La querelle che ha coinvolto suo malgrado Xiaomi e il Governo USA ha inizio a metà gennaio. Una delle ultime mosse dell’ex Presidente USA Trump, è stata inserire l’azienda cinese nella lista delle realtà cinesi che collaborano con il governo cinese. Ci sono voluti mesi, ma finalmente si può mettere la parola fine alla diatriba, dal momento che oggi, come comunicato in una nota stampa dall’azienda, Xiaomi è stata rimossa dalla black list USA.
Xiaomi è stata rimossa dalla Black List USA: la nota
Prima che si mettesse la parola fine alla vicenda, ci sono stati diverse evoluzioni, come la causa intentata da Xiaomi contro gli Stati Uniti fino al probabile dietrofront americano di cui già si parlava un paio di settimane fa. Ma ora sembra davvero tutto finito. Infatti Xiaomi ha comunicato che dal 25 maggio alle ore 16.09 (Eastern Standard Time), il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, ha emesso un ordinamento definitivo per annullare la designazione della Società da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti come “Communist Chinese Military Company”. Con questo atto sono state eliminate le restrizioni sulla capacità delle persone statunitensi di acquistare o possedere titoli dell’azienda.
Xiaomi nella nota ha voluto ringraziare utenti, partner, dipendenti e azionisti per la fiducia e il sostegno e ribadisce di essere una realtà aperta e trasparente e gestita in modo dipendente.
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