Accordo segreto con operatori, AGCM rivede le sanzioni [Update]

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente deliberato su importanti sanzioni amministrative nei confronti di alcune delle maggiori aziende di telecomunicazioni italiane: Telecom Italia, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. Le sanzioni sono il risultato di un lungo procedimento legato alla fatturazione mensile con rimodulazione tariffaria.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente deliberato su importanti sanzioni amministrative nei confronti di alcune delle maggiori aziende di telecomunicazioni italiane: Telecom Italia, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. Le sanzioni sono il risultato di un lungo procedimento legato alla fatturazione mensile con rimodulazione tariffaria.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha reso noto un nuovo provvedimento che colpisce alcune delle più grandi compagnie telefoniche in Italia, inclusa Vodafone Italia S.p.A., Fastweb S.p.A., e Wind Tre S.p.A. Il provvedimento n. 30793 è stato adottato nella riunione dell’AGCM del 26 settembre 2023 e segue una lunga serie di eventi giuridici. Esso è la risposta alla sentenza del Consiglio di Stato del 25 luglio 2023 che ha annullato parzialmente la multa precedentemente inflitta agli operatori.

Il background

Il procedimento ha avuto inizio nel gennaio 2020, quando l’AGCM ha accertato che le aziende coinvolte avevano violato le normative antitrust, ostacolando la concorrenza e mantenendo artificialmente alti i prezzi per i consumatori. Questa violazione è stata considerata come un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria all’articolo 101 TFUE. L’intento era quello di mantenere i prezzi esistenti e impedire la mobilità dei clienti tra i vari operatori. Le società sono state colpite con pesanti sanzioni amministrative per aver messo in atto una “intesa restrittiva segreta” che ha impedito “il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali” nei mercati dei servizi di telefonia fissa e mobile.

Le nuove delibere sono state emesse durante l’adunanza dell’AGCM del 26 settembre 2023 e riflettono un processo di revisione e aggiustamento in linea con le indicazioni giuridiche del Consiglio di Stato. Nel caso di Vodafone, la sanzione è stata rideterminata a 52.773.909,10 euro, in calo rispetto ai 59.970.351,25 euro originariamente imposti. Per quanto riguarda Fastweb, la nuova sanzione è stata fissata a 12.690.375 euro, circa lo 0,6% dei ricavi conseguiti nel 2017. Anche in questo caso, la delibera è il risultato di una revisione effettuata dall’AGCM. Telecom Italia S.p.A. non è stata esentata dalla rideterminazione delle sanzioni. Originariamente fissata a 114,4 milioni di euro, la nuova sanzione è ora di 100,6 milioni di euro. Questo aggiustamento è stato effettuato in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato n. 7270 del 25 luglio 2023. Inizialmente, Wind Tre S.p.A. era stata multata con una sanzione di 38.973.750 euro, la sanzione è stata rideterminata e fissata a 36.375.500 euro.

Il prossimo futuro

Il provvedimento mette in luce l’importanza della regolamentazione nell’industria delle telecomunicazioni e sottolinea la necessità di trasparenza e giusta concorrenza nel mercato. Inoltre, apre la strada per ulteriori azioni legali e discussioni sul tema, che saranno cruciali per il futuro del settore. Il presente provvedimento può essere oggetto di ulteriore ricorso al TAR del Lazio o di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

Ci scusiamo con i lettori e con le aziende coinvolte per le imprecisioni riportate nella precedente versione dell’articolo

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