L’azienda vivo fa parte della galassia BBK Electronics di cui fanno parte diverse realtà cinesi, anche approdate da poco nel nostro Paese. L’elenco degli smartphone presentati da vivo globalmente è davvero corposo, ma in Italia la scelta è meno dispersiva. Il brand è giunto nel Belpaese solo l’anno scorso, quando abbiamo avuto l’opportunità di provare uno dei primi dispositivi dell’azienda a toccare suolo italiano: vivo X51 5G. Uno smartphone forse un po’ costoso, ma con tanta qualità e concretezza. Caratteristiche che ritroviamo anche sui nuovi dispositivi, in particolare su vivo V21 5G, approdato in Italia in estate e illustrato in questa recensione.
Lo smartphone vanta una caratteristica: con la fotocamera anteriore da 44 Mpixel, si rivolge principalmente a chi fa un uso consistente della fotocamera votata ai selfie. Ma in realtà il telefono in questione non si limita solamente a questo. Si tratta di un telefono di fascia media dal design snello e maneggevole, con un’ ottima fotocamera principale. Ma conosciamolo meglio nelle prossime righe.
La confezione di vivo V21 5G
Lo smartphone è contenuto in una confezione che presenta a sorpresa un paio di cuffie con jack audio, utilizzabili con l’adattatore, anch’esso contenuto nella scatola. Oltre a ovviamente lo smartphone, c’è l‘alimentatore da 33W, una pellicola preapplicata sul display del device e una cover in silicone, rigida. Infine, ovviamente, il cavo. Piacevole trovare le cuffie, ormai accessorio sempre più raro da trovare.
Costruzione, design e audio
Anche nella costruzione vivo V21 5G tende a risaltare i suoi aspetti positivi. Facile da impugnare, grazie alle sue linee snelle, benché lo schermo sia piatto. Misura 159,7 x 73,9 x 7,3 mm e pesa appena 176 grammi. Ciò si traduce in una buona impugnatura. L’unico appunto che gli si possa fare, è la qualità dei materiali. Al prezzo di lancio di 449 euro, all’epoca un po’ impegnativi, può essere lecito chiedere qualche cosa in più; in realtà, nonostante il telefono sia costituito in plastica, possiede un bell’aspetto. Il colore in prova è blu con riflessi cangianti. Un look sobrio, adatto ad ogni situazione e anche piacevole al tatto nonostante i materiali non siano decisamente pregiati. Ma nel complesso si ha come la sensazione di avere a che fare con un dispositivo più prestigioso. Inoltre non rimangono ditate nella parte posteriore.
Il dispositivo nella parte inferiore ospita il carrellino per inserire due SIM oppure una SIM e una microSD. Al centro l’ingresso per la USB Type-C e uno speaker di sistema sulla parte destra. L’audio, mono, gode di un elevato volume, ma non di ottima qualità. Non nasce d’altronde per un utilizzo prettamente multimediale. Nella profilo destro il terminale presenta un tasto di accensione zigrinato e il bilanciere per il volume. Liscia la parte superiore e anche il profilo sinistro. Quando posato su di una superficie, il telefono senza cover tende a ballare poiché il modulo delle fotocamere sporge un poco.
Display e riconoscimento biometrico
Lo schermo è di buona qualità, abbiamo un pannello AMOLED da 6,44 pollici con risoluzione da 2.400 x 1.080 pixel. La luminosità è da 500 nits, bene le prestazioni sotto alla luce del sole. La frequenza d’aggiornamento è da 90Hz, ma di default è impostata a 60Hz e incomincia a notarsi; dalle impostazioni si può scegliere un Cambio intelligente, per garantire una autonomia bilanciata e offrire il refresh rate più consono a seconda dell’utilizzo, oppure impostarla a 90Hz. Se si preferisce una maggiore autonomia, il suggerimento è di lasciarla su 60Hz o al massimo su Cambio intelligente. Lo schermo ha il supporto HDR10+ e un rapporto d’aspetto da 20:9. I colori appaiono forse di default un po’ saturi, ma in realtà la resa è ampiamente calibrabile dalle impostazioni.
Il pannello è dunque di qualità; è interrotto però da un notch a goccia, ormai sempre più raro, in cui è contenuta la fotocamera frontale, utile allo sblocco con il volto. Lo sblocco è sufficientemente reattivo; spaziosa inoltre la capsula auricolare subito sopra la fotocamera, bene l’audio delle chiamate. Sotto allo schermo è presente inoltre un sensore di impronte digitali. Anch’esso abbastanza reattivo, non come la fotocamera, ma sempre reattivo.
Hardware, software e performance
Quando si utilizza vivo V21 5G si apprende che non si ha a che fare con uno smartphone top di gamma, ciononostante il telefono si comporta molto bene. Non si ha la fluidità di smartphone con chipset più performanti, ma il MediaTek Dimensity 800U di cui il telefono è equipaggiato ha diversi assi nella manica. Tanto per cominciare a supporto ha 8 GB di RAM (che si può espandere virtualmente di ulteriori 4 GB, già attiva di default), mentre lo storage nel modello in prova è di 128 GB, come già detto espandibili. Al fine di mantenere linee snelle (il telefono è spesso appena 7,3 mm) si è optato per una batteria contenuta, da 4.000 mAh con carica da 33W.
In un mercato in cui non è ormai raro trovare dispositivi con 5.000 mAh di batteria, avere un amperaggio a disposizione inferiore al consueto, può far pensare di non avere un device soddisfacente lato autonomia. Qui entra in gioco invece il MediaTek che dispone di un’ottimizzazione notevole. Con un utilizzo intenso si arriva comodamente a fine della giornata lavorativa. Con un utilizzo più blando, magari nel weekend e con delle impostazioni della frequenza d’aggiornamento più contenute, si può arrivare anche a due giorni. Moderato anche il surriscaldamento, specie nelle sessioni di gaming. Ovviamente con i videogiochi l’autonomia sarà meno duratura, ma per chi non li utilizza, sarà ottima.
Funtouch OS 11.1
A bordo la Funtouch OS 11.1 con Android 11. L’interfaccia ricorda molto Android Stock, ha qualche utile funzione, anche se non sempre ha una buona traduzione. Come ad esempio capita quando la galleria offre “ricordi” dei giorni passati, ma che chiama “memorie”. L’interfaccia appare comunque sufficientemente leggera, con una serie di implementazioni più o meno utili, ma mai superflue. Concludendo, nell’utilizzo di tutti giorni, è abbastanza fluido, ma alle volte si può riscontare qualche tollerabile incertezza. Il chipset sembra disporre di una più che buona ottimizzazione lato autonomia, ma nonostante gli 8 GB di RAM il MediaTek non sembra essere al pari di altri competitor sulla stessa fascia per quanto riguarda la fluidità, tuttavia non è un elemento che possa compromettere l’utilizzo del device.
Il reparto fotografico di vivo V21 5G
Passiamo ora alla portata principale. Il reparto fotografico di vivo V21 5G è la caratteristica peculiare. La fotocamera anteriore è da 44 Mpixel (con stabilizzazione ottica) e le performance di questo sensore sono rivolte principalmente ai content creator che sfruttano spesso la propria immagine, quindi selfie, storie, video, etc. Nella parte posteriore invece altri tre sensori: uno da 64 Mpixel con stabilizzatore ottico e apertura f/1.8, una fotocamera grandangolare da 8 Mpixel con lente da 120° e apertura f/2.2 e una fotocamera macro da 2 Mpixel.
La fotocamera anteriore e quella principale forniscono foto di elevata qualità e definizione. I colori sono reali, inoltre la stabilizzazione presente per ambo le fotocamere, svolge egregiamente il proprio lavoro anche in ambito video. La fedeltà dei colori la si può notare in particolar modo quando si ha la possibilità di fotografare i tramonti. Il telefono benché sia appetibile principalmente a chi lavora con la propria immagine e necessita di selfie di qualità, si rivolge dunque anche a chi ama la fotografia in generale. Un po’ meno performante rispetto alle due fotocamere principali, quella grandangolare, ma sempre di qualità. A soffrire invece è la fotocamera macro, anche di giorno e di cui in realtà non se ne sente la necessità. Paradossalmente il telefono lavora meglio di sera; di giorno le foto sono comunque buone, ma in alcuni casi può andare in crisi nel gestire l’esposizione. Bisognerà dunque regolare l’illuminazione manualmente.
In alcuni casi la fotocamera anteriore potrà andare in crisi con alcune imprecisioni nella foto. In genere succede quando il telefono non è mantenuto stabilmente o si è in controluce. Questo ha prodotto in due occasioni foto in cui gli occhi e le narici non presentavano linee naturali, con immagini finali confuse. Più un difetto probabilmente generato dal software, che può essere migliorato.
Software fotocamera
Un piccolo appunto va invece fatto al software della fotocamera, che non è molto intuitivo. Al lancio la fotocamera permette di effettuare lo zoom fino a 2x (anche qui con buone performance). Per attivare la fotocamera macro o quella grandangolare, bisognerà selezionare l’icona “Lente”, presente in alto a destra se si mantiene il telefono in orizzontale (con le fotocamere sulla propria sinistra). In alcuni casi l’icona, colorata di bianco, sarà poco visibile.
Altrettanto meno intuitivo il modo di attivare la possibilità di registrare contemporaneamente dalla fotocamera anteriore e posteriore. Si potrà ovviamente attivare solo quando il selettore è impostato su Video e andrà poi toccata l’icona con un quadrato bianco all’interno di un quadrato nero (quello per la modalità Picture-in-Picture, per intenderci) e da qui si può impostare la Visualizzazione Doppia o Picture-in-Picture. Forse l’unico neo è proprio il software poco intuitivo, non certo in termini di qualità, anche degli strumenti, che saranno appannaggio dei content creator.
Conclusioni
All’uscita, avvenuta nell’estate conclusa, vivo V21 5G costava al lancio 449 euro. Per un fascia media di queste performance in realtà sarebbe potuto essere un po’ impegnativo rispetto ai competitor, ma non tutti hanno queste performance fotografiche, quindi il costo era anche congruo. Nel momento in cui scriviamo, il telefono viene venduto al costo di 349 euro, scontato di 50 euro per il Black Friday su Amazon, prezzo che manterrà fino probabilmente al Cyber Monday. Anche a questo prezzo potrebbe risultare un po’ meno appetibile rispetto a certa concorrenza, ma in realtà, sempre per le ragioni di cui prima, rimane comunque un’offerta da prendere in considerazione, solo qualora si reputi la parte fotografica e la parte video importanti. In tal caso si può portare a casa un telefono dalle ottime performance fotografiche, ad un prezzo accessibile rispetto ad altri dispositivi con performance simili, ma dal costo decisamente più elevato.
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