Cos'è il DSA, il Digital Services Act?

Cos’è il Digital Services Act?

Nei giorni scorsi abbiamo sentito più volte parlare del Digital Services Act (DSA), in seguito alle lettere inviate dal commissario europeo Thierry Breton alle piattaforme social più note. In particolare, X è stata al centro dell’interesse della UE per via della condivisione di materiale considerato “illegale”, al quale è seguita presto un’indagine. Ma cos’è il Digital Services Act? Il DSA è un regolamento dall’Unione Europea che mira a creare un ambiente online più sicuro e responsabile. Ma come influenzerà il panorama digitale europeo?

Oggi è un giorno importante per la normativa digitale: inizia il conto alla rovescia per 19 piattaforme e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, che dovranno conformarsi appieno agli obblighi specifici imposti dal regolamento sui servizi digitali.

Thierry Breton, commissario per il Mercato interno – 25/04/2023

Cos’è il DSA?

Il Digital Services Act è un regolamento dell’Unione Europea che mira a creare un ambiente online più sicuro e trasparente. Introdotto per la prima volta nel dicembre 2020, il DSA è entrato in vigore il 16 novembre 2022. Esso stabilisce nuovi obblighi per le piattaforme online, introducendo forti tutele per i diritti degli utenti e creando un quadro unico di trasparenza e responsabilità. Gli Stati membri dell’UE sono tenuti a conferire i poteri ai propri “coordinatori dei servizi digitali” entro il 17 febbraio 2024. Questa è la data in cui il DSA sarà pienamente applicabile a tutte le entità che rientrano nel suo ambito di applicazione.

La Commissione Europea ha recentemente designato 17 piattaforme online di grandi dimensioni e 2 motori di ricerca come “Very Large Online Platforms” (VLOP) e “Very Large Search Engines” (VLSE). Queste piattaforme includono giganti come Google, Facebook, Amazon, X, TikTok e altri. Sono tenute a rispettare tutti i nuovi obblighi stabiliti dal DSA entro 4 mesi dalla designazione.

Visualizzazione visiva della timeline del Digital Service Act

I limiti imposti dal Digital Services Act

Il DSA introduce misure specifiche per contrastare la diffusione di beni, servizi o contenuti illeciti online. Le piattaforme dovranno implementare meccanismi che permettano agli utenti di segnalare tali contenuti. Inoltre, è prevista la collaborazione con “segnalatori attendibili” per migliorare l’efficacia di questi sistemi.

Per combattere la vendita di merci illegali, il DSA impone nuovi obblighi in materia di tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online. Questo include sforzi ragionevoli per verificare in modo casuale se prodotti o servizi sono stati identificati come illegali in qualsiasi banca dati ufficiale. Il Digital Services Act proibisce inoltre determinati tipi di messaggi pubblicitari mirati, in particolare quelli che si rivolgono a minori o che utilizzano categorie sensibili di dati personali, come l’etnia, le opinioni politiche e l’orientamento sessuale.

Obblighi e Responsabilità

Le piattaforme e i motori di ricerca di grandi dimensioni avranno l’obbligo di prevenire qualsiasi abuso dei loro sistemi attraverso interventi basati sul rischio. Inoltre, dovranno sottoporre le proprie attività di gestione del rischio ad audit indipendenti. Le piattaforme designate devono:

  • Valutare e mitigare i rischi legati alla diffusione di contenuti illegali, disinformazione e violenza di genere.
  • Fornire strumenti di moderazione dei contenuti efficaci.
  • Sottoporsi a audit esterni e indipendenti.
  • Pubblicare relazioni di trasparenza sulle decisioni di moderazione dei contenuti e sulla gestione dei rischi.

Protezione degli Utenti e dei Minori

Le piattaforme dovranno essere trasparenti su vari aspetti, inclusi gli algoritmi utilizzati per i suggerimenti agli utenti. Il DSA pone un’enfasi particolare sulla protezione degli utenti e dei minori. Le piattaforme devono:

  • Informare gli utenti sul motivo per cui ricevono determinate raccomandazioni.
  • Contrassegnare tutti gli annunci pubblicitari e informare gli utenti su chi li promuove.
  • Riprogettare i loro sistemi per garantire un elevato livello di tutela della privacy e della sicurezza, soprattutto per i minori.

Gli utenti avranno la possibilità di contestare le decisioni prese dalle piattaforme in merito alla moderazione dei contenuti, fornendo un ulteriore livello di trasparenza e responsabilità. I ricercatori avranno accesso ai dati chiave delle piattaforme e dei motori di ricerca più grandi per studiare l’evoluzione dei rischi online.

Cosa Rischiano le Piattaforme?

Le piattaforme che non rispettano il Digital Services Act possono affrontare una serie di sanzioni, che possono variare da multe pecuniarie a restrizioni operative. Inoltre, la Commissione può imporre sanzioni per informazioni errate, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni. La mancata conformità potrebbe anche portare all’apertura formale di un procedimento ai sensi dell’articolo 66 del DSA.

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