Intelligenza Artificiale su WhatsApp: ecco AiBert

Era solo questione di tempo prima che la potenza dell’AI arrivasse in qualche modo su smartphone. I creatori di AiBert sono riusciti a collegare le capacità di ChatGPT e Midjourney con l’app di messaggistica per antonomasia. Ecco dunque l’Intelligenza Artificiale su WhatsApp. Grazie ad AiBert, sarà possibile creare immagini e generare testi dal proprio dispositivo senza accedere al browser o dal PC.

Come funziona AiBert

Lo strumento è utilizzabile gratuitamente in Free Trial per una quindicina di richieste, dopodiché è possibile attivare un piano mensile o ad utilizzo. In fase di registrazione sarà necessario inserire il proprio nome e cognome e numero di telefono collegato ad un account di WhatsApp. Dopodiché si potrà contattare AiBert per ricevere le prime informazioni. Il tool è disponibile anche in italiano, e l’utilizzo non è molto differente dalle modalità di utilizzo di Midjourney o ChatGPT attraverso le rispettive piattaforme.

Dopo l’iscrizione, l’IA contatterà via e-mail e su WhatsApp l’iscritto per fornire i dettagli e le informazioni per iniziare. Sono 15 le richieste gratuite utilizzabili prima di passare al piano a pagamento, che possono essere di varia entità a seconda della quantità di richieste. Si parte da uno starter di 1 dollaro fino ad un massimo di 27 dollari mensili per l’Unlimited. Altrimenti si può sottoscrivere l’abbonamento Pay-as-you-go, che costa un massimo di 35 dollari per 260 richieste e fino a 1.040 immagini generate su Midjourney. L’utilizzo gratuito avrà delle limitazioni, non solo nelle richieste, ma anche nel tempo di utilizzo, anche a seconda dell’intensità di risorse richieste da altri utenti alle varie Generative AI.

Creare immagini e testi con l’Intelligenza Artificiale su WhatsApp

Chi ha già dimestichezza con gli strumenti di OpenAI e della IA generativa di immagini su Discord, non avrà difficoltà nell’utilizzo dall’app di messaggistica. Meglio comunque munirsi delle varie guide, per poter ottenere il massimo dai tool di generazione. Ad esempio oltre alle indicazioni riferite da AiBert, si potrà personalizzare il rapporto d’aspetto delle immagini, lo stile, così come il testo e così via. Ecco alcuni screenshot dalle nostre conversazioni:

Le immagini generate

Così come sulla piattaforma per creare immagini utilizzabile su Discord, utilizzando le risposte con emoticon, si potranno creare elementi di maggiori dimensioni e qualità, rispondendo con un pollice alzato, oppure generare variazioni con l’emoticon delle mani unite in preghiera.

Generare testi

L’assistente potrà anche generare testi e offrire consulenze. Si tratta di una versione un po’ più limitata rispetto a quella originale del software di OpenAI, ma non per questo meno efficace. L’Intelligenza Artificiale su app di messaggi istantanei non è un rischio per il lavoro delle persone, ma anche per gli stessi motori di ricerca, i quali hanno anche investito diversi miliardi di dollari per potenziare i vari progetti.

Il futuro dell’IA sarà su WhatsApp?

Come detto nel corso dell’introduzione, è solo questione di tempo prima che l’IA diventi un vero motore dei dispositivi mobili e strumenti come AiBert ne sono l’esempio lampante. Un assistente simile, che sia su WhatsApp o su un’app dedicata, ha una sconfinata capacità e possibilità di efficacia, che potranno essere entrambe limitate da piani a pagamento dai prezzi ora modici. Tuttavia con l’aumentare della richiesta e della comprensione da un pubblico sempre maggiore, potrebbero variare. Ma l’inizio è davvero incoraggiante, per gli entusiasti dell’IA.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.