricabatterie da 44W, il cavo USB-A/USB-C, l’adattatore per il jack audio e un paio di cuffie con uscita jack audio. Questi ultimi, sono due accessori che arricchiscono la confezione e che fa molto piacere trovare: i brand che inseriscono questi prodotti insieme al device, sono davvero pochi.
Design
Il design in prova è nella colorazione Stardust Black, sobria ed elegante, in netta contrapposizione con la versione Sunshine Gold, in grado di cambiare colore dopo essere stato esposto per 15-30 secondi al sole. Le dimensioni del device nella colorazione nera sono di 157,2 x 72,4 x 7,3 mm e pesa 179 grammi. In mano rispetto alla generazione precedente si ha una sensazione totalmente diversa. Il telefono appare solido e molto compatto oltre ad essere piatto. Un po’ scomodo in realtà da tenere in mano per via delle linee nette che caratterizzano il terminale, che nei profili ricorda altri dispositivi. Conferisce però una sensazione premium al tatto, con la cornice in alluminio satinato e opaco. La parte posteriore si discosta di molto dal design delle vecchie generazioni di vivo, ora un po’ più moderna, ma sempre “ben vestita”, e seriosa, benché caratterizzata da vetro trattato con fluorite composto di microcristalli, per riflettere la luce quando colpito dalla stessa. Piacevole, ma un po’ scivoloso. Lo scalino dell’oblò in cui sono contenute le fotocamere sbilancia di molto lo smartphone, che necessita della cover contenuta in confezione.
Lo smartphone nel profilo inferiore presenta lo slot per due SIM (la memoria non è espandibile) la USB Type-C e uno speaker di sistema. L’audio è mono, qualità buona, forse a questo prezzo è lecito aspettarsi qualcosa in più, ma è anche vero che il target a cui si rivolge il device non è di chi cerca il massimo dell’intrattenimento. L’unico difetto dello speaker è che può essere facilmente coperto dalle mani in modalità landscape. Nel profilo destro troviamo il tasto di accensione e il bilanciere del volume. Lisci i profili superiore e sinistro.
Display e riconoscimento biometrico
Lo schermo di vivo V23 5G è un pannello AMOLED di Samsung, con diagonale da 6,44 pollici e refresh rate da 90Hz, impostabile comunque dalle impostazioni del display. La risoluzione è da 2.400 x 1.080 pixel, mentre la luminosità è fino a 600 nits. Non tra gli schermi più luminosi, ma questo non ferma il telefono dal mostrare i contenuti anche con una buona visualizzazione sotto la luce diretta del sole.
Il pannello è di ottima qualità, ma è afflitto da un anacronistico notch, ma soluzione necessaria per le due fotocamere e i LED ai lati, configurazione che è caratteristica principale del telefono. A parte questo ingombro, si può godere dei contenuti video grazie alla qualità del pannello, dalle cui impostazioni si possono personalizzare elementi quale la temperatura e la resa delle immagini. Peccato non poter nascondere il notch con una barra nera. Sopra alla tacca una lunga capsula auricolare: l’audio è molto alto, tanto che alle volte in chiamata abbiamo sentito la necessità di abbassare il volume.
Il riconoscimento biometrico è permesso dalla fotocamera frontale e dal sensore di impronte digitali posto sotto allo schermo. La fotocamera anteriore funziona bene per lo sblocco fin quando la luce è dignitosa, diversamente in condizioni di luminosità scarsa, il sistema impiegherà un tempo maggiore per rilevare il volto. Peccato non aver pensato ad un meccanismo che azionasse i quattro led posti ai lati del notch per illuminare il volto di sera in caso di sblocco. Il sensore di impronte digitali è invece sempre rapido e reattivo.
Hardware & Software di vivo V23 5G
Sotto al cofano lo smartphone si avvale del MediaTek Dimensity 920, supportato da ben 12 GB di RAM (espandibili virtualmente di ulteriori 4 GB, ma non se ne sente il bisogno) e 256 GB di storage, non espandibile. Il chipset permette un utilizzo fluido dello smartphone, anche se in alcune condizioni abbiamo notato dei rallentamenti percettibili solo a chi ha un occhio attento. In realtà l’utilizzo del device con questa configurazione, lo posiziona su una fascia più elevata e non ha nulla da invidiare rispetto ai più costosi flagship.
Durante l’utilizzo di app pesanti (con il solito test gaming su Real Racing 3) lo smartphone ha prodotto una minima quantità di calore nella parte superiore sul retro. La batteria non è, almeno nominalmente, molto generosa, il modulo è infatti da 4.200 mAh, con carica rapida da 44W. Tuttavia con un utilizzo normale siamo riusciti ad arrivare fino a sera e, in un caso, arrivare a qualche ora della seconda giornata. Ad ogni modo, l’utilizzo fino a sera è garantito, merito anche del chipset che consente un’ottima gestione dell’autonomia.
A bordo abbiamo la Funtouch OS 12 e Android 12, che abbiamo già visto su vivo x60 Pro 5G. Il telefono ha una serie di funzionalità come l’app Commento, che permette di inviare segnalazioni relative a malfunzionamenti o bug per qualsiasi caratteristica del dispositivo. Presente anche il Nano Music Player per la riproduzione musicale, un widget di ridottissime dimensioni, funzionante anche con app come Spotify. Nel pannello dei toggle c’è anche quello denominato “Faretto” che permette di accendere i quattro LED anche quando si scattano selfie sui social quali Instagram, TikTok oppure app di messaggistica, come WhatsApp e Messenger nel corso delle videochiamate.
Reparto fotografico di vivo v23 5G
Di vivo V23 5G si può dire che disponga di due reparti fotografici. Il principale, a differenza di quanto si possa pensare, è quello anteriore. Lo smartphone si rivolge infatti, come detto in precedenza, a chi necessita di un dispositivo che produca selfie di qualità. Due le fotocamere nella parte anteriore, la prima da 50 Mpixel con apertura f/2.0 e la seconda da 8 Mpixel con lente grandangolare. Le due fotocamere sono inoltre accessoriate ai lati da quattro LED per illuminare il volto (o i volti), i quali sono in grado di cambiare tonalità.
Le immagini della fotocamera anteriore principale sono di grande qualità. I colori sono naturali e le foto sono ben nitide e dettagliate. Si può anche attivare la modalità Alta Risoluzione, per aumentare risoluzione e dettaglio, ma i colori si desaturano, anche se di poco e in alcuni casi l’immagine è eccessivamente contrastata. Purtroppo la qualità della fotocamera grandangolare non è paragonabile all’altra fotocamera, in alcuni casi i colori sono lontani dall’essere naturali e un dettaglio sì sufficiente, ma che non soddisfa appieno.
Di sera la qualità cala, mentre il Dual Tone Spotlight aiuta molto, ma non fa di certo miracoli e bisogna saper riconoscere quando cambiare tonalità: quella più fredda ad esempio, appiattisce troppo il viso. Di sera il connubio fotocamera anteriore principale + Alta Risoluzione + Faretto produce scatti di qualità accettabile, mentre la fotocamera grandangolare di sera e il faretto producono scatti di qualità non sufficiente, con risultati troppo piatti, poco definiti e che mostrano una discrepanza molto tangibile con la fotocamera principale.
Nella parte posteriore il reparto fotografico dispone invece di una fotocamera principale da 64 Mpixel, con apertura f/1.89, una da 8 Mpixel con lente da 120° per le foto grandangolari e apertura f/2.2 e una macro da 2 Mpixel. Rispetto alla generazione precedente, anche la fotocamera posteriore registra una qualità meno accattivante. Le immagini prodotte con qualsiasi delle tre fotocamere, sono interessate da sì un elevato dettaglio, ma da colori non propriamente fedeli alla realtà. Le immagini sono afflitte da un’eccessiva quantità di saturazione e contrasto. In alcuni casi è consigliabile disattivare la modalità AI e la modalità HDR, in altri invece sono basilari per migliorare l’immagine. La modalità Notte invece migliora un poco le immagini, riducendo un po’ il rumore digitale. La fotocamera macro invece ha delle difficoltà nella messa a fuoco e non ha prodotto foto soddisfacenti. Quella grandangolare ha una distorsione troppo elevata e quando si fotografano le persone, queste hanno una forma innaturale.
Il software della fotocamera non sempre ha lavorato a pieno regime. Abbiamo riscontrato un leggero ritardo dal momento della pressione del pulsante di scatto fino all’acquisizione delle immagini, con una messa a fuoco non sempre scattante. Nel complesso la qualità fotografica di vivo v23 5G appare un po’ meno convincente rispetto al precedente modello, mentre l’evoluzione del faretto nella parte frontale, può rivelarsi utile solo nel caso in cui venisse utilizzata la fotocamera anteriore principale, molto piacevole la possibilità di cambiare tonalità.
Conclusioni
Con il nuovo telefono vivo finalmente si regala finalmente una rinfrescata al design, senza tradire sobrietà ed eleganza di cui il brand si fregia da sempre. Il reparto fotografico anteriore gode di un upgrade, come un faretto anteriore che rispetto alla generazione precedente integra più LED e la possibilità di cambiare tonalità. L’accessorio può aiutare in condizioni di luce scarsa quando si producono foto, video e selfie per i social media. Se la fotocamera anteriore da 50 Mpixel quando lavora a pieno regime produce immagini di alta qualità, si nota una qualità inferiore rispetto alla generazione precedente sulla fotocamera posteriore, ed era invece una delle caratteristiche che più aveva impressionato su vivo v21 5G.
Molto bene invece l’autonomia che, nonostante il modulo più contenuto, fornisce autonomia fino a sera e alle volte anche qualcosa di più. vivo v23 5G viene venduto su Amazon al prezzo di 549 euro, 100 euro in più rispetto al prezzo di lancio di vivo V21 5G. Il costo è un po’ elevato, pur tenendo ben presente della configurazione di memoria superiore e del sistema di fotocamere, oltre al complesso design. La qualità generale delle fotografie però, non è elevatissima, a parte quella destinata ai selfie con la fotocamera anteriore principale. Migliorare la qualità delle immagini è pero possibile attraverso alcune accortezze in fase di scatto, ma bisogna avere un occhio attento e smanettare con le impostazioni. Nel complesso è un bel telefono, sufficientemente performante e adatto a chi ama lavorare con la fotocamera anteriore principale, in videochiamate o nella produzione di contenuti per i social media.
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