Recensione realme Narzo 50A Prime

Il mercato degli smartphone sotto i 200 euro è popolato da device fortemente orientati verso l’autonomia. Sono pochi (anzi, rari) i dispositivi che equipaggiano hardware performante e display di alta qualità. Ogni volta, recensire un telefono che si posiziona in questo segmento è sempre una sfida, perché bisogna bilanciare le performance in relazione al prezzo e trovare i punti a favore contro quelli critici, ricordando sempre la natura del prodotto. Non è il caso di realme Narzo 50A Prime, che al costo di 169,99 euro fa delle performance uno dei suoi pregi principali. Si tratta senza dubbio di uno dei migliori prodotti su questa fascia di prezzo e al suo interno coniuga il meglio dell’hardware e il meglio del software che assieme possano permettere un utilizzo fluido e potenzialmente senza limiti.

Confezione

La confezione è ridotta all’osso. Manca l’alimentatore e una cover di protezione. Non si può essere eccessivamente severi. La filosofia dietro questo smartphone è molto semplice: il più basso prezzo ma con gli elementi migliori disponibili. Un compromesso accettabile, nonostante le critiche del design, che leggeremo di seguito.

Il design di realme Narzo 50A Prime

Sono pochissimi gli smartphone che su questa fascia di prezzo presentano un design curato. Nonostante la costruzione in plastica, il telefono appare robusto, con un design in Kevlar e trama in rilievo visibile quando inclinato a favore della luce. Non è scivoloso ma soffre ampiamente le ditate e la polvere, inoltre la rifinitura è lucida e dunque ci si specchia. L’isola della fotocamera sporge, ma il telefono è sufficientemente stabile quando posato su di una superficie. Le dimensioni sono importanti, da 164,4 x 75,6 x 8,1 mm, per un peso di 192,5 grammi. Impugnato appare faticoso da maneggiare e servono quasi sempre due mani. Le linee nette e spesse si fanno sentire quando tenuto in mano, con una presa non proprio comoda.

realme Narzo 50A Prime

La costruzione prevede nel profilo inferiore l’ingresso per il jack audio, il microfono, l’ingresso per la USB Type C e lo speaker, che fornisce audio mono, di qualità buona per il segmento, ma dal volume non elevato. Nel profilo destro troviamo il tasto di accensione, situato in una posizione strategia per essere agevolmente raggiunto dall’indice sinistro o dal pollice destro. Prevede al suo interno un sensore di impronte digitali scattante e reattivo, alquanto una novità in questa fascia di prezzo. Il profilo superiore è liscio, mentre nella parte sinistra troviamo in alto il triplo slot per inserire contemporaneamente due SIM e una microSD e il bilanciere del volume, in una soluzione di due tasti.

Display

Lo schermo è un buon pannello LCD da 6,6 pollici, con risoluzione Full HD+ da 2.408 x 1.080 pixel. I colori sono naturali, ma sono comunque impostabili dalle rispettive impostazioni del display. Tra queste vi è la possibilità di attivare il “Miglioramento visualizzazione video” che accentua la saturazione delle immagini per fornire colori più accesi. La luminosità è fino a 600 nits, abbastanza luminoso, ma sotto la luce diretta del sole potrebbero riscontrarsi piccole difficoltà nella visualizzazione. Pre-applicata c’è una pellicola di protezione dello schermo. Lo schermo prevede un notch a goccia (la tacca non è nascondibile) che ospita una fotocamera anteriore utile anche allo sblocco con il volto. Anche in questo caso il riconoscimento è molto reattivo. Subito sopra la capsula auricolare, l’audio è buono e l’interlocutore in chiamata si può ascoltare bene.

realme Narzo 50A Prime

Hardware & Software di realme Narzo 50A Prime

All’interno di realme Narzo 50A Prime si cela il meglio dell’hardware e software su questo segmento, al fine di assicurare ottime prestazioni nonostante un prezzo accessibile. I telefoni sotto ai 200 euro soffrono quasi tutti di performance modeste e che non permettono un uso del device versatile, fluido o scattante. Non è il caso di questo device, il cui comparto hardware, caratterizzato dal chipset UNISOC T612, 4 GB di RAM, 64 GB di storage e Android 11 con interfaccia realme R Edition (appare come una versione molto più snella della classica realme UI 3.0) si dimostra scattante e reattivo. Siamo riusciti anche a giocare a Real Racing 3, con una moderata produzione di calore nella parte posteriore, ma soprattutto con un utilizzo fluido, con performance simili ad un prodotto di fascia media. Anche per il gaming, il device si conferma tra i migliori del suo prezzo. Pre-installate ci sono una considerevole quantità di app anche superflue per la regione geografica in cui ci troviamo, come ad esempio Lazada, che è utilizzabile principalmente nel sud est-asiatico. Ci sono diverse piattaforme o store alternativi per reperire giochi e app, software per l’editing video o alternative a TikTok. Insomma, il bloatware è consistente e alle volte è bene verificare i permessi concessi ad alcune applicazioni.

L’autonomia è un altro aspetto rilevante del dispositivo. La batteria da 5.000 mAh, con carica rapida da 18W ha un consumo irrisorio in stand-by e con un utilizzo normale, può portare fino a quasi tre giorni di utilizzo. Ciò rende il telefono performante e dall’autonomia duratura, dunque affidabile e con prestazioni notevoli. Queste caratteristiche rendono realme Narzo 50A Prime tra i migliori telefoni del suo segmento; sicuramente il migliore tra quelli provati finora. L’unica vera mancanza del device è l’NFC, quindi non sarà possibile eseguire i pagamenti elettronici. Una scelta motivata probabilmente dalla necessità di risparmiare in componenti “sacrificabili” e lasciare più budget per quelli più importanti. Per avere performance migliori è stato sacrificato dunque il chip NFC.

Reparto fotografico

Il comparto fotografico prevede tre fotocamere, benché secondo la nostra prova, ad essere utilizzata effettivamente è solo una, quella da 50 Mpixel, che quando non attiva la piena risoluzione, scatta a 12 Mpixel. Le immagini sono di una qualità lievemente superiore a quella che in genere propongono i dispositivi su questo segmento. Le immagini di giorno sono dotate di colori naturali. La sera la qualità scende inevitabilmente, ma migliora con la Modalità Notte, benché ne risenta la fluidità nella messa a fuoco. Benino le foto macro, anche se i risultati sono migliori quando si attivano i 50 Mpixel. In ogni contesto è comunque necessario mantenere la mano ben ferma per una migliore messa a fuoco e un’immagine che non sia mossa. In sintesi è come se il device prevedesse una singola fotocamera con risultati buoni, considerando il prezzo del telefono. Certo la qualità non è pari ad un fascia media o top di gamma, ma supera molti dei suoi colleghi su questa fascia.

Conclusioni

Il brand cinese si è sempre indirizzato agli utenti più giovani, benché gli ultimi telefoni si rivolgono ad un pubblico sempre più trasversale e attento alle tematiche ambientali. Anche realme Narzo 50A Prime, nonostante le app pre-installate più vicino ad un pubblico giovane, è adatto ai più giovani ma anche ai meno giovani. Al costo di 169,99 euro può essere un ottimo muletto, oppure il telefono principale di chi cerca performance e affidabilità, a fronte di alcune rinunce, come la cover di protezione, l’alimentatore e il chip NFC, (quindi niente pagamenti digitali). Se si è propensi ad accettare tali compromessi, si potrà godere di un dispositivo che non ha rivali nella sua fascia, con un’autonomia di quasi tre giorni e delle performance quasi paragonabili ad una fascia media, al costo però di un entry level. Spesso i produttori tendono ad arricchire i device su questa fascia di qualsivoglia caratteristica, pur rientrando in un costo accessibile, immettendo sul mercato device poco performanti e dal design non sempre gradevole, con risultati spesso destinati ad una longevità poco rilevante. Con questo dispositivo realme insegna come dovrebbe essere un entry level: duraturo, piacevole e performante, al netto di qualche rinuncia.

In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.