Sony Xperia 1 III

Recensione Sony Xperia 1 III: un altro mondo

Dalla storica scissione con Ericsson, Sony nel corso degli anni ha sempre presentato smartphone di qualità, con tentativi alle volte fuori dagli schemi di distinguersi non sempre andati a buon fine, o non premiati dal pubblico. I dati delle vendite degli smartphone della casa nipponica, sono sempre stati avvolti da un mistero, non perché non fossero condivisi, ma perché nonostante si tratti di device di un’azienda altisonante e affidabili, non godono di una popolarità all’altezza del brand. Tuttavia nel secondo trimestre del 2021, secondo quanto riporta GSM Arena, la divisione mobile di Sony sembra abbia messo a segno una crescita significante. A prescindere da ciò, la linea Xperia è arrivata alla terza generazione e oggi parliamo del top di gamma, Sony Xperia 1 III.

Il flagship di Sony concentra al suo interno tutto il meglio dell’esperienza dell’azienda giapponese. Abbiamo lo schermo degno dei televisori del brand, un buon audio e un sistema fotografico di qualità con sistema antiriflesso di Zeiss, così come le ottiche. Insomma, Xperia 1 III è una unione di tutte le capacità di Sony in un unico dispositivo.

Confezione

La confezione di Sony è ridotta ai minimi termini. Oltre all’alimentatore (con ingresso USB Type-C) e il cavo (con ambo le estremità USB Type-C) non presenta altro. Avremmo preferito trovare almeno una cover di protezione. Lo smartphone costa più di mille euro: un accessorio in più, non avrebbe guastato.

Costruzione e design di Sony Xperia 1 III

Lo smartphone presenta una continuità con le generazioni precedenti, con una forma allungata utile a ospitare uno schermo con rapporto d’aspetto da 21:9. Ma allo stesso tempo è anche stretto e sottile; non è impossibile da utilizzare con una mano. Paradossalmente però, quando si regge con due mani è scomodo all’utilizzo. I materiali sono pregiati, abbiamo vetro anche nella parte posteriore (con protezione Corning Gorilla Glass 6) e frame in alluminio.

La mancanza della cover protettiva è un po’ importante: livellerebbe la parte posteriore e proteggerebbe il design.

Si evince nel periodo di inutilizzo e in inverno, che i materiali siano davvero freddi al tatto, ma è giusto un appunto per cercare il pelo nell’uovo. Impugnato il device conferisce una sensazione di compattezza e solidità molto gradevole. Presenta inoltre una caratteristica che impreziosisce il prodotto: è certificato IP68, per la resistenza all’acqua e la polvere. Tuttavia è molto, molto scivoloso e sarà praticamente obbligatorio acquistare un accessorio protettivo. Anche perché la fotocamera posteriore sporge e rende il device instabile, inoltre nell’unità in prova, vi sono segni e graffi.

Dimensioni e aspetto

Il design di Sony Xperia 1 III è molto sobrio, almeno nella colorazione nera, quella in prova. C’è anche quella viola che cerca una propria personalità, ma la versione nera è molto seriosa, per un utilizzo trasversale. Va detto che per le proprietà riservate ai creator, dispone di un look che si adatta anche in contesti lavorativi e professionali, dunque bene così. Le dimensioni del telefono sono di 165 x 71 x 8,2 mm per un totale di 186 grammi. Leggero in relazione alle caratteristiche, ai materiali e a quanto offerto.

Le porte e le espansioni di Sony Xperia 1 III

Per quanto riguarda le porte e le espansioni, ci sono molti tasti fisici che faranno felici i nostalgici di questi. Il profilo destro presenta quattro tasti. si parte dal bilanciere del volume posizionato sì in alto, ma in una locazione facilmente raggiungibile con il pollice (ovviamente per i destrorsi). Subito sotto il tasto di accensione, che integra un sensore di impronte digitali. Solitamente su altri dispositivi questa soluzione porta a sblocchi involontari, ma non in questo caso. Da una parte perché lo sblocco non è reattivissimo, ma non è per forza un difetto, anche se con le specifiche di Sony Xperia 1 III, ci si aspetterebbe uno sblocco immediato. Subito sotto un tasto non programmabile per attivare Google Assistant e un gradevolissimo tasto zigrinato di scatto, utile anche per avviare la fotocamera con una pressione prolungata.

Profilo Sony Xperia 1 III con quattro tasti fisici. Alle volte ci si perde.
Quattro tasti fisici, forse troppi.

La parte inferiore presenta i microfoni e la USB Type-C, mentre il profilo sinistro, in alto, presenta lo slot per una SIM e la microSD o due SIM. Ha la particolarità di poter essere estratto anche senza pin. Ora, se uno smartphone è preda di un ladro, arriva già pronto per estrarre lo slot e togliere la scheda, per cui è solo un deterrente. Ma poterla estrarre senza opporre un minimo di resistenza, lascia un po’ perplessi. Nella parte superiore un utilissimo ingresso jack audio per poter collegare ad esempio i microfoni quando si utilizza il set fotografico del dispositivo.

Lo slot che non richiede il Pin lascia un po’ perplessi.

Audio e capsula auricolare

Infine ci sono due speaker stereo, uno che funge come capsula auricolare e speaker e l’altro solo speaker, dalle dimensioni un po’ più ampie, in fondo al display. La capsula non ha grande protezione e tende ad essere interessata da presenza di polvere, abbastanza avvertibile. Più sottile l’altro speaker, ma non è esente. L’audio è di più che buona qualità nel complesso, ma non il migliore su questa fascia. A proposito di capsula auricolare, chiamate e antenna, non ho riscontrato invece alcun problema nella ricezione e in chiamata, nonostante la maggior parte della prova sia avvenuta in provincia di Monza e Brianza in un Paese ancora senza copertura 5G, con un operatore MVNO. L’unico problema è che durante le chiamate, Internet non funziona.

Display

Una delle caratteristiche principali di Sony Xperia 1 III è senza dubbio lo schermo. Chi ha imparato a conoscere chi scrive, in questo primo anno di Smartphonology, avrà capito ormai che non mi rassegno alla presenza dei notch e continuerò a preferire tutta la vita i display senza interruzioni. Il pannello è un OLED di elevata qualità al quale non si può criticare proprio nulla. La frequenza d’aggiornamento è da 120Hz, ma non è impostata di default. Per chi ha un occhio allenato può impostare tale caratteristica, a fronte però di un consumo maggiore in termini di autonomia. Chi scrive, non ne ha sentito il bisogno: la qualità è elevata e a meno che non si sia molto esigenti lato gaming, non è che un esercizio di stile quasi tutti i produttori offrono sul piatto.

Il display di Sony Xperia 1 III

Continuando a parlare di specifiche, il terminale ha una risoluzione da 3.840 x 1.660 pixel, ha una diagonale da 6,5 pollici e protezione Corning Gorilla Glass Victus. In definitiva, un componente perfetto per un ottimo gaming e una riproduzione in streaming godibile. Affiancato anche da un buon audio che non è sempre scontato. Sopra il display, in alto a destra, anche un Led di notifica.

Hardware e Performance di Sony Xperia 1 III

Le luci e le ombre del dispositivo sono qui, nelle performance. Il riconoscimento biometrico non è reattivo, ma bene così, niente sblocchi involontari perché serve qualche tempo per il riconoscimento. Sfrutta un sensore di impronte laterale (abbastanza raro su un device di questa fascia). Niente riconoscimento del volto: bisognerà sfruttare Face Match di Google e c’è da storcere un po’ il naso.

A bordo lo Snapdragon 888 che abbiamo imparato a capire che messo sotto sforzo, surriscalderà il device come su tutti i telefoni con questo chipset. Il SoC è supportato da ben 12 GB di RAM, per cui allo stato attuale, con a bordo Android 11 senza significative personalizzazioni (se non una serie di app preinstallate e adattate da Sony) non si riuscirà a mettere in difficoltà il dispositivo. La batteria è da 4.500 mAh, con carica da 30W. Con un utilizzo normale, l’autonomia porterà a sera e non più, ma se si andrà a mettere sotto sforzo tra gaming e un utilizzo continuativo della fotocamera, il consumo sarà inevitabilmente maggiore. Bisogna metterlo in preventivo qualora si volesse uscire per una gita fotografica. Bene lo storage da 256 GB, per altro espandibile e non ci si aspetta diversamente da uno smartphone con ampie possibilità lato video/fotografico.

Reparto fotografico

Come pochi smartphone anche Sony è fedele alla linea di pensiero secondo cui non serve esagerare nei megapixel per ottenere immagini di elevata qualità. Ed effettivamente lo dimostra, portando in dote tre fotocamere posteriori da 12 Mpixel, una standard con apertura da f/1.7 con stabilizzatore ottico, una con zoom ottico 4x e stabilizzatore ottico, con apertura variabile da f/2.3 all’equivalente di 70 mm e f/2.8 a quello di 105 mm e una grandangolare senza stabilizzatore, con lente da 124° e apertura da f/2.2. C’è infine anche un sensore ToF.

Le immagini di giorno sono buone in ogni contesto, colori gradevoli, immagini dettagliate, ottimi anche i video. Qualche piccolo problemino accorre di sera, specialmente con la grandangolare. Nonostante lo stabilizzatore ottico, meglio tenere lo smartphone ben fermo con entrambe le mani con ogni fotocamera. In alcune occasioni si potrà riscontrare del rumore digitale, così come con le immagini in interni. La verità è che le immagini migliori, di sera, si ottengono con la fotocamera principale. La vera nota stonata è la fotocamera anteriore da 8 Mpixel, ben al di sotto delle aspettative. Va bene non essere un selfie phone, ma una fotocamera omogenea con il resto del set, sarebbe stata piacevole.

Autunno e colori Sony Xperia 1 III
Bene i colori, piacevole usare Sony Xperia 1 III in una stagione ricca di sfumature di colori come le prime fasi dell’autunno.
Foto Sony Xperia 1 III
Molto bene i ritratti

In definitiva il comparto fotografico si comporta più che bene, ma i risultati migliori si ottengono senza dubbio di giorno. La sera il comparto ha qualche incertezza e con la fotocamera grandangolare, priva di stabilizzatore ottico, serve una mano molto ferma. Le immagini migliori si otterranno sempre e comunque con la fotocamera standard. Di giorno invece tutto il comparto produrrà immagini molto piacevoli e ci si potrà divertire, anche nella registrazione dei video.

Conclusioni

Sony Xperia 1 III vuole solo fare una cosa: fare tutto. E vuole farlo bene. Ci riesce non senza qualche piccola sbavatura. Forse si sarebbe potuto fare qualcosa di più lato autonomia, ma per mantenere un design snello e slanciato, si è sacrificata la batteria. Comunque se non si esagera nel gaming e nella fotografia, porterà tranquillamente alla fine della giornata lavorativa. Il display è tra i migliori sul mercato, mentre l’audio è sì di buona qualità, ma non il migliore.

Lo smartphone è stato costruito attorno al reparto fotografico, che di giorno spicca, di sera ha buone performance, ma bisogna impegnarsi un attimo. Il costo finale è di 1.299 euro. Un prezzo impegnativo, molto. Di certo è uno dei prodotti più completi che vengono venduti a questa cifra, dunque congruo per quello che offre, ma certo non rivolto a chiunque. Si tratta di un dispositivo trasversale per un pubblico esigente e di ogni target, dall’intrattenimento alla creazione di contenuti. Certo che a questo prezzo non è essere pretenziosi aspettarsi una cover protettiva e una fotocamera anteriore migliore.

In breve

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.