Nel 2021 sono stati spesi 133 miliardi di dollari in app

Secondo quanto riferito da Sensor Tower, globalmente sono stati spesi 133 miliardi di dollari in app nel 2021. Quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente. La spesa riguarda app, abbonamenti e acquisti in-app provenienti dagli store principali, ovvero App Store e Play Store. Il valore rappresenta una crescita del 19,7% su base annua, rispetto ai 111,1 miliardi di dollari del 2020.

Globalmente la spesa degli utenti iOS raggiungerà quota 85,1 miliardi di dollari. L’aumento sarà del 17,7% su base annua; l’anno scorso era di 72,3 miliardi di dollari. Sullo store di Google sono stati spesi meno soldi, ma la crescita è maggiore. Si raggiungerà infatti quota 47,9 miliardi di dollari, con una crescita del 23,5%, rispetto ai 38,8 miliardi di dollari del 2020. Non cambia il rapporto tra le due piattaforme, App Store vede 1,8 volte le entrate di Play Store.

App con maggiori entrate: vince TIkTok sommando entrambi gli store

L’app non-game con maggiori entrate è sempre TikTok, se si sommano i dati di ambo le piattaforme. L’app di ByteDance ha superato quest’anno quota 3 miliardi di entrate totali, di cui 2 miliardi in 11 mesi del 2021. Più del 67% di crescita su base annua, a partire da 1,2 miliardi di dollari. Secondo Sensor Tower, l’app potrebbe arrivare entro la fine dell’anno a 3,8 miliardi di dollari totali di entrate. Se l’app dei video brevi è anche quella con maggiori entrate su App Store, diversamente nello store di Google è Google One l’app con maggiori entrate. Entro la fine dell’anno, dovrebbe raggiungere 1 miliardo di dollari di entrate, con una crescita annua del 123%, rispetto ai 448,5 milioni di dollari del 2020.

Le app con più download

Regina incontrastata ancora TikTok, app più scaricata nell’App Store di iOS nel 2021, con 745,9 milioni di installazioni su ambo gli store. Registra però una decrescita su base annua, rispetto ai 980,7 milioni di download del 2020. Rimane però popolare nonostante la rimozione dal mercato in India. Su Android invece il regno di Zuckerberg occupa prima e seconda posizione, rispettivamente con Facebook e Instagram. Il social network blu registra 500,9 milioni di installazioni, 642,9 milioni considerando App Store. Giù del 12% su base annua, rispetto ai 707,8 milioni del 2020.

Le entrate e i download lato gaming

La crescita della spesa di app di gaming è continuata anche nel 2021. Raggiungerà quota 89,6 miliardi di dollari per entrambe le piattaforme di Android e iOS. La crescita è del 12,6% su base annua, partendo dai 29,6 miliardi di dollari del 2020. Solamente il 67,4% della spesa riguarda acquisti in-app. Questo nonostante una decrescita della quota complessiva; nel 2019 i giochi per smartphone e tablet hanno rappresentato il 74,1% delle spese per app. Nel 2020 la quota è scesa di due punti percentuali, che secondo le stime di Sensor Tower si assesterà ad una decrescita di ben 6,7 punti percentuali rispetto al 2019. Questo per via della crescita delle categorie non-game, come l’intrattenimento, spinto dalla pandemia. Tuttavia, il mercato dei videogame rappresenta ancora il 61,5% delle entrate su iOS e il 78% delle entrate su Play Store.

Entro la fine dell’anno i gamers potrebbero spendere in totale 52,3 miliardi di dollari, con una crescita del 9,9% su base annua rispetto ai 47,6 miliardi di dollari del 2020. Honor of Kings rappresenta un’egemonia, con entrate pari a 2,9 miliardi di dollari su iOS, più del 16% di crescita su base annua. Quest’anno il titolo ha anche superato quota 10 miliardi di entrate totali.

Lato Android, su Play Store ci sarà una spesa di 37,3 miliardi di dollari con una crescita del 16,6% su base annua, rispetto ai 32 miliardi di dollari del 2020. Il titolo con più entrate è Coin Master, con una crescita pari al 13% su base annua, passata dagli 809,8 milioni di dollari del 2020 ai 912 milioni di dollari del 2021. I titoli più scaricati? Su entrambi gli store Garena Free Fire, che è la più scaricata su Android; su App Store invece PUGB Mobile.

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Giornalista pubblicista, SEO Specialist, fotografo. Da sempre appassionato di tecnologia, lavoro nell'editoria dal 2010, prima come fotografo e fotoreporter, infine come giornalista. Ho scritto per PC Professionale, SportEconomy e Corriere della Sera, oltre ovviamente a Smartphonology.