Pixel 6 Pro e Pixel 6

Google Pixel 6 Pro e Pixel 6 finalmente in Italia

Sono passati diversi mesi da quando Google ha incominciato a disseminare i primi indizi su Twitter riguardanti Google Pixel 6 Pro e Pixel 6. Dopo l’ufficialità dello scorso ottobre, finalmente arrivano anche in Italia (e in Spagna) i nuovi device di Mountain View. L’Italia torna dunque ufficialmente nei piani dell’azienda, dopo aver preferito escludere il Belpaese dalla quinta generazione, lasciando fino a pochi giorni fa Pixel 4A che abbiamo recensito qui e da poco rimosso dallo store.

Le caratteristiche in comune

Prima di procedere nel dettagli dell’offerta, qualche informazione sugli elementi in comune tra i due nuovi dispositivi. Sono alimentati dal SoC Google Tensor, 5G, con Titan M2 Security Chip. Arrivano con a bordo Android 12 e gli aggiornamenti di sicurezza saranno assicurati per cinque anni, mentre per il sistema operativo per tre anni. Entrambi inoltre dispongono di una fotocamera principale con sensore Samsung GN1 da 50 Mpixel.

Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro

Le specifiche di Google Pixel 6 Pro

Google Pixel 6 Pro arriva con un telaio in alluminio lucidato, nelle dimensioni di 163,9 x 75,9 x 8,9 mm e un peso di 210 grammi. Certificato IP68 per la resistenza contro acqua e polvere, si avvale di uno schermo da 6,7 pollici con risoluzione da 3.120 x 1.440 pixel. Il pannello è un pOLED LPTO curvo, con refresh rate adattivo da 10Hz a 120Hz. Il display ha protezione Corning Gorilla Glass Victus, così come la parte posteriore. Integrato nello schermo anche un sensore di impronte digitali.

Sotto allo schermo troviamo il chipset con fattura proprietaria, ovvero il Google Tensor, con GPU Mali-G78 MP20 e Titan M2 security chip. A supporto 12 GB di RAM e memorie da 128, 256 o 512 GB UFS 3.1.Niente espansione di memoria, ma è dual SIM (purché una delle due schede sia una eSIM). La batteria è da 5.000 mAh con carica rapida da 30W via cavo o 23W wireless. Secondo l’azienda di Mountain View il Pixel 6 Pro può fornire un’autonomia superiore alle 24 ore, con la capacità di essere caricato tramite cavo del 50% in 30 minuti.

Pixel 6 Pro, le fotocamere

Il reparto fotografico è composto da un sensore principale da 50 Mpixel e apertura da f/1.85, affiancato da un sensore Sony IMX386 da 12 Mpixel con lente grandangolare e apertura f/2.2 e una terza fotocamera da 48 Mpixel tele, con sensore Sony IMX586, apertura f/3.5 e zoom ottico 4x. Può registrare video a 4K a 60 fps. La fotocamera frontale è invece da 11 Mpixel, con sensore Sony IMX663, con apertura f/2.2 e angolo di 94°. La registrazione dei video può avvenire in 4K fino a 60 fps.

Pixel 6 Pro

Le specifiche di Google Pixel 6

Il Pixel 6 arriva invece con un telaio in alluminio con finitura opaca. Le dimensioni sono di 158,6 x 74,8 x 8,9 mm e 207 grammi di peso. Si avvale di uno schermo da 6,4 pollici con risoluzione Full HD+ da 2.400 x 1.080 pixel, lo schermo è AMOLED con refresh rate da 90Hz e protezione Corning Gorilla Glass Victus, a differenza della parte posteriore, protetta da Corning Gorilla Glass 6. Anche in questo caso troviamo il sensore di impronte digitali posto sotto al display. Anch’esso è certificato IP68.

Sotto al cofano troviamo lo stesso chipset della versione Pro, cambiano invece le configurazioni di memoria. Per il Pixel “più piccolo” abbiamo 8 GB di RAM, con storage da 128 o 256 GB. La batteria è invece da 4.614 mAh, con carica rapida da 30W via cavo e 21W wireless.

Il reparto fotografico prevede sempre un sensore principale di Samsung da 50 Mpixel con apertura f/1.85, sffiancato da un sensore grandangolare da 12 Mpixel Sony IMX386 con apertura f/2.2 in grado di registrare video a 4K a 60 fps. La fotocamera anteriore è invece da 8 Mpixel con angolo di visione da 84°.

Prezzi e disponibilità per l’Italia

Il nuovo Pixel 6 costa 649 euro, mentre la versione Pro viene venduto a 899 euro sullo Store di Google, nella colorazione nera e 128 GB di storage.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.