Huawei ha fatto di recente il suo “ritorno” anche sul mercato italiano. Non perché effettivamente se ne fosse andata, ma dal ban americano alla pandemia, le difficoltà in cui l’azienda è incorsa sono state diverse. Anche gli eventi dunque si sono fatti desiderare, fino a quello di qualche settimana fa, in cui l’orgoglio di Huawei si è sentito ed è stato preannunciato una sorta di “ritorno”. Allora sono stati presentati Huawei nova 9 e altri wearable. Nell’attesa di provare nova 9, ecco la recensione di Huawei nova 8i, annunciato in Malesia in estate e arrivato in Italia solo in autunno.
Lo smartphone si posiziona ad un prezzo di fascia media ed è difficile da definire un target vero e proprio. Huawei nel corso dell’evento tenutosi ad ottobre a Milano, ha rivelato che solo in Italia ci sono 1 milione di smartphone Huawei privi dei Servizi Google e quindi con a bordo gli HMS. Dunque, una nicchia contenuta ma trasversale. Sebbene con il nova 9 si ispiri ad un target giovanile, anche nova 8i con un design a dir poco vistoso potrebbe rivolgersi a questo segmento, ma c’è qualche ma.
Confezione
Huawei nova 8i si presenta in una confezione piuttosto ricca. Ci sono le cuffie che fa piacere trovare e che stanno via via sparendo dalle confezioni di tutti gli smartphone, un cavo e un alimentatore da 66W per la carica rapida, oltre ovviamente il device. Le illustrazioni ben chiare anche per spiegare che a bordo non c’è Google in nessuna sua forma, ma le alternative. Quali Petal Search, AppGallery e così via. Presente anche una fondamentale cover in TPU. Il display ha inoltre una cover pre-applicata.
Costruzione, design e audio
Partiamo dicendo che la percezione del design è sempre soggettiva. Chi scrive non ha mai gradito estetiche con evidenti riflessi, ma preferisce soluzioni anche colorate e sgargianti, ma opache e con pochi riflessi. La colorazione in prova, la Moonlight Silver, è quanto di più simile ad uno specchio. Appariscente, quando a contatto con fonti luminose ha anche gradevoli giochi di luce. Il vero problema è la sua tendenza a sporcarsi con discreta rapidità. Ditate e polvere saranno visibili anche con l’utilizzo di una cover, per via del colore. Un peccato perché in realtà lo smartphone è anche bello a vedersi ed è piacevole l’oblò in cui sono contenute le fotocamere. Forse meglio virare sulla colorazione nera.
Impugnato il telefono non conferisce la sensazione di avere a che fare con materiali pregiati ed è un po’ pesante. Misura 161,9 x 74,7 x 8,6 mm e pesa 190 grammi. Nonostante ciò, non è stato un problema utilizzarlo con una mano, e chi scrive non ha mani relativamente grandi. Nella parte destra presenta un sensore di impronte contenuto nel tasto di accensione. Il tasto è facilmente raggiungibile sia dal pollice destro sia dall’indice sinistro. Lo sblocco non è magari fulmineo, ma va bene. La posizione del tasto inoltre rende difficile gli sblocchi involontari quando posizionato in tasca. Sopra al tasto (utile per altro ad attivare Celia, l’assistente di Huawei), un altro per il controllo del volume.
Il profilo superiore è interessante; presenta l’ingresso per il jack audio e la capsula auricolare, che non è invece contenuta nella parte frontale. Nell’uso di tutti i giorni ciò non è troppo un problema, le chiamate si sentono bene nonostante l’insolita posizione, ma si ascolterebbero decisamente meglio con una posizione più consona, come dovrebbe essere di norma. La parte sinistra è totalmente liscia, mentre quella inferiore presenta lo slot per due SIM, la USB Type-C e uno speaker di sistema. L’audio non è stereo, il volume abbastanza elevato, ma la qualità benché mono, non è male.
Display Huawei nova 8i
Lo schermo dello smartphone è uno dei punti di forza. Le immagini sono piacevoli e immersive, anche se i colori sono un po’ saturi, ma nel complesso accettabili se non si ha un occhio allenato. Viene interrotto da uno spazioso ovale in cui è contenuta la fotocamera frontale, utile anche a riconoscere il volto, con una velocità abbastanza reattiva. Tornando al pannello, un IPS TFT LCD, sembra soffrire dello stesso problema della parte posteriore; in realtà, come si vede dalla foto sottostante, ha una gradevole pellicola di protezione, che tende ovviamente a sporcarsi facilmente. Pazienza, è una piacevole caratteristica volta a proteggere lo schermo, per altro già applicata prima della vendita.
La risoluzione è da 2.376 x 1.080 pixel, Full HD+. La diagonale è da 6,67 pollici. Non c’è molto altro da dire sullo schermo, è un buon pannello, l’unico difetto è il vistoso ovale in cui è contenuta la fotocamera anteriore, ma una volta fatta l’abitudine, si potrà godere di un buon display per la visione dei contenuti, anche se in alcuni casi si avrà a che fare con colori un po’ saturi. Non c’è un refresh rate elevato, ma come già detto nelle scorse recensioni, è più un esercizio di stile per chi non ha alte pretese in certe applicazioni, quindi va bene anche così.
Hardware, Software e Performance
Hardware, Software e Performance non sono stati soddisfacenti, non a questo prezzo di lancio, che si aggira intorno ai 349 euro. Il telefono è 4G, i problemi di approvvigionamento di Huawei (e non solo Huawei) per i chip sono però noti, quindi è probabile che alcune scelte non comprensibili ai più, abbiano in realtà senso. A bordo troviamo il SoC Qualcomm Snapdragon 662. Un chipset non di certo recente e nonostante i 6 GB di RAM, non permette un utilizzo fluido dello smartphone. Bene i 128 GB di storage, peccato la mancanza dell’espansione di memoria. Parlando delle performance, a bordo troviamo EMUI 11 basata su Android 10. Ovviamente niente servizi Google, ma il software e il sistema operativo appaiono appesantiti da hardware non particolarmente scattante e nemmeno recente. In più si dovrà fare i conti con una serie di implementazioni superflue e le alternative che vanno a sopperire (più o meno) la mancanza dei prodotti di Big G. Il vero dilemma riguarda gli aggiornamenti: e con le prossime versioni di Android e la nuova EMUI? Come reagirà l’hardware?
Durante la prima configurazione vengono consigliate una consistente quantità di applicazioni di terze parti, il cui collegamento rimane anche nelle cartelle come app suggerite. Ogni volta che bisogna effettuare una ricerca con Petal Search, bisognerà attendere che si chiuda la schermata di presentazione della piattaforma, anche l’alternativa al “Discover” di Google è disseminata di pubblicità, app consigliate e informazioni disposte più o meno ordinatamente. Abbiamo testato il gaming, che così come il resto dell’esperienza, non è fluido, ma nemmeno impossibile; si produce però un po’ di calore sul retro. Molto bene l’autonomia, la batteria da 4.300 mAh con un utilizzo blando, può puntare comodamente ai due giorni. Anche il consumo in stand-by è davvero irrisorio.
Reparto fotografico Huawei nova 8i
Il set fotografico di Huawei nova 8i si basa su quattro fotocamere, una principale da 64 Mpixel, con apertura f/1.9, una grandangolare da 8 Mpixel con lente da 120° e apertura da f/2.4 e due da 2 Mpixel, una per le foto macro e una per il calcolo della profondità di campo. Di giorno la fotocamera principale produce ottimi scatti, con un buon dettaglio, una buona nitidezza e colori attinenti alla realtà. Anche la fotocamera grandangolare produce scatti buoni, certo non all’altezza della principale, ma sempre buoni. Discorso diverso per quanto riguarda gli scatti con poca luce. La produzione di scatti mossi e con una qualità scarsa è facile se non si ha una mano ferma. Bisognerà dunque porre molta attenzione nelle sessioni fotografiche con poca luce. La fotocamera macro è totalmente inutile. Non male invece la fotocamera votata ai selfie. Le immagini sono buone anche quando c’è poca luce.
Negli esempi soprastanti le foto migliori sono state scattate con la fotocamera principale da 64 Mpixel. Cambia il bilanciamento del bianco e il dettaglio. Nelle foto grandangolari è più facile la produzione di rumore digitale. Non essendoci lo stabilizzatore ottico, è facile produrre scatti mossi, specialmente al crepuscolo o quando la luce è poca.
Conclusioni
Le difficoltà di Huawei sono note a tutte, se lato wearable produce device convincenti e di qualità, come ad esempio la Huawei Band 6 che abbiamo recensito poco tempo fa, sugli smartphone sembra non essersi totalmente ripresa, almeno nel nostro Paese. Non si comprendono i motivi per cui l’Italia non è ancora interessata, almeno sugli smartphone, dalla presenza di Harmony OS 2; l’EMUI 11 su questo dispositivo è apparsa pesante e ricca (in negativo) di soluzioni superflue. Combinate con alcune criticità del prodotto e correlandole al prezzo (349 €), viene difficile da promuovere a pieni voti Huawei nova 8i. Per completezza bisogna però dire che sul sito di Huawei all’acquisto, in omaggio vengono dati la Huawei Band 6, Selfie Stick Pro e una cover, rispettivamente del valore di 39,90 euro, 24,99 euro e 19,99 euro per un totale di circa 85 euro. Su Amazon invece, in regalo le FreeBuds 4i. Apprezzabile, sia la smart band, sia gli auricolari, ma il discorso non cambia; gli omaggi rendono di certo più accattivante la scelta per questo smartphone, ma non si eliminano di certo le criticità; tanto valeva abbassare il costo. Certo, subirà una flessione nel corso del tempo, ma per il momento se la vede con un mercato ostico.
I punti di forza restano il display e l’autonomia, i punti deboli senz’altro il prezzo e l’hardware. Non è ancora fondamentale l’acquisto di uno smartphone 5G, ma a questo costo è difficile non valutare le alternative che un mercato saturo offre a iosa. Certo è che un brand che necessita di recuperare il terreno perso, benché si sia scoperta una propria nicchia, considerata la propria storia può e deve offrire di più, a prescindere dalle difficoltà e dagli omaggi.
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