Mentre in Italia Giuliano Amato è alla presidenza della commissione algoritmi e gli USA hanno appena dato inizio ad un controllo sempre più attento sull’IA da parte del Dipartimento del Commercio, Il quotidiano britannico The Guardian accusa Microsoft di danneggiare la propria reputazione giornalistica.
Le proteste del noto quotidiano sono arrivate in seguito alle reazioni scatenate da un controverso sondaggio generato dall’Intelligenza Artificiale sull’aggregatore di notizie Microsoft Start riguardo ad un articolo di cronaca nera pubblicata dal The Guardian. Il pezzo raccontava la morte di Lillie James, un’allenatrice di 21 anni, deceduta in seguito a ferite alla testa in una scuola di Sidney. Il sondaggio si rivolgeva ai lettori ai quali veniva chiesto quale fosse, secondo loro, il motivo della morte della donna. Le opzioni erano: omicidio, incidente o suicidio.
I lettori hanno presto reagito con rabbia al sondaggio, in seguito rimosso, nonostante gli aspri commenti fossero rimasti consultabili. A farne le spese il giornalista del The Guardian che ha redatto l’articolo. Secondo i lettori infatti, colpevole della creazione del controverso sondaggio, andasse licenziato. Immediate le preoccupazioni del CEO del Guardian Media Group, Anna Bateson, la quale ha riferito che quanto accaduto ha potuto ferire la famiglia della giovane donna e causare danni significativi alla reputazione del gruppo e dei giornalisti. L’amministratrice delegata ha inoltre affermato che “Si tratta chiaramente di un uso inappropriato di genAI [IA generativa] da parte di Microsoft su una storia di interesse pubblico potenzialmente angosciante, originariamente scritta e pubblicata dai giornalisti del Guardian“.
L’editore ha dunque richiesto a Microsoft di non andare ad applicare tecnologia sperimentale di Intelligenza Artificiale sui contenuti del The Guardian senza l’approvazione dell’editore. Inoltre è stato richiesto all’azienda di Redmond di avvisare sempre con chiarezza gli utenti quando vengono utilizzati strumenti di IA per creare unità e funzionalità aggiuntive a fonti affidabili come il quotidiano britannico. Bateson infine riferito che c’erano “forti ragioni” affinché Microsoft aggiungesse una nota all’articolo assumendosi la responsabilità del sondaggio.
Un portavoce di Microsoft ha dichiarato: “Abbiamo disattivato i sondaggi generati da Microsoft per tutti gli articoli di notizie e stiamo indagando sulla causa del contenuto inappropriato. Un sondaggio non avrebbe dovuto apparire accanto a un articolo di questo tipo e stiamo adottando misure per evitare che questo tipo di errore si ripeta in futuro”.
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