La serie Redmi Note 13 ha debuttato sul mercato italiano ad inizio 2024. Come solito fare dal produttore cinese, anche quest’anno sono diversi i prodotti di questa linea, i quali differiscono per poche caratteristiche, oltre al prezzo. Questa volta analizziamo Redmi Note 13 Pro 5G, da non confondersi con la versione 4G. Rispetto al modello precedente, non sono molte le differenze, ma sono rilevanti. Tanto per cominciare troviamo un reparto fotografico simile, ma che vede un sostanziale upgrade nella fotocamera principale. Infine siamo passati dal MediaTek allo Snapdragon, per quanto riguarda il chipset. Ma andiamo con ordine.
La confezione
Redmi Note 13 Pro 5G arriva in una confezione completa, comprensiva di cavo, caricatore da 67W e una cover semi-rigida, scura. Peccato non sia trasparente perché nasconde il design del dispositivo, ma allo stesso tempo me assicura una buona protezione anche dalla sporcizia.
Il design di Redmi Note 13 Pro 5G
Lo smartphone è caratterizzato da dimensioni di 161,1 x 74,2 x 7,9 mm e pesa 187 grammi. Si impugna abbastanza bene con una mano, segno che un buon lavoro è stato fatto nell’ergonomia del dispositivo, benché sia “piatto” nelle linee. I bordi sono morbidi, mentre il reparto fotocamere sbilancia e di molto il dispositivo, quando privo di cover. Certificato IP54, è resistente a schizzi e a polvere. Lo abbiamo testato nella colorazione Aurora Purple; piacevole, ma non è una colorazione decisa, si notano inoltre facilmente depositi di polvere e ditate, complice anche la parte posteriore in vetro. Nella parte inferiore lo smartphone prevede lo slot per due SIM, l’ingresso per la Usb Type C, il microfono e uno dei due speaker; il profilo destro prevede il tasto di accensione e il bilanciere del volume. Nella parte superiore invece il jack audio, sempre meno considerato, ma in una posizione ideale. Troviamo anche il secondo speaker, mentre liscio il profilo sinistro. Nel complesso il design è gradevole, ma non particolarmente curato, almeno nell’aspetto. Da apprezzare invece le misure più contenute (anche se di poco) e un maggior amperaggio della batteria, pur mantenendo lo stesso spessore dello scorso anno.
Display e audio
Redmi Note 13 Pro 5G si avvale di uno schermo AMOLED da 6,67 pollici, con refresh rate fino a 120Hz. Abbiamo la protezione Corning Gorilla Glass Victus, risoluzione da 2.712 x 1.220 pixel. Ampia la possibilità di personalizzare l’esperienza visiva, che conta sulla tecnologia Dolby, così nello schermo come nell’audio, di buonissima qualità. La luminosità arriva fino a 1.800 nits, che consente una buona consultazione dei contenuti anche sotto la luce diretta del sole. Troviamo il sensore di impronte digitali sotto allo schermo che avviene in breve tempo, così come quello con il volto attraverso la fotocamera anteriore ospitata nell’apposito foro situato al centro nella parte alta dello schermo.
Hardware & Software di Redmi Note 13 Pro 5G
Come detto in precedenza, Redmi Note 13 Pro 5G questa volta ospita il Qualcomm Snapdragon 7s Gen 2. A bordo 8 GB di RAM di default espansi di ulteriori 4 GB (ma meglio disattivarli, perché non è necessario espanderli), lo storage è da 256 GB. Android arriva nella versione 13, ma ora è disponibile Android 14 con piattaforma Xiaomi HyperOS 1.0. La batteria è invece da 5.100 mAh con carica da 67W, mentre la GPU è la Adreno 710. Tutto questo si traduce in un telefono scattante e performante, anche molto fluido. Alle volte sembra però che non sia abbastanza corazzato per il nuovo sistema operativo, ma è una sensazione sporadica. Il nuovo sistema operativo di Xiaomi è accessoriato ed è leggero, la base MIUI è sempre presente, ma appare migliorata. Molto bene la batteria, che con un uso normale si assesterà intorno al giorno e mezzo, non di più, diversamente, coprirà comunque la giornata lavorativa. Tra le altre specifiche, Bluetooth 5.2, NFC.
Reparto fotografico
Una sola la differenza rispetto al comparto del modello precedente. Un upgrade sostanziale nella fotocamera principale, con un sensore da 200 Mpixel con apertura f/1.65, contro i 50 Mpixel del 12 Pro. Il resto è sempre una fotocamera macro da 2 Mpixel e una grandangolare da 8 Mpixel. Le immagini sono buone di giorno e di sera. Di giorno i colori sono particolarmente carichi nella fotocamera grandangolare, diversamente nelle altre fotocamere sono più naturali, anche per via di un bilanciamento del bianco più vicino alla realtà. Con la modalità Notte in alcune occasioni invece aumentano un po’ troppo i dettagli, pur senza degradare la qualità delle immagini. Bene di giorno la fotocamera macro, mentre il bokeh nei ritratti è migliorabile. Per quanto riguarda l’acquisizione video, si arriva fino a 4k a 30fps. Nei luoghi chiusi anche se apparentemente ben illuminati, se il soggetto non è ben fermo, può verificarsi l’acquisizione di foto mosse. Da apprezzare la presenza dello stabilizzatore ottico per la fotocamera principale. Non che il precedente modello non l’avesse, ma fa sempre piacere.
La differenza del bilanciamento del bianco, è molto evidente nelle foto soprastanti. In particolare la fotocamera grandangolare fornisce immagini ben lontane dalla realtà, saturi e con un contrasto superiore rispetto alle altre fotocamere.
Nelle foto di interni c’è la possibilità che, nel caso di un soggetto, le immagini possano risultare mosse.
La modalità ritratto o macro permette la sfocatura delle aree di scarsa interesse con un maggiore evidenza del soggetto a cui si vuole dare risalto, ma si nota una sfocatura artificiosa, ma abbastanza precisa.
In questo caso la differenza di bilanciamento del bianco è ancora più evidente.
La sera non è necessario attivare la Modalità Notte. Le immagini acquisite con questa modalità appaiono più nitide, forse troppo, rispetto alla modalità normale. Bene anche la fotocamera anteriore da 16 Mpixel.
Conclusioni:
Redmi Note 13 Pro 5G è un telefono valido, di buona qualità generale e con un prezzo di lancio interessante di 369 euro. Su strada, cercando bene, si possono trovare offerte ancora più allettanti. Rispetto al modello precedente non è uno stravolgimento, ma un upgrade limitato, ma intelligente. In particolar modo per quanto riguarda l’autonomia e la fotocamera. Rispetto alla versione 4G invece, sebbene non è stato testato, ha solo una cosa in meno, ovvero l’espansione della microSD. Nel complesso è un telefono versatile che ad un prezzo accessibile permette di fare tutto senza rinunciare a quasi niente.
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