Oggi realme ha presentato realme C33, un telefono 4G venduto al costo di 179 euro in offerta, ma che può arrivare fino a 199 euro. Non una novità assoluta almeno a livello globale, è stato infatti presentato in India il 6 settembre scorso. In realtà neanche in Italia è del tutto nuovo, o almeno, abbiamo già visto un modello molto simile (e a tratti, anche più appetibile) sempre di realme, ed è realme Narzo 50A Prime, che abbiamo invece recensito qui. Sono due smartphone profondamente simili, accomunati dall’hardware e dall’aspetto. Se il design del C33 fosse approdato su 50A Prime, quest’ultimo avrebbe rasentato la perfezione del suo segmento, seppur con meno storage. E viceversa, se C33 avesse le caratteristiche che più ci hanno convinto sul Prime. Non per fare spoiler, il telefono in prova ci è piaciuto sì, ha molti aspetti positivi, ma perde la competizione interna con il Narzo. Ecco perché.
Confezione
La confezione di realme C33 prevede il telefono, l’estrattore, il cavo USB-A/microUSB, e il caricabatterie. Si torna alla confezione gialla di realme. Contenuta ed essenziale.
Design
Il design è il fiore all’occhiello di questo dispositivo, benché i materiali non siano pregiatissimi. La nostra colorazione in prova è la Sandy Gold, mentre il design è definito Boundless Sea Design, perché la parte posteriore vuole dare l’impressione “un mare sconfinato”. La parte posteriore offre fasci di luce dinamici che ricordano l’acqua che scorre al sole e che gli conferiscono “una fresca atmosfera da vacanza al mare”, come ha affermato l’azienda nel corso della presentazione in India.
Gli angoli del dispositivo prendono ispirazione dalle linee degli iPhone, ed è costituito in PC e PMMA, ovvero policarbonato e polimetilmetacrilato (un esempio è il Plexiglass, ma potrebbe assumere un nome diverso a seconda dell’azienda che lo produce). Ciò si traduce con un dispositivo bello da vedere e l’aspetto non è una caratteristica spesso considerata su questa fascia di prezzo. Molto gradevoli gli effetti della luce nella parte posteriore, che non trova un’isola della fotocamera ma solo i due oblò della fotocamera principale e per la profondità di campo. Purtroppo i materiali usati se conferiscono un aspetto molto piacevole al telefono, però soffrono molto le ditate; per altro nella confezione non è prevista una cover.
Impegnative le misure dello smartphone, che non è scivolosissimo, ma complicato da impugnare con una mano. Infatti realme C33 misura 164,2 × 75,7 × 8,3 mm e pesa 187 grammi. Nella parte inferiore presenta il jack audio, il microfono, la microUSB (ancora, nel 2022: perché?!) e uno speaker mono. L’audio è di alto volume e pulito, ed è compatibile con la fascia di prezzo in cui si colloca, sebbene la qualità sembri superiore alla media, con tecnologia Dirac 3.0. La posizione in cui è contenuto, porta la mano al rischio di soffocare l’audio in modalità landscape.
Il lato destro prevede il bilanciere del volume e un tasto di accensione che integra un reattivissimo sensore di impronte digitali. Bisogna fare attenzione quando si riposa ad esempio in tasca, perché possono verificarsi sblocchi involontari dovuti alla sua reattività e posizione. Liscia la parte superiore, mentre il lato sinistro prevede un gradito triplo slot, per ospitare due SIM e l’espansione di memoria via microSD.
Il display di realme C33
Lo schermo è uno dei punti più deboli del telefono entry level di realme, specialmente se paragonato al più economico Narzo 5A Prime. Infatti prevede un display LCD da 6,5 pollici con risoluzione da 1.600 x 720 pixel. La qualità non è tra le migliori, ma prevede una pellicola di protezione già applicata. Lo schermo dispone inoltre di un notch a goccia in cui è contenuta una fotocamera frontale utile ad un rapido ed efficace sblocco con il volto. Il pannello di realme C33 offre una buona luminosità, non elevatissima, fino a 400 nits, ma almeno sufficiente a consultare i contenuti senza troppe difficoltà anche sotto la luce diretta del sole. Le immagini scorrono comunque fluide grazie al refresh rate fino a 120Hz, ma dalle impostazioni non sono comunque selezionabili. La resa è comunque personalizzabile, e fedele alla realtà a seconda della scelta selezionata.
Sopra alla fotocamera e incastonata nella cornice, una praticamente invisibile capsula auricolare. L’audio è sufficientemente buono, alle volte l’ascolto non è agevolissimo per via delle dimensioni contenute, ma non abbiamo riscontrato particolari problemi nelle comunicazioni. A proposito di chiamate e notifiche; molto apprezzabile la vibrazione secca e decisa, facilmente avvertibile, come non sempre accade anche sui top di gamma.
Hardware & Software
Come già detto, a livello di specifiche (a proposito, qui la scheda tecnica), lo smartphone è tale e quale al Narzo di cui prima. Prevede infatti il chipset UNISOC T612, 4 GB di RAM, 128 GB di storage (UFS 2.2), GPU Mali-G57 e 5.000 mAh di batteria. Il telefono è molto fluido e a livello di performance non ha rivali su questo segmento. Gira bene e si permette di offrire un’esperienza accettabile anche con i giochi più affamati di risorse, quali APEX o Real Racing. Non è certo un telefono di fascia media, ma si fa valere; certo durante l’utilizzo di app impegnative, tende a scaldare. Bene lo storage e la possibilità di espandere la memoria fino a 1 TB. Molto bene invece l’autonomia, che permette di usare lo smartphone comodamente per due giorni. La carica è da 10W, non ci impiegherà dunque poco a caricarsi, ma non richiede nemmeno troppo tempo. Molto piacevole la possibilità di trovare l’NFC, che Narzo invece non aveva. A bordo troviamo Android 12, con interfaccia realme UI S Edition. L’esperienza è molto simile a quella di una versione di Android pulita e stock, con pochissime personalizzazioni o app preinstallate.
Tra le funzionalità più interessanti i Controlli Smart, la Sveglia Smart, che consente di attivare lo smartphone in stand-by facendo un doppio tap in qualsiasi punto dello schermo. Si può inoltre attivare la modalità che sveglia lo smartphone quando si solleva. La Smart Motion permette di controllare le app più importanti agitando il dispositivo, infine la Modalità Pocket controlla e disattiva alcune funzionalità quando il telefono viene messo in tasca. C’è anche la funzione che consente l’utilizzo di più profili, ovvero Utenti multipli. Una versione più elaborata, ovvero Clonatore di sistema, l’abbiamo visto già su altri dispositivi realme, ma con realme UI 3.0 e la versione precedente.
Reparto fotografico
Il reparto fotografico di realme C33 presenta tre sensori, due posteriori e uno anteriore. La fotocamera principale del telefono prevede un sensore da 50 Mpixel che utilizza un algoritmo che l’azienda definisce CHDR. Il suo scopo è quello di migliorare l’effetto di soppressione delle alte luci quando si scattano foto durante una luce diurna intensa. Il sensore della fotocamera è Hynix Hi-5021S, con apertura f/1.8. La secondaria è una VGA da 0,3 Mpixel per il calcolo della profondità di campo, con sensore BYD BF20A1CS, che interviene quando si acquisiscono i ritratti. La fotocamera anteriore è invece da 5 Mpixel, con apertura f/2.2. I video si registrano a 1080p a 30fps e sono dignitosi, ma non memorabili. I selfie invece sono di una qualità non soddisfacente.
Di giorno le immagini sono di buona qualità, non eccelsa o non al pari di un top di gamma con sensore da 50 Mpixel, tuttavia i colori sono fedeli alla realtà. Se attiviamo la modalità HDR si nota un contrasto lievemente accentuato, ma i colori non vengono alterati e notiamo un miglioramento della resa nelle zone d’ombra.
Di sera le foto non migliorano, anzi. In qualsiasi delle tre modalità (standard, notturna o a 50 Mpixel) le immagini di notte prevedono un grande rumore digitale. Paradossalmente si attenua a piena risoluzione e si accentua con la modalità notturna, che sfalsa anche i colori. Bene invece la modalità ritratto, si sente l’intervento della seconda fotocamera, che non esagera con la sfocatura e offre immagini buone, di giorno.
Conclusioni
Insomma realme C33 è un telefono molto bello, ma con un display solo HD+, con ottime performance e NFC e una fotocamera che tra luci e ombre comunque si difende. Assomiglia molto, troppo a realme Narzo 50A Prime. Se si fondessero in un unico smartphone, avremmo un prodotto perfetto su questa fascia. Invece rispetto al già citato prodotto di realme, il C33 aggiunge una bella estetica e l’NFC, ma perde in display, USB-C e competitività. Perché attualmente il Prime è acquistabile a diverse decine di euro in meno e un display migliore (ma con meno memoria) e la connettività USB-C dovrebbero essere più appetibili di una migliore estetica. Nel complesso rimane uno buono smartphone sotto ai 200 euro, che si rivolge a chi cerca un telefono affidabile, in grado di poter gestire i pagamenti elettronici e spiccare in estetica nonostante il costo contenuto.
Per caso c’è un piccolo taglio a bordo telefono?