7 siti e app per studiare con l’IA

L’Intelligenza Artificiale è il discorso del momento. ChatGPT sta incutendo timori sui lavori che possono essere cannibalizzati dalle potenzialità dell’IA di OpenAI. Tuttavia ci sono molte altre IA con grandissime potenzialità, molte delle quali molto più articolate e sviluppate. Anche se destinate per un unico scopo. Se ChatGPT è una specie di factotum, programmato per rispondere e dispensare informazioni su quante più discipline e ambiti possibili, le migliori Intelligenze Artificiali al momento si concentrano su un unico ambito e prelevano informazioni aggiornate anche in tempo reale, a dispetto dell’opera di OpenAI, che è attualmente “in prova”. In questo articolo proveremo una serie di servizi, gratuiti, di siti e app per studiare con l’Intelligenza Artificiale.

Consensus: trova risposte sui paper

Consensus è un potente motore di ricerca in grado di fornire risposte scientifiche a qualunque domanda si ponga. Gratuito da usare, richiede la registrazione. Una volta posta la domanda, il sito cercherà una risposta tra milioni di documenti scientifici presenti nel proprio database. Le risposte trovate potranno essere evidenziate se vengono citate spesso, insieme al periodo e la fonte. Inoltre potrà essere condivisa sui propri social.

Perplexity, ricerche a tutto tondo

Perplexity è un motore di ricerca molto potente, che può offrire risposte in base agli argomenti, cercandole sui social come Twitter, oppure attraverso le ultime notizie o su Wikipedia. Un potente strumento per trovare più risposte da diverse fonti, anche aggiornate.

SciSpace per comprendere i paper

SciSpace, raggiungibile dal sito Typeset.io, aiuta gli utenti a comprendere meglio le ricerche scientifiche. Si potrà caricare un PDF oppure fare una ricerca nel database di 270 milioni e più di paper e trovare e comprendere la risposta all’argomento che si sta cercando. Uno strumento utile per studenti e giornalisti.

Socratic, l’app per studiare matematica, scienze etc

Socratic si basa sugli algoritmi di Google e permette di ricevere risposte a domande di argomenti didattici. L’app, disponibile per iOS e Android, una volta rilevata la domanda mostrerà all’utente il materiale necessario ad approfondire l’argomento e renderlo comprensibile. Ad esempio attraverso grafici, video e guide. Sono molti gli ambiti di studio e le discipline abbracciate da Socratic, come la Matematica, la Scienza e così via.

Socratic, app per studiare con l'Intelligenza Artificiale.

Talk to Books cerca passi sui libri

Talk to Books è un altro potente strumento di Google. Si può comunicare con l’IA anche in termini conversazionali, perché è stata allenata per comprendere il linguaggio umano. Il suo “superpotere” è quello di poter estrapolare informazioni rilevanti per la domanda posta dai libri presenti nel proprio database. Provare per credere. Si tratta di una beta, ma è davvero potente e veloce.

Tutor AI: la nostra app per studiare con l’IA preferita

Tutor AI è una delle nostre Intelligenze Artificiali preferite. Mettiamo il caso che volessimo imparare qualcosa di nuovo. Tutor AI è in grado di fornire informazioni per step e addirittura dei corsi sull’argomento che vogliamo apprendere. Ad esempio se si volesse imparare a sviluppare in PHP, basterà cercare l’omonimo argomento nel campo di ricerca sotto “Learn Anything” e premere “Start learning“. In pochi secondi si apriranno una serie di moduli, da cui si potrà apprendere la disciplina ricercata. Ma non solo: si può anche porre domande, svolgere quiz e mettersi alla prova. L’utilizzo è gratuito, ma si può anche personalizzare l’apprendimento, al costo di 16 dollari mensili.

Yppity: crea quiz

Yppity è un sistema che si rivolge a chi vuole creare quiz su alcuni documenti. Basterà caricare una nota oppure incollare un URL nell’apposito campo di ricerca e in pochi minuti stilerà una serie di domande a cui rispondere. Abbiamo provato ad utilizzare un nostro tutorial e non siamo rimasti delusi.

Conclusioni

Uno dei vantaggi di studiare con l’Intelligenza Artificiale, è che questa può adattarsi alle esigenze dei singoli studenti, ed essere sempre disponibile ad approfondire un argomento, rispondere alle curiosità e alle domande. Tuttavia vi è il rischio che possa generare una dipendenza nell’utilizzo di questi strumenti, a discapito di modalità più tradizionali, come ad esempio la lettura di un libro o fare parte di un gruppo di lavoro.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.