Il Made by Google si è concluso da diversi giorni, ma Google, fresco delle celebrazioni per il quarto di secolo appena compiuto, fa ancora parlare di sé. Gli aggiornamenti che il brand negli ultimi giorni ha portato sul mercato sono tanti e interessanti, a partire dalla prossima versione di Android e delle tante novità relative all’Intelligenza Artificiale. Ma grandi protagonisti dell’evento sono stati i dispositivi. Oltre a quelli indossabili, tra tutti, la Serie Pixel 8, la cui famiglia è al centro delle analisi di mercato di Statista, che considera Google un player di nicchia. Ecco spiegato perché, nelle prossime righe.
Google come Apple?
Come capita ormai di norma, le informazioni relative alla nuova linea di telefoni Pixel erano trapelate da diverso tempo. Tuttavia, uno degli annunci più interessanti, è la possibilità di aggiornare gli smartphone per almeno sette anni, tra nuove release di Android, update di sicurezza e funzionalità. Un Feature Drop che risolve un problema importante dei dispositivi Android se confrontati con gli iPhone, che in genere ricevono aggiornamenti per diversi anni.
Come recita il celebre proverbio “Chi va con lo zoppo si impara a zoppicare“, seguire le orme di Apple non ha portato solo ad un aumento di aggiornamenti, ma anche ad un incremento dei prezzi. L’aumento rispetto la generazione precedente è stata cospicua. Lo scorso anno infatti, i Pixel 7 erano stati lanciati sul mercato al costo di 649 euro e 899 euro. I Pixel 8, nella versione base e in quella Pro, sono stati immessi sul mercato al prezzo rispettivamente di 799 euro e 1.099 euro. Insomma dei veri e propri flagship, perlomeno nel prezzo.
Il mercato smartphone è ancora ostico per Google
Ma il mercato degli smartphone è ancora un terreno impervio per Google, segmento in cui non ha mai davvero sfondato. Il Made by Google è nato nel 2016 e con lui i dispositivi Pixel. Tuttavia, nonostante la bontà dei prodotti, Big G ha sempre venduto solo una frazione dei dispositivi rispetto a Samsung, Apple e Xiaomi. Questo è quanto emerge dallo studio di Statista Consumer Insights, che definisce Google un player di nicchia nel mercato degli smartphone. Sono meno del 5% infatti gli utenti di smartphone che considerano un Pixel come telefono principale nei mercati più sviluppati. La popolarità dei Pixel è più elevata negli USA e in Canada, in cui vengono utilizzati rispettivamente dal 4,6% e dal 5,3% degli utenti di smartphone. Canalys riporta inoltre che Google ha spedito 2,6 milioni di smartphone nel Nord America nella prima metà del 2023. D’altro canto, Apple, in prima posizione rispetto agli altri player, ne ha spediti ben 35 milioni.
Come ben ricorda Statista, tuttavia Google, anzi Alphabet, la sua società madre, non fa affidamento solo sulle vendite di smartphone, al contrario della mela morsicata. Lo scorso anno il segmento operativo che comprende i prodotti hardware di Google, Google Play, gli abbonamenti a YouTube e altri prodotti e servizi erano solo il 10% delle entrate totali di Alphabet; la pubblicità circa l’80%. Viceversa, gli iPhone hanno rappresentato il 50% delle vendite totali nel 2022. Dati in entrambi i casi piuttosto eloquenti, che mettono in nella giusta prospettiva gli obiettivi dei due brand. Nonostante il percorso intrapreso, sia simile.
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