Google ha presentato la seconda generazione di Nest Hub, lo smart display di Big G, in vendita a partire dal 4 maggio al prezzo di 99,99 euro. Il device, disponibile nelle colorazioni grigio chiaro e grigio antracite, è stato realizzato con un display in vetro senza bordi, e con materiale riciclato. Le parti meccaniche in plastica contengono il 54% di plastica riciclata post-consumo. Le funzioni introdotto sulla seconda generazione, prendono in considerazione le richieste degli utenti circa la qualità del sonno, l’esercizio fisico e la salute.
Diverse le migliorie introdotte, come ad esempio l’audio, che diffonde in questo caso il 50% di bassi in più rispetto alla prima generazione. Nest Hub supporta servizi quali YouTube Music o Spotify, ma anche Netflix, Disney+ e ovviamente YouTube. Piattaforme che possono essere gestite a gesti, senza toccare lo schermo. I gesti rapidi consentono di mettere in pausa e riprendere la riproduzione dei contenuti. Presente anche una dashboard che consente di gestire i dispositivi connessi.
Ecco come Nest Hub monitora il sonno senza wearable o videocamere
Per migliorare il sonno dell’utente Nest Hub sfrutta la funzionalità Motion Sense, che si basa sulla tecnologia radar a bassa energia Soli, per analizzare come riposa la persona più vicina al display, in base a movimenti e respirazione. Con queste tecniche Nest Hub potrà analizzare il sonno dell’utente senza ricorrere a videocamere o dispositivi indossabili. Potranno essere registrati disturbi come colpi di tosse, russamento o variazioni di luce e temperatura, grazie ai sensori e ai microfoni integrati. Il riepilogo del sonno potrà essere consultato dallo schermo, utilizzando la formula “Hey Google, come ho dormito?“, oppure tramite Google Fit.
La scienza per migliorare il sonno
Il device aiuterà l’utente a dormire meglio attraverso programmazioni personalizzate per le ore di sonno e suggerimenti per migliorarne la qualità. Si tratta di una serie di indicazioni sviluppate da un team di scienziati, fornite da organizzazioni come l’American Academy of Sleep Medicine. I suggerimenti vengono compilati dopo un’analisi di diverse notti di sonno. Rimane comunque una funzionalità facoltativa e che salvaguarda la privacy attraverso opzioni ad hoc. I dati non vengono, secondo quanto riferito da Big G, inviati ai server di Google. Dati che inoltre potranno essere cancellati in qualsiasi momento, così come è possibile disattivare il monitoraggio.
Una funzionalità gratuita per un periodo di tempo limitato
Il monitoraggio del sonno è una funzionalità gratuita su Nest Hub per un tempo limitato, cioè senza costi fino all’anno prossimo. Google, stando quanto riferito dalla comunicazione, starebbe studiando come integrare questa funzionalità anche su Fitbit.
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