L’Italia è indietro nella classifica europea del commercio elettronico, ma ci sono buone notizie per le piccole e medie imprese che vogliono espandere il proprio business online. Secondo il libro “Made in (digital) Italy” presentato a Roma da Start Magazine e ICINN, il successo del marketplace di Amazon è stato fondamentale per molte PMI italiane, che hanno avuto la possibilità di testare nuovi mercati con semplicità e di internazionalizzarsi più velocemente.
Nel 2021, le PMI italiane hanno venduto più di 100 milioni di prodotti su Amazon, registrando un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, mentre le vendite all’estero hanno raggiunto circa 800 milioni di euro. Per molte aziende, questa è stata la prima volta che hanno superato il milione di euro di ricavi. Il CEO di Afroricci, l’azienda di prodotti per capelli, ha dichiarato che il marketplace di Amazon è stato fondamentale per comprendere il comportamento dell’utente finale e per acquisire clienti nuovi da tutto il mondo, rappresentando un passo importante per le aziende. Nonostante la crescita del commercio elettronico a livello globale, l’Italia è ancora indietro nella classifica europea, con un valore del fatturato e-commerce pari al 9%, e il numero di PMI che vendono online inferiore al 13%. Tuttavia, grazie alla collaborazione pubblico-privato tra il governo e gli operatori digitali, le PMI italiane stanno iniziando a cogliere le opportunità offerte dal commercio elettronico per espandere la propria clientela e migliorare l’esperienza di visita del negozio fisico rispetto alla frequentazione dei punti vendita della grande distribuzione o dei centri commerciali.

Il volume “Made in (digital) Italy” sottolinea come il Made in Italy abbia bisogno di innovazione, e come il digitale possa trasformare processi produttivi e distributivi in termini di efficienza, migliorare l’efficacia del contatto con il consumatore finale e aprire nuovi canali e mercati. In un contesto in cui le vendite online potrebbero rappresentare fino al 26% del totale delle vendite al dettaglio entro tre anni, le PMI italiane che vogliono restare competitive non possono permettersi di ignorare le opportunità offerte dal commercio elettronico.
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