La scienza ha richiesto (invano) una emoji per le proteine

La scienza ha chiesto la creazione di una emoji per le proteine, ma hanno ottenuto un no come risposta. L’emoji, che rappresenta uno dei principali agenti della vita, è stata proposta da Andrew White dell’Università di Rochester, negli Stati Uniti. White e il suo team hanno presentato la proposta alla Unicode Consortium, che decide quale nuovi emoji vengono aggiunti alle tastiere dei telefoni. La proposta non è stata accettata, ma White ritiene che la molecola di proteina abbia il potenziale per diventare un simbolo riconoscibile per la scienza.

L’importanza delle emoji

Le emoji sono diventate parte integrante dei nostri modi di comunicare, con oltre 3.600 riconosciute e un numero crescente che viene aggiunto ogni anno. Il loro impiego è anche molto importante nella divulgazione scientifica e la scelta di nuove emoji viene presa in considerazione dai media. Tuttavia, una ricerca del termine “proteina” sui motori di ricerca mostrerebbe solo immagini di carne e nutrienti, sottovalutando l’importanza della molecola nella biologia.

La proposta di White prevedeva un’emoji che rappresentasse la proteina come una molecola in 3D, e il suo team ha svolto un sondaggio per decidere il design preferito dalla comunità scientifica. Il risultato ha mostrato una maggioranza del 70% per il design delle eliche e dei nastri, che il team ha poi utilizzato. La proposta di emoji deve essere accompagnata da una spiegazione delle ragioni per cui è necessaria, della frequenza di utilizzo della parola corrispondente e delle considerazioni di design. La commissione Unicode valuta le proposte e decide quali emoji aggiungere alle tastiere dei telefoni. Se accettata, le aziende come Apple e Samsung creano l’emoji equivalente, che viene poi rilasciato il 17 luglio, il World Emoji Day.

Il no di Unicode

White ha espresso la sua delusione per il rifiuto della proposta, ma ha anche riconosciuto di aver appreso molto dal processo di presentazione. La proposta è stata respinta dalla Unicode Consortium, che riceve molte più proposte di emoji di quante possano essere codificate ogni anno, e l’organizzazione è gestita da volontari.

L’emoji creata da ChatGPT e Midjourney

Sulla base di quanto letto dalla pubblicazione di Nature, abbiamo dunque chiesto a ChatGPT di creare un prompt per Midjourney e generare delle emoji, il più vicino possibile alla richiesta di White. Ecco il risultato:

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