Ecco cosa si può fare con l’Intelligenza Artificiale

La tecnologia negli ultimi decenni sta facendo passi da gigante. Basti pensare semplicemente ad oggetti con cui abbiamo a che fare ogni giorno, come smartphone e tablet, che fino a qualche anno fa chiamavamo cellulari e palmari, o ai dispositivi intelligenti disseminati per la smart home e l’intelligenza artificiale che li controllano e monitorano. Negli ultimi anni l’Intelligenza Artificiale è comparsa anche sugli smartphone, alle volte viene applicata per “migliorare” le immagini e riconoscere le ambientazioni o le scene. Spesso è stata oggetto di controversie, paure, scetticismo e alle volte è stata erroneamente riconosciuta un’anima all’IA. Le applicazioni in cui si può sfruttare le capacità dell’IA sono tantissime, spesso orientate al business e all’analisi di dati, in qualsiasi campo, da quello medico, a quello spaziale o allo statistico. Ci sono poi soluzioni più accessibili anche al pubblico per creatività, intrattenimento, divertimento e persino compagnia. Secondo il Parlamento europeo, nel 2020 il 61% degli europei guardava positivamente all’IA e ai robot, ma l’88% pensava che ci volesse una gestione attenta. Ma cosa si può fare con l’Intelligenza Artificiale dunque, che sia alla portata di tutti (e che forse in futuro potrebbe mettere dura prova il mercato del lavoro)? Scopriamolo in questo articolo.

Assistente personale

La soluzione più semplice e alla portata di tutti sono gli assistenti personali, come Google Assistant, Siri e Alexa. Distribuiti sulla maggior parte dei dispositivi, come smartphone, tablet e dispositivi per la smart home, possono aiutare l’utente in moltissimi ambiti. Ad esempio Alexa può aiutare con la domotica, nello shopping e nella lettura dei libri, Siri su Apple supporta l’utente così come Google Assistant, ed entrambi permettono di gestire la casa intelligente, prendere note, impostare sveglie, annotare appuntamenti nel calendario e così via.

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Creare immagini o modificarle

Strumenti come Stable Diffusion che abbiamo provato qui, sono sempre più diffuse e popolari. Sono diversi i tool online che permettono, tramite ad un cosiddetto “prompt”, di generare immagini partendo dall’idea di un utente. Basta inserire in una riga di comando l’immagine che si desidera ottenere e il gioco è fatto. Tra le Intelligenze Artificiali più popolari, la Stable Diffusion, Midjourney e DALL-E. Prossimamente arriverà anche un nuovo strumento di Microsoft, ovvero Microsoft Designer che potrebbe mandare in crisi strumenti come Canva (ma anche designer e grafici di tutto il globo), che già sfruttano la Stable Diffusion. Microsoft Designer infatti consentirà di generare immagini, da utilizzare ad esempio come immagini in evidenza per blog, o applicazioni di mille tipi, sempre utilizzando prompt. Ma se la resa sarà quella mostrata nelle anteprime condivise dall’azienda di Redmond, beh, ci sarà da divertirsi e sbizzarrirsi. I grafici saranno probabilmente meno contenti.

Creare musica da zero

Forse non sarà uno strumento apprezzato dai più puristi della musica, ma ha la sua utilità, specialmente nel caso in cui si volesse creare una base musicale di sottofondo per i propri video su YouTube. Piattaforme come YouTube permettono di utilizzare brani liberi da copyright, ma non sono sempre “catchy”. Commissionare un brano potrebbe avere un costo elevato, inoltre se protetto comunque da copyright, per chi ha attiva la monetizzazione, non potrà sfruttare il brano. Dunque basterà creare un brano da zero secondo i propri gusti, proprio con un’IA, come ha dimostrato Mark The Hammer in un suo divertentissimo (ma anche esplicativo) video, in cui non si è limitato a creare una base musicale, ma anche testo, copertina dell’album, etc, ma anche ricordando, con un piccolo assolo, che il talento è tutta un’altra cosa.

Scrivere un post di un blog

Content Writer e Giornalisti non saranno contenti di sapere che ci sono decine di strumenti online gratuiti o a prezzi accessibili in grado di stilare pezzi originali di qualità (a proposito, ne abbiamo parlato qui). I prezzi sono molto meno elevati di un blogger o un giornalista. Abbiamo ad esempio utilizzato l’IA di copymatic.ai per scrivere da zero il paragrafo successivo, scegliendo un titolo che indicasse all’IA l’argomento su cui scrivere:

Con l’aiuto dell’IA, le aziende possono automatizzare alcuni processi ripetitivi e noiosi, come la gestione delle email o la creazione di report. Ciò significa che i dipendenti possono concentrarsi su attività più creative e stimolanti, migliorando così la produttività complessiva dell’azienda. Inoltre, l’utilizzo dell’IA può aumentare l’efficienza dei flussi di lavoro, ridurre gli errori e accelerare i tempi di consegna.

Avere compagnia

Ispirati forse da futuristici (ma non troppo) film come Her, si è perso il conto di applicazioni e siti Web che utilizzano l’IA come compagnia. Alle volte spacciati come strumenti per la salute mentale, sono spesso surrogati di compagnie (maschili o femminili, ma perlopiù femminili) per chi non riesce a comunicare con altre persone e instaurare un rapporto con un umano. In alcune descrizioni viene spiegato che sono una sorta di “allenamento” per instaurare conversazioni. Sono molti gli applicativi in grado di simulare una relazione amicale o anche più “approfondita“.

Certo che andrebbero anche testati e riconosciuti eventuali danni o benefici da esperti. Alle volte possono prendere anche risvolti inquietanti: alcune app permettono di personalizzare il partner digitale e scegliere anche l’immagine del profilo. Ad esempio si potrebbe scegliere una persona reale come immagine profilo dell’interlocutrice di propria conoscenza o meno. Ovviamente senza doverne chiedere il permesso. Diverse applicazioni possono essere scaricate dai rispettivi store e offrono la possibilità di simulare una conversazione con l’Intelligenza Artificiale o il bot programmato dalle varie aziende. Alle volte sono gratuite con pubblicità invadenti, altre sono a pagamento.

Monitorare il sonno e la salute

Gli smartwatch e gli smartphone sono in grado di monitorare alcuni parametri vitali, benché non siano dispositivi medici. Attraverso i software e l’Intelligenza Artificiale, possono monitorare la salute e individuare se ci sono problemi con il sonno o altri potenziali problemi di salute.

Immagine in evidenza: Immagine di rawpixel.com su Freepik

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.