BlackBerry vende brevetti nel Delaware. E OnwardMobility?

Gli ultimi anni della storia di BlackBerry sono molto travagliati. Dopo l’addio a TCL, esattamente l’anno scorso erano giunti piccoli e timidi segnali di un ennesimo ritorno sul mercato. Questa volta per mano di OnwardMobility, che aveva promesso nuovi telefoni 5G nel corso del 2021. Poi il silenzio, fino ad un post nel proprio blog all’inizio del 2022. Ora si giunge ad un nuovo episodio della movimentata stasi di BlackBerry.

Un accordo da 600 milioni di dollari

Lo scorso anno infatti, secondo quanto riportato da GSM Arena, BlackBerry avrebbe venduto 90 brevetti a Huawei. Ora invece ha annunciato un accordo pari a 600 milioni di dollari per vendere ancora più brevetti, riguardo a dispositivi mobili, messaggistica e reti wireless. L’acquirente sarebbe la Catapult IP Innovation, con sede nel Delaware. Secondo quanto riferito dalla testata, l’azienda è nata con lo scopo di possedere i brevetti di BlackBerry. Quest’ultima avrà invece una licenza per utilizzare i brevetti stessi.

BlackBerry ha venduto 90 brevetti a Huawei un anno fa, ora la società ha annunciato un accordo da 600 milioni di dollari per vendere ancora più brevetti relativi a dispositivi mobili, messaggistica e reti wireless. Tuttavia sulla vendita si deve ancora esprimere il governo canadese, che esaminerà i dettagli per verificare che in tutto ciò possa trarne beneficio l’economia canadese e che non sia un rischio per la sicurezza nazionale.

Che sia l’anno buono per Blackberry?

E OnwardMobility?

Non è molto chiaro come possa giovarne Onward Mobility (e se possa giovarne). Quest’ultima, come riportato sul proprio sito, afferma che dispone della licenza di utilizzare il brand canadese. Potrebbe prospettarsi un po’ quanto accaduto a Motorola con Bullit Group, licenziatario del brand, che pochi mesi fa ha dato vita ad un nuovo capitolo dell’esperienza rugged della casa alata con Motorola Defy, da noi recensito qui.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.