A far la differenza nel Classicismo musicale è la linearità e la simmetria, ma soprattutto la ricerca dell’equilibrio nelle forme e la pacatezza d’espressione.
In questo periodo si esaltano gli ideali delle civiltà greco-romane e l’ideale dell’armonia e della proporzione. I generi musicali che vengono composti e suonati durante il Classicismo sono strumentale, sinfonia, opera lirica e concerto classico.
Invece il luogo in cui si fa musica durante il Classicismo è Vienna, per questo motivo si parla di Classicismo viennese, città dove operavamo 3 tra i principali protagonisti di questa corrente, ovvero Haydn, Mozart e Beethoven.
Vi è differenza tra Classicismo cinquecentesco e seicentesco: il primo ebbe l’intenzione di costruire generi definiti precisamente, ognuno con regole, stile, lingua ben delineate; il secondo rappresenta una corrente pre-romantica.
Il Classicismo musicale: cosa cambia e come
Il Classicismo è il momento storico in cui si compone musica più armoniosa e orecchiabile, infatti i musicisti realizzano brani con melodie semplici, leggere e anche delicate. Soprattutto la musica strumentale vive una notevole espansione, con le orchestre che si fanno più grandi e rendono possibile una maggiore espressione.
In questo periodo il pianoforte si afferma e sostituisce il clavicembalo, presentandosi come strumento più intenso e incisivo. Con il Classicismo musicale, meno virtuosismi e più equilibrio tra testo e musica! Nel complesso si dà più spazio al realismo.
Che tutto questo realismo sia stato assorbito anche dalle generazione successive è indubbio. Oggi si suona e si canta la realtà quotidiana, che si fa orecchiabile e già piacevole al primo ascolto. Non si può dire quindi che non ci sia lo zampino anche del classicismo e che non abbia influenzato le correnti passate e attuali.
Leggi anche: La musica barocca e le caratteristiche “colossali”: ecco com’era vissuta
Leggi anche: I luoghi della musica rinascimentale: comuni e straordinari
Leggi anche: I 5 maggiori esponenti del Rinascimento musicale e le curiosità, tra dipinti sospetti e animi fuori dalle righe
Leave a Reply