Decifrare il linguaggio degli animali con l’AI? Presto sarà possibile

Un gruppo di ricercatori sta lavorando allo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale in grado di comprendere le diverse forme di comunicazione degli animali. Il progetto, condotto dall’Earth Species Project (ESP), mira a favorire una maggiore comprensione del mondo naturale e, secondo alcuni sostenitori, potrebbe offrire nuove argomentazioni a favore di diritti legali più ampi per gli animali.

Il significato del progetto

Decifrare il linguaggio degli animali non è solo una questione di curiosità scientifica. Comprendere ciò che gli animali comunicano potrebbe aiutare a ridurre il divario tra esseri umani e ambiente naturale. Katie Zacarian, CEO dell’Earth Species Project, ha dichiarato che il distacco tra l’uomo e la natura è una delle cause della crisi attuale della biodiversità. Durante una dimostrazione al recente summit AI+ di Axios a San Francisco, Zacarian ha sottolineato come l’intelligenza artificiale possa portare a una maggiore connessione con il resto del pianeta.

Il lavoro di NatureLM

Il progetto NatureLM è stato sviluppato per analizzare e interpretare la comunicazione animale. Questo modello di linguaggio è già in grado di identificare la specie che sta comunicando, stimare l’età approssimativa dell’animale e comprendere se sta manifestando segnali di stress o momenti di gioco. NatureLM riesce anche a riconoscere schemi di comunicazione in specie mai incontrate in precedenza. Addestrato su una combinazione di linguaggi umani, suoni ambientali e altri dati, il sistema rappresenta un approccio unico nello studio del comportamento animale. Il progetto ha ricevuto 17 milioni di dollari in finanziamenti per continuare a sviluppare questa tecnologia.

Le sfide della traduzione animale

Tradurre il linguaggio animale presenta difficoltà uniche. A differenza delle lingue umane, non esiste una base comune di conoscenza sui significati precisi della comunicazione tra animali. Alcuni studi hanno però dimostrato che molti animali, come gli uccelli, utilizzano suoni differenti a seconda che si tratti di un canto o di un segnale di pericolo. Altre specie, come i cani della prateria, hanno sistemi complessi per identificare i predatori, con vere e proprie combinazioni di “nomi” e “aggettivi” per descriverli.

Contesto più ampio

Il progetto dell’Earth Species Project si inserisce in un panorama più ampio di iniziative che utilizzano l’intelligenza artificiale per affrontare problemi ambientali. Microsoft, ad esempio, ha sviluppato un sistema chiamato SPARROW, che raccoglie dati sulla biodiversità attraverso sensori e monitor acustici alimentati da energia solare. Tuttavia, il crescente consumo energetico delle tecnologie AI solleva questioni importanti sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale di questi strumenti.

Prospettive future

NatureLM rappresenta un passo significativo nello studio delle modalità di comunicazione degli animali. Comprendere meglio questi linguaggi potrebbe contribuire a rafforzare la consapevolezza della necessità di proteggere la biodiversità. Tuttavia, l’utilizzo di queste tecnologie richiede un’attenta riflessione sull’uso responsabile e sugli effetti collaterali, come ha evidenziato Zacarian durante il suo intervento al summit di Axios AI+.

Aiutaci a crescere: lasciaci un like :)