TCL è un’azienda cinese principalmente conosciuta per la produzione di televisori. Si ritaglia una fetta di mercato importante, insieme a Samsung ed LG. Non è nuova nel segmento degli smartphone, dal momento che in passato ha stretto partnership con Blackberry (collaborazione terminata nel settembre 2020), mentre il gruppo possiede anche una licenza per produrre device a brand Alcatel con prezzi accessibili. L’azienda ha debuttato nell’aprile dello scorso anno nel mercato degli smartphone con il proprio brand. Sfruttando la lunga esperienza nella produzione di schermi, TCL si è affacciata sul mercato con un trio di dispositivi, tra cui TCL 10 5G. A meno di un anno di distanza, ecco che a dicembre ha preannunciato il TCL 20 5G, recensito nelle prossime righe, smartphone che succede a TCL 10 5G e che abbiamo visto nel corso del CES 2021 insieme all’entry-level TCL 20 SE (e ai tablet).
Costruzione e design
Lo smartphone è compatto e solido; quando posato su di un piano tende leggermente a traballare per via della fotocamera che sporge di poco. Facile da tenere in mano, nonostante le dimensioni di 166,2 x 76,8 x 9,1 mm, non di certo contenute e per 206 grammi di peso. Si potrà attivare la modalità ad una mano, ma non è per forza necessaria. I bordi nella parte frontale non sono sottilissimi; non appare costruito con materiali ricercati, ma il design, pur essendo sobrio, tradisce una sfrontatezza singolare su questo segmento, grazie ad una colorazione (almeno la Placid Blue in prova) molto gradevole e vivace. Moderati i riflessi, mentre le impronte saranno visibili; in mano non risulta scivoloso. La cover in silicone contenuta nella confezione, risolve i problemi di stabilità e le ditate, aumenta il grip (e un po’ le dimensioni). Costringe però ad una maggiore pressione dei tasti laterali.
Nella parte sinistra TCL 20 5G prevede un tasto utile a richiamare l’assistente di Google. Subito sopra, lo slot può equipaggiare una Sim e la micro SD, oppure due Sim. Nella parte superiore troviamo l’ingresso per il jack audio; nella parte destra il bilanciere del volume in un unico tasto liscio, mentre subito sotto troviamo il tasto di accensione. Tasto che annovera anche il sensore di impronte digitali, facilmente raggiungibile sia con l’indice per i mancini, sia con il pollice per i destrorsi. Rapido ed efficace nel riconoscimento.
Nel lato inferiore troviamo infine un doppio speaker, al cui centro la USB Type C. Lo speaker produce audio di buona qualità e dal suono alto, affiance dunque bene il display, seppur un po’ inconsistente sui bassi. Il rischio di avere due speaker in un lato solo però, potrebbe causare l’offuscamento dell’audio con la mano. Tuttavia utilizzando la cover presente in confezione, questa lascia un po’ di spazio tra lo speaker e il palmo della mano, inibendo un poco la possibilità di soffocare l’audio.
Lo schermo NXTVISION di TCL 20 5G
Lo schermo è un pannello IPS LCD con diagonale da 6,67 pollici, interrotto da un foro in cui è contenuta una fotocamera da 8 Mpixel, utile ai selfie, ma anche per lo sblocco con il volto. Il riconoscimento è rapido e in caso si indossi la mascherina, il telefono (a differenza di altri device) non riconosce il viso, ed è un bene per la sicurezza. Il foro in realtà può però dare fastidio quando le immagini sono riprodotte a schermo intero. Nelle impostazioni del display si può comunque attivare la tacca o disattivare la tacca.
Quando durante la riproduzione dei video non viene attivata la modalità a schermo intero, il lato sinistro presenterà una linea retta, mentre il lato destro avrà bordi arrotondati. Un’incongruenza che i più non noteranno, ma ai più esigenti non sfuggirà. Ci si può però fare l’abitudine senza problemi. Diversamente i giochi saranno riprodotti a tutto schermo. Subito sopra la fotocamera, ecco la capsula auricolare. Molto bene la ricezione, il suono è pulito ed è un piacere ascoltare l’interlocutore.
La qualità delle immagini riprodotte dallo schermo è elevata, così come elevata è la luminosità del display. TCL ha integrato una tecnologia denominata NXTVISION, una soluzione in grado di offrire colori più vividi e che quando attiva, tende a schiarire le zone d’ombra delle immagini riprodotte. La resa è comunque personalizzabile secondo il proprio gusto. Nonostante non si tratti di un OLED lo schermo propone immagini immersive, con tonalità e colorazioni verosimili con la realtà. Possiede anche il supporto HDR10 compatibile con YouTube e Netflix. La risoluzione è infine da 2.400 x 1.080 pixel e rapporto d’aspetto da 20:9. La luminosità di 450 nits permette una visione senza problemi all’aperto. Pensate inoltre funzionalità per non affaticare gli occhi e una “Modalità lettura”. Lo schermo non teme il confronto con display di smartphone di alta gamma, non è sempre facile riscontrare questa qualità in questa fascia di prezzo.
Comparto hardware e performance
Il comparto hardware con cui è stato equipaggiato TCL 20 5G, lo posiziona sulla fascia media. Sotto al display troviamo lo Snapdragon 690 5G di Qualcomm, supportato da ben 6 GB di RAM e 128 GB di storage. L’utilizzo è abbastanza fluido, non è al livello della serie 7 o 8 di Qualcomm, ma sulla fascia di prezzo in cui si posiziona (299 euro) è adeguato alle performance. Lo smartphone tende a scaldare, anche quando non è impegnato in processi particolarmente impegnativi. App energivore e che richiedono performance convincenti, come ad esempio giochi tipo Real Racing, scorrono in realtà fluide e senza intoppi, anche se costringono il comparto a produrre un po’ di calore dopo pochi minuti di utilizzo.
Il device è mosso da Android 10 (aggiornabile ad Android 11) e con interfaccia TCL UI. Le implementazioni dell’azienda non appaiono particolarmente impegnative, vi sono delle soluzioni per il display, per evitare l’affaticamento della vista e un bilanciamento energetico per la batteria.
La batteria da 4.500 mAh consente di arrivare tranquillamente a sera con un utilizzo normale; il consumo in standby è minimo, ma nel caso venga utilizzata spesso la modalità NXTVISION, il device tenderà a scaricarsi molto più in fretta. La batteria è compatibile con la ricarica da 18 W, ma nella confezione il caricabatterie si ferma a 10 W. Anche con un utilizzo intenso si può arrivare a sera senza problemi, ma può essere consigliabile attivare una modalità per il risparmio energetico.
La resa fotografica di TCL 20 5G
Lo smartphone nella parte posteriore presenta un set di tre fotocamere disposte verticalmente. Troviamo un sensore da 48 Mpixel che quando non sfrutta appieno la propria capacità, scatta a 12 Mpixel. Il sensore è affiancato da un sensore da 8 Mpixel con lente grandangolare da 118°. Infine troviamo una fotocamera macro da 2 Mpixel. Non troviamo purtroppo uno stabilizzatore ottico, ma può intervenire quello elettronico nei video, di cui parleremo dopo. Non è un camera-phone, ma cerca di dire la sua anche con un comparto fotografico non di certo da top di gamma. La fotocamera principale sia con tutti i pixel attivi, sia a 12 Mpixel, produce immagini con un bilanciamento del bianco troppo orientato ai colori caldi. Si nota una dominante gialla, in particolar modo alla luce del sole. Volendo si può regolarlo in fase di scatto con la modalità Pro, ma non è detto che tutti sappiano usarla.
Sia di giorno, sia di sera, bisognerà fare attenzione alla messa a fuoco e di tanto in tanto potrà sentirsi la mancanza di uno stabilizzatore ottico. Con la modalità ritratto il dettaglio tende ad aumentare, spesso si ottengono buone foto, ma con uno sfondo complesso, alle volte la sfocatura potrebbe presentare difetti e dettagli artificiosi. Bene il grandangolo, il software può essere ingannevole perché l’attivazione avviene facendo tap su un tasto che ricorda invece la modalità panorama. Il bilanciamento del bianco appare corretto in questo caso. Di sera bisognerà tenere una mano particolarmente ferma, specialmente nella modalità Notte, che però interviene solo nella fotocamera principale. In questo caso le immagini sono più dettagliate e i colori un po’ più carichi.
Se non si usano quelli che l’app della telecamera definisce “Pixel elevati”, è possibile scattare foto con zoom digitale fino a 10x. Le immagini sono accettabili fino a 2x, dopodiché incominciano a sgranare. Le foto scattate con la fotocamera macro invece, in interni, ma con luce abbondante, tendono ad avere una qualità senza troppe pretese, ma come del resto tutte le fotocamere macro con questa risoluzione. Di giorno la qualità migliora sì, ma le foto non appaiono naturali al 100%. Le fotocamere infine sono adiacenti al perimetro del telefono; specie quando attiva la fotocamera grandangolare, bisogna fare attenzione a non fotografarsi le dita.
I video con le due fotocamere
I video con la fotocamera principale possono essere registrati a 4k a 30fps, ma inizia a vedersi il rumore in modo palpabile, specie in situazioni di poca luce. I risultati migliori si ottengono a 1080p e 60 fps. Si sente anche in questo caso la mancanza di uno stabilizzatore ottico, mentre quello elettronico fa quel che può per appianarne l’assenza. Le immagini sono accettabili se si accetta un compromesso; di certo non ci si dovrà aspettare una qualità al pari di top di gamma ma nel complesso va bene. La grandangolare gira a 1080p a 30fps. Anche in questo caso bisogna accettare un compromesso; le immagini sono sempre di buona qualità, ma il video non è sempre fluido.
La fotocamera anteriore da 8 Mpixel di giorno produce selfie che vanno bene, anche in interni con luce abbondante, ma ovviamente la qualità incomincia a calare in situazioni di poca luce. Insomma, tutto il comparto fotografico non è da camera phone, ma cerca un compromesso che possa garantire immagini dignitose, specialmente per una fascia di prezzo abbordabile.
Conclusioni
Lo smartphone al momento è in vendita nei negozi TIM e Vodafone al prezzo di 299 euro. Da segnalare inoltre che nelle prime settimane è stato messo in vendita al prezzo di 199 euro con Vodafone, laureandosi brevemente ad assoluto best buy. TCL 20 5G si rivolge principalmente a chi vuole un device con buone performance nell’intrattenimento (audio, video, gaming) anche se il foro al centro può infastidire. Inoltre si rivolge anche a chi ha la possibilità di sottoscrivere un contratto per usufruire della connettività 5G, con un telefono ad un prezzo democratico.
Il terminale si è comportato bene comunque in quasi ogni contesto, le incertezze più evidenti si sono riscontrate sulle fotocamere, ma non è questo il suo scopo primario. Il costo appare adeguato al netto delle caratteristiche offerte; il lasso di tempo in cui è stato venduto al prezzo di 199 euro (la notizia era passata un po’ in sordina) lo ha reso per un breve periodo uno degli smartphone con un rapporto qualità/prezzo ragguardevole. Ora si tratta di un dispositivo di buona qualità ad un prezzo abbordabile, da tenere in considerazione se si cerca un device di fascia media per l’intrattenimento e la connettività 5G.
PRO
Display
Audio
CONTRO
Manca lo stabilizzatore ottico
Il foro può dar fastidio
VOTO: 7/10
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