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I luoghi della musica rinascimentale: comuni e straordinari

Della musica rinascimentale si dice che abbia avuto luogo nelle Chiese, nelle Basiliche e nei Monasteri soprattutto. Questo è vero ma in parte. Infatti, la musica nel Rinascimento esprimeva se stessa anche in posti più ricercati, come le cappelle musicali, luoghi straordinari dedicati ad istruire i cantori. Lì il Maestro di cappella insegnava i canti liturgici e la composizione di brani, da eseguire durante le celebrazioni religiose. Poi c’erano i palazzi e le piazze, dove a prevalere era sicuramente il lato più profano della musica del Rinascimento.

Nello stesso periodo la musica trova il suo luogo anche nella stampa, che facilita la diffusione sia del repertorio rinascimentale che della cultura musicale in generale. Basta testi incomprensibili e polifonia complessa! Basta anche lingua latina, disconosciuta dai più! A quei tempi è così che Martin Lutero, con la sua riforma protestante, si contrappone alla Chiesa, anche dal punto di vista musicale.

Tra i luoghi della musica rinascimentale: Chiesa e Scuole

Un luogo tutto da rinnovare, la Chiesa. Così nasce il corale, un canto sacro in lingua tedesca, dalla melodia semplice ed un intreccio di voci più lineare e armonioso. Martin Lutero l’ha fatta semplice, e ha fatto bene. Perché, anche in musica, se si vuole parlare al vasto pubblico e farsi capire davvero, bisogna semplificare, che non vuol dire banalizzare. Infatti, il corale permetteva ai fedeli di comprendere il testo e di sentirsi maggiormente coinvolti.

Tra i luoghi straordinari della musica rinascimentale rientra per prima la Scuola Romana, che accoglie in parte il rinnovamento di Lutero ma inizia a proibire l’utilizzo di melodie profane nelle composizioni sacre. A far la differenza c’è anche la Scuola Veneziana, che attua la tecnica dei cori spezzati o battenti, ovvero, sparpaglia in luoghi differenti della Basilica i vari gruppi di cantori e strumenti, ricreando un effetto più suggestivo. infine un altro posto straordinario è la Scuola Fiamminga, che si dedica alla stesura di brani polifonici dall’intreccio più complesso e dalle numerose voci.

Anche la Musica del Rinascimento racconta i molti modi di esprimersi dell’essere umano, diversi per modalità, canali e schemi. Nonostante il passare dei secoli e delle correnti, questo sì che non cambia e rimane tra i luoghi comuni più veritieri e fondati nel tempo.

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Umanista-equilibrista nell’animo, con musica e scrittura nel sangue. Ideatrice e Redattrice di marmellataapezzi.it e SEO Specialist