In uno dei fumetti nostrani che ha scritto parte della Storia dell’editoria italiana, PKNA, ovvero Paperink New Adventures, una figura fondamentale era Everett Ducklair. Un controverso magnate ricco di idee e innovazioni, non proprio adatte a tutti. Una figura che sembra aver anticipato di qualche anno l’ascesa del vulcanico Elon Musk, che mai come oggi riesce a far parlare di sé, attraverso gesta mai banali. Dopo l’acquisto di Twitter e il suo declino, ha subito anche la determinata incursione di Meta che ha lanciato Threads, da qualche settimana inaccessibile agli utenti europei. Ma qual è stata la risposta di Musk?
Il proprietario di SpaceX e Twitter ha inizialmente annunciato la nascita di xAI, un progetto basato su Intelligenza Artificiale, che ha come scopo “la comprensione dell’Universo“. Poche settimane dopo ha inoltre cambiato veste, in modo improvviso, al social media di microblogging acquistato pochi mesi prima. Twitter (da tempo proprietà della X Corp., da oggi, di fatto, non esiste più: La piattaforma è ora raggiungibile (anche) dall’URL X.com, e l’inconfondibile logo dell’uccellino blu è stato sostituito da una X. L’idea alla base del magnate, espressa da Linda Yaccarino, Amministratrice delegata del fu Twitter, è quella di rendere la piattaforma un mercato per beni, servizi e opportunità basato sull’Intelligenza Artificiale. Un progetto totalmente in divenire, che al momento vuol dire tutto e vuol dire niente, ma che lascia un po’ perplessi su modi e tempi.
Inutile dire che TwitterX e RIPTwitter sono argomenti e hashtag in tendenza da domenica, quando Musk ha dato l’annuncio della svolta. Un cambio di veste che potrebbe spingere sempre più l’utenza verso Threads, e confondere e spiazzare gli utenti meno avanguardisti e al passo coi tempi, a cui non è stato dato il tempo necessario ad abituarsi alle novità. Quale sarà ora la prossima mossa dell’X Man?
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