Realtà Estesa, Aumentata, Virtuale e Mista: il futuro dell’immersione digitale

Navigare nel mondo digitale attuale può sembrare un viaggio in una nuova dimensione, dove le barriere tra realtà e finzione diventano sempre più sottili. Con l’ascesa di tecnologie come la realtà estesa (XR), la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e la realtà mista (MR), la nostra percezione e interazione con il mondo sta subendo una rivoluzione. Nonostante l’industria AR/VR abbia subito un rallentamento, il campo della realtà estesa ha segnato un incremento nella ricerca fino al 900% nell’ultimo anno, secondo i nostri dati prelevati dal Keyword Planner di Google. Ma cosa rappresentano esattamente queste tecnologie e come stanno modellando il nostro futuro?

Realtà Estesa (XR): Un ponte tra il Virtuale e il Reale

La realtà estesa è un termine generico che incorpora tutte le varie forme di realtà computerizzata, comprese VR, AR e MR. Si tratta di un unico e flessibile framework in grado di abbracciare tutto, dalla completa immersione in un ambiente digitale fino alla sovrapposizione di informazioni digitali sul mondo reale. Prendiamo ad esempio le simulazioni di formazione per piloti di aerei o chirurghi: queste applicazioni XR consentono agli utenti di allenarsi in scenari di realtà virtuale molto vicini alla realtà, potenziando le loro abilità prima di affrontare situazioni reali.

Immagine di Freepik.

Realtà Virtuale (VR): L’immersione totale

La realtà virtuale è probabilmente la forma più conosciuta di realtà computerizzata. Questa tecnologia coinvolge la creazione di un ambiente interamente simulato, completamente disconnesso dal mondo fisico. Con un Visore VR come il PlayStation VR2 o l’HTC Vive Pro (qui la nostra rassegna), gli utenti possono ritrovarsi in un mondo completamente diverso, magari su un campo di battaglia virtuale in un videogioco o a passeggiare tra le piramidi dell’antico Egitto. Meta con i suoi visori permette l’accesso al proprio metaverso, in cui è possibile partecipare ad eventi o concerti.

Realtà Aumentata (AR): Un mondo potenziato

A differenza della VR, la realtà aumentata non sostituisce il mondo reale, ma piuttosto aggiunge o “aumenta” elementi digitali al mondo fisico. Pensate a giochi come Pokémon Go, in cui i giocatori catturano creature virtuali che “appaiono” nel mondo reale attraverso lo schermo del loro smartphone. Oppure pensate a applicazioni di interior design che permettono di vedere come un nuovo divano potrebbe adattarsi al vostro soggiorno, tutto tramite il proprio dispositivo mobile. Ci sono applicazioni come Snapchat che collaborano con i brand di moda; la sinergia tra i vari attori portano gli utenti a provare abiti o accessori senza recarsi necessariamente in un negozio fisico.

Pokemon GO ios and android smartphone game with augmented reality with Drowzee and biker, Sofia, Bulgaria, July 25, 2016.

Realtà Mista (MR): I mondi convergono

La realtà mista rappresenta un interessante punto di incontro tra VR e AR. Questa tecnologia combina elementi del mondo reale e del mondo virtuale, permettendo un’interazione reale con oggetti virtuali. Un esempio di questo può essere un casco da ingegnere con display incorporato, che mostra schemi o istruzioni sovrapposti agli oggetti reali che l’ingegnere sta esaminando.

Verso il Metaverso

Tutte queste tecnologie stanno aprendo la strada al metaverso, un universo virtuale condiviso che integra tutte queste realtà. Nonostante un recente rallentamento, l’industria delle realtà estese sta vivendo una crescita significativa e l’interesse per la VR è aumentato in misura esponenziale, mentre la AR mantiene un trend stabile di popolarità. Meta (ex Facebook), Sony, ByteDance, DPVR e HTC rappresentano i principali attori in questo panorama in rapida evoluzione. Nonostante le difficoltà, l’industria resta ottimista, con nuove generazioni di headset in arrivo e un crescente interesse per l’Apple Vision Pro, la cui uscita è molto attesa. Nel panorama digitale di oggi, il futuro è, senza dubbio, esteso.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.