Caso antitrust contro Google, Satya Nadella sul banco dei testimoni

Durante la terza settimana del processo antitrust contro Google, Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, è salito sul banco dei testimoni per esporre le sue considerazioni sulla dominanza di Google nel mercato dei motori di ricerca. Nadella ha sottolineato come l’oligopolio di Google, in particolare attraverso accordi con Apple, abbia ostacolato la concorrenza, definendo tale situazione come un “fantastico, semplice accordo oligopolistico“.

Nadella ha evidenziato il potere degli accordi predefiniti tra Google e Apple nel creare una sorta di ciclo vizioso. “Ti svegli la mattina, ti lavi i denti e cerchi su Google“, ha affermato. Questo grado di abitudine è così forte che, secondo Nadella, l’unico modo per cambiare è modificare le impostazioni predefinite. Google utilizza la sua quota di mercato, che si aggira intorno al 90%, per migliorare continuamente i suoi risultati di ricerca e rafforzare ulteriormente la sua posizione dominante. Nadella ha etichettato la nozione che esista una vera scelta nel mercato dei motori di ricerca come “falsa“. Ha inoltre sottolineato che Microsoft si trova intrappolata in un “ciclo vizioso” a causa della dominanza di Google.

Un altro punto cruciale sollevato da Nadella riguarda i limiti dell’intelligenza artificiale nel ridefinire il mercato della ricerca. Nonostante l’entusiasmo iniziale per gli strumenti di IA come ChatGPT, la quota di mercato di Bing è rimasta praticamente invariata. L’IA, quindi, non sembra essere la soluzione miracolosa che potrebbe rompere il monopolio di Google.

Il processo è stato seguito con grande attenzione dal pubblico e dai media, in parte anche a causa della decisione del giudice Amit Mehta di aprire completamente la testimonianza di Nadella all’accesso pubblico. Inoltre, durante il processo, il giudice ha interrogato Nadella sui possibili spazi per l’innovazione in IA che potrebbero essere sfruttati dalle start-up per sfidare Google, a cui Nadella ha risposto con scetticismo.

La testimonianza di Satya Nadella nel caso antitrust contro Google rappresenta un punto di svolta nel dibattito pubblico sulla concorrenza e sul ruolo delle tecnologie emergenti come l’IA. Mentre il processo continua a svolgersi, il contributo di Nadella potrebbe avere implicazioni a lungo termine non solo sul mercato dei motori di ricerca ma anche sulla regolamentazione delle tecnologie digitali nel loro complesso.

(Immagine in evidenza generata con IA)

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.